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Continua il nostro percorso alla scoperta dei sette progetti vincitori dell’edizione 2014 del bando Welfare in Azione di Cariplo. Dopo avervi raccontato di Welfare per tutti del Comune di Milano e del progetto lecchese "Living Land", la nostra voglia di approfondire queste progettualità, che incarnano perfettamente l’idea di secondo welfare, ci porta in Valtellina. Qui è stato sviluppato “Più, più, più”, progetto triennale promosso dal Consorzio Sol.Co, la Cooperativa Sociale Intrecci, il Centro Servizi LAVOPS e l’Ufficio di Piano di Sondrio – che rappresenta i 22 Comuni del relativo distretto – per sviluppare azioni di sostegno per i soggetti più vulnerabili del territorio.

Gli obiettivi di “Più, più, più”

“Più, più, più” si prefigge di affrontare in maniera strutturata il problema della “vulnerabilità sociale”, definita dai promotori del progetto come la “condizione distinta dalla povertà che si genera quando ad una preesistente situazione di fragilità si associano emergenze o eventi imprevedibili che destabilizzano il corso della vita e rischiano di portare l’individuo e la famiglia all’impoverimento”.
Il progetto interverrà nel territorio del distretto socio-sanitario di Sondrio, composto da 22 comuni e da una popolazione totale di circa 57.000 abitanti, per sostenere le circa 14.000 persone che è stato stimato si trovano in questa particolare condizione.

Il numero particolarmente alto di soggetti a rischio è riconducibile a diverse problematiche che contraddistinguono il territorio valtellinese. Negli ultimi anni il distretto di Sondrio ha dovuto fare i conti con una forte dispersione territoriale, rafforzata da notevoli problemi di mobilità, un indice di vecchiaia molto più alto rispetto alla media regionale, il progressivo spopolamento e l’abbandono rurale, nonché la generale situazione di difficoltà dovuta agli effetti della crisi economica. 

Il progetto seguirà due particolari filoni per rispondere a quelle forme di vulnerabilità sociale che si sono maggiormente sviluppate in questa sitauzione.

Il Cantiere per la riqualificazione professionale

Sul fronte del lavoro, grazie all’azione denominata “Il Cantiere”, si vuole offrire a persone con bassa professionalità, di età compresa tra i 40 e i 60 anni, la possibilità di sviluppare le proprie competenze lavorative attraverso:

• attività di recupero di terreni agricoli abbandonati finalizzati allo sviluppo di progetti produttivi di filiera corta;
• interventi di recupero della sentieristica finalizzati alla valorizzazione ricreativa e turistica dei sentieri e al loro mantenimento;
• recupero con interventi di tipo ambientale di aree marginali in prossimità dei centri urbani al fine di favorire il ripristino a coltivazione agricola di aree di proprietà comunale e/o la realizzazione di orti sociali.

L’obiettivo nel triennio è di offrire tali opportunità ad almeno 15 persone e fare in modo che altre 30 persone possano beneficiare di percorsi di riqualificazione professionale. L’azione sarà gestita e condotta dalla Cooperativa Sociale Intrecci in sinergia con l’Ufficio di Piano e tutti i soggetti della rete.

Emporion: beni materiali, beni relazionali e strategia condivise

Con la seconda strada si vuole creare un market solidale che permetta a persone in stato di difficoltà di accedere a beni materiali prioritari ma anche, e soprattutto, a beni “relazionali”, ovvero iniziative e occasioni di scambio e reciprocità tra famiglie, in una logica di apertura al territorio. A “Emporion”, questo il nome del market, potranno accedere direttamente o su invio dei servizi sociali e delle associazioni selezionate, due tipi di destinatari per i quali verrà preventivamente definita una soglia di accesso, relativa alla situazione economica:

famiglie con minori, in situazione di povertà o vulnerabilità, a favore delle quali sarà sperimentato il nuovo modello d’intervento integrato, da parte dei servizi sociali in raccordo con le associazioni;
famiglie o singoli, che si trovano in una situazione di temporanea precarietà, dovuta alla crisi economica o a eventi personali o familiari sfavorevoli; tali persone accederanno all’Emporion senza una presa in carico da parte dei servizi, che certificheranno unicamente lo stato di bisogno.

Emporion si configurerà quindi non solo come un luogo di aiuto, ma anche come spazio d’incontro tra i diversi soggetti del territorio, sia pubblici che privati, per sviluppare strategie innovative di contrasto alla povertà attraverso logiche restitutive. In questo senso Emporion cercherà di ottimizzare le risorse, superare le frammentazioni e fungere da attrattore e attivatore di donazioni private, riorganizzando il sistema complessivo di sostegno alle povertà in un luogo “unico, visibile, non stigmatizzante”.

La rete e le risorse

A supporto generale del progetto parteciperanno: la Fondazione Pro Valtellina (Fondazione della comunità locale) che darà il suo sostegno, oltre che nell’azione di diffusione e sensibilizzazione alla cittadinanza, anche con attività di raccolta fondi attraverso l’attivazione di un fondo corrente per la raccolta delle donazioni relative alle specifiche campagne previste di Fundraising e con la partecipazione al Comitato di Fundraising . L’Azienda Sanitaria Locale di Sondrio, le Organizzazioni Sindacali CIGL e CISL, il FORUM del Terso Settore Valtellina e Valchiavenna, la Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio.

All’interno dell’azione Cantiere parteciperanno la Comunità Montana Valtellina di Sondrio, l’ente di formazione CESVIP di Sondrio, la Società Economica Valtellinese, la Fondazione Fojanini, il Gruppo di Azione Locale (GAL Valtellina), l’Associazione Dukorere Hhamwe. L’azione Emporion vede il contributo di Croce Rossa italiana Comitato di Sondrio, Associazioni ANOLF Sondrio e Articolo 3, Centro di Aiuto alla Vita Sondrio, Consultorio La Famiglia, Cooperativa Sociale Ippogrifo, Associazione Agenzia per la Pace, Associazione Spartiacque, Associazione Città Invisibili APS, Cooperativa Sociale Il Granello, Cooperativa Sociale Aphantesis, Fondazione AG&B Tirelli.

Il valore economico totale del progetto è di circa 1.900.000 euro, di cui 1.000.000 derivante dal finanziamento di Fondazione Cariplo. La restante parte sarà co-finanziata dai soggetti partner e dai sostenitori/finanziatori del progetto. Il progetto prevede inoltre l’attivazione di campagne finalizzate alla raccolta non solo di risorse economiche ma anche di persone (volontari, consulenti), beni materiali (beni alimentari e di prima necessità, attrezzature, beni immobili). Sul fronte del fundraising economico, l’obiettivo della rete progettuale è di raccogliere circa 190.000 euro per poter dare maggiore sostenibilità alle azioni previste.

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