In Lombardia in quindici anni sono stati erogati 71 milioni di euro all’housing sociale, per un totale di 800 appartamenti (65 mila metri quadrati di superficie), di cui il 74% frutto di un recupero del patrimonio immobiliare già presente. Nel 2013 sono state alloggiate diecimila persone. «L’Housing – spiega Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo – è una formula che garantisce un alloggio a chi si trova in una situazione di svantaggio: anziani, giovani, disabili, immigrati, famiglie e single. Un’edilizia low cost per una fascia di reddito tra i 15 mila e i 55 mila euro annui (al di sotto, si ha il diritto a richiedere la casa popolare, ndr ). Ma il discrimine economico non è l’unico. C’è alla base un concetto di welfare dal basso. Si chiede agli inquilini di essere disponibili a un aiuto reciproco. Un condominio in cui si condividono la lavanderia, l’orto, la sala giochi per i più piccoli e magari ci si dà una mano per assistere bambini e anziani, costruendo una rete di solidarietà».
Ma se l’Italia è vista come un’eccellenza nella progettazione di spazi condivisi, resta il fatto che qui il modello stenta ad espandersi (siamo sotto il 5% del totale delle abitazioni), soprattutto se si guarda ai paesi d’Oltralpe, dove il settore pesa per il 30% in Danimarca e Olanda e per il 20% in Inghilterra e Francia. Poche le Fondazioni private impegnate nel settore, praticamente assente finora il pubblico per un sostanziale disinteresse della politica. Ora però, Renzi ha annunciato la svolta. L’housing sociale per il premier è «comparto fondamentale per porre rimedio alla necessità abitativa dei giovani italiani».
La crescita dell’attenzione verso questa realtà ha spinto Cariplo a realizzare un portale dedicato: «Il sito www.housing-sociale.it è un progetto di monitoraggio nazionale. – spiega Guzzetti – Attraverso le mappe sarà possibile avere un quadro del fenomeno». Sul territorio nazionale, infatti, sono già decine i progetti attivi.
Milano Expo, Casa: l’avanzata dell’housing sociale che fa crescere la condivisione, Luca Mattiucci, Corriere della Sera, 8 settembre 2015