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La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso la promozione di progetti.

I settori d’intervento in cui la Fondazione opera sono: sviluppo locale e innovazione; arte e cultura; promozione e solidarietà sociale; educazione ed istruzione; salute pubblica; sport. Per consultare i progetti e i bandi attivi è sufficiente accedere al loro sito.

Per definire le linee guida e il piano di intervento, ogni anno la Fondazione redige il proprio Programma Operativo (o Documento Programmatico Previsionale). All’interno di questo documento sono esplicitate le risorse disponibili, la loro ripartizione, le azioni previste per il futuro e gli obiettivi che la Fondazione si pone in previsione dell’annualità successiva.

Il 24 ottobre 2016, il Consiglio Generale ha approvato all’unanimità il Programma Operativo per il 2017. Abbiamo parlato del contenuto del Programma Operativo di quest’anno con Andrea Silvestri, Direttore Generale della Fondazione CRC.


Quali sono i principali contenuti del Programma Operativo della Fondazione per il 2017?

Innanzitutto, la Fondazione ha stanziato 20 milioni di euro per il 2017, confermando il livello di risorse messo a disposizione nel 2016. Come per gli anni precedenti, inoltre, sono previste tre modalità di intervento: i progetti promossi dalla Fondazione, fondamentali per mobilitare le risorse del territorio in modo coordinato; i bandi, che hanno lo scopo di incentivare gli attori locali a progettare iniziative coerenti con gli obiettivi della Fondazione; le sessioni erogative, che – sostanzialmente – sono dei bandi meno vincolanti attraverso i quali gli attori del territorio esprimono le loro necessità.

Nelle sessioni erogative sarà possibile presentare richieste su tutti i settori previsti dal Piano Programmatico 2016-17, ad esclusione di iniziative oggetto di specifici Bandi o Progetti. Inoltre, questa modalità di erogazione prevede che per i finanziamenti superiori a 5.000 euro è obbligatorio un cofinanziamento certo che copra almeno il 20% del costo totale dell’iniziativa.

Come è stato suddiviso il budget tra i settori di intervento della Fondazione?

Al netto dei costi per i programmi strategici “trasversali” e per l’attività del Centro Studi – circa 3 milioni e 375 mila euro in totale – i 20 milioni di euro stanziati saranno ripartiti nei settori di intervento in cui la fondazione opera secondo le seguenti modalità: 1) per lo sviluppo locale e l’innovazione sarà destinato il 24% delle risorse erogative, quindi circa 4 milioni di euro; 2) per l’arte e i beni culturali il 20%, cioè 3,300 milioni; 3) alla promozione e alla solidarietà sociale il 19,5%, 3,242 milioni; 4) per l’educazione, l’istruzione e la formazione il 17,5%, 2,910 milioni; alla salute pubblica il 12%, 1,995 milioni; 5) per l’attività sportiva il 7%, 1,163 milioni.

Vorrei precisare che, per quanto riguarda i programmi “trasversali” abbiamo dedicato un budget specifico a tre “interventi faro” destinati ai territori di riferimento della Fondazione. Inoltre, sempre in tema di progettazione territoriale, i programmi “trasversali” prevedono un forte impegno rivolto all’attrazione di risorse “esterne” (europee, nazionali e regionali) sulla Provincia di Cuneo.

Particolare attenzione è stata rivolta a sensibilizzare i privati sulla promozione della cultura del dono: attraverso lo sviluppo e la promozione di strumenti di raccolta di donazioni, si vogliono incentivare i comportamenti virtuosi da parte di cittadini e imprese. Continua infine l’attività del Centro Studi orientata a fornire, alla Fondazione e al territorio, le informazioni più aggiornate sulle esigenze nei settori d’intervento.

Quali sono i progetti più significativi in campo sociale?

In campo sociale, vogliamo proseguire il nostro impegno storico sul tema dell’emergenza abitativa. Per il 2017 riproponiamo il progetto “Emergenza Casa”, che prevede due filoni di intervento principali. Il primo riguarda la “prevenzione” agli sfratti e prevede dei contributi rivolti ai proprietari di immobili locati disposti a ridurre il canone alle famiglie in difficoltà economica e a non procedere allo sfratto per almeno 6 mesi. Il secondo filone invece riguarda quelle famiglie che sono già in una situazione di emergenza abitativa: in questo caso è previsto il recupero di case e appartamenti sfitti per l’accoglienza di questi nuclei familiari.

Il “Emergenza Casa”, inoltre, ha promosso la nascita di Commissioni locali per l’emergenza abitativa. Queste commissioni sono costituite dal Comune, dalla Caritas e dai Consorzi socio-assistenziali con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni di intervento e di unire le informazioni a loro disposizione.

Tornando al Programma del 2017, abbiamo in cantiere due interventi sul tema del “Dopo di Noi”: il primo riguarda l’autonomia abitativa per gli adulti con disabilità; mentre il secondo è il progetto “VelA – Verso l’Autonomia”, che mira a costruire le capacità di vita autonoma delle persone con disabilità intellettiva partendo dalla primissima infanzia. Sul tema del “Dopo di Noi”, inoltre, mi preme ricordare un’iniziativa che la Fondazione CRC ha organizzato per il 2 dicembre 2016: in questa data, a Cuneo, si terrà una conferenza nazionale con i massimi esperti in materia.

La Fondazione ha previsto, poi, degli interventi contro la povertà: è stato istituito il bando “Sos” – cioè Servizio Oltre il Sostegno – e prosegue il nostro progetto sul microcredito, rivolto sia alle imprese sia ai singoli cittadini.

Infine, abbiamo alcuni progetti più piccoli a cui teniamo molto perché toccano delle questioni sempre attuali: il bando “Giovani Protagonisti”, per il contrasto al disagio minorile; un progetto per la sensibilizzazione alla violenza di genere; il progetto “Rifugiati in rete”, che tratta il tema dei migranti e dei richiedenti asilo.


Quali sono, invece, i progetti in materia di lavoro, educazione e sanità?

In materia di lavoro, stiamo portando avanti – per la quinta edizione – un grande progetto da 1 milione di euro l’anno chiamato “Esperienza Lavoro”. Il progetto prevede, tra le altre cose, il finanziamento di tirocini per giovani e adulti in cerca di occupazione. Dal 2017, inoltre, “Esperienza Lavoro” si articolerà in due nuove sezioni: da un lato, sono previsti finanziamenti volti a favorire la nascita di iniziative imprenditoriali e start-up; dall’altro vengono predisposte delle agevolazioni per l’inserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili.

Per quanto riguarda l’educazione, la Fondazione partecipa al grande intervento nazionale di contrasto alla povertà educativa minorile, con uno stanziamento di circa 700 mila euro l’anno. A questo è collegato il progetto “Movimenti”, che è finalizzato alla riduzione della dispersione scolastica causata dalla distanza fisica tra le scuole – soprattutto superiori – e i piccoli centri abitati. C’è poi la novità del bando “Spazio Scuola”, dedicato al miglioramento degli spazi educativi e delle dotazioni strumentali − per una nuova scuola più bella, funzionale e innovativa − e il progetto “MotivAzione”, dedicato ad alunni e insegnanti e alle gestione delle dinamiche relazionali.

Infine, all’interno del tema dell’educazione abbiamo considerato l’ambito dell’educazione alla cittadinanza. A questo riguardo, la Fondazione ha dato vita ad un progetto chiamato “Senza Confini”, che si propone di agevolare dinamiche di integrazione culturale a partire dall’ambiente scolastico.

Sul tema della salute, invece, prosegue “Punta su di te 2.0”, il progetto per il contrasto al gioco d’azzardo patologico sviluppato in collaborazione con le Asl e alcune organizzazioni di Terzo Settore.

Quali sono i bandi e i progetti riguardanti gli altri ambiti di intervento della Fondazione?

Gli altri interventi della Fondazione riguardano lo sviluppo locale e l’innovazione, l’arte e la cultura, lo sport. Per lo sviluppo locale e l’innovazione, la Fondazione ha previsto il nuovo bando “Agroalimentare 4.0”, un’ampia iniziativa – di un milione di euro – a sostegno dell’innovazione di questo importante comparto produttivo; inoltre, è stato preventivato un impegno cospicuo per il potenziamento delle infrastrutture, in particolare quelle dedicate alle smartcity, per la sicurezza del territorio e dei cittadini e per ampliamento dell’offerta turistica.

Per l’arte e la cultura, sono stati confermati: il bando “Patrimonio Culturale” per il restauro dei beni artistici e architettonici in provincia; l’originale bando “Distruzione”, per stimolare l’eliminazione delle brutture nei centri storici; e il bando “Educazione alla bellezza”, dedicato allo sviluppo della creatività e della sostenibilità per l’arte nelle scuole. A queste iniziative si aggiungerà un’importante mostra, a metà 2017, per celebrare i 25 anni di vita della Fondazione CRC.

Per l’attività sportiva – oltre ai progetti “Atleti Domani” e “Sport a scuola”, già presenti lo scorso anno – è stato introdotto il bando “Sport in Giro”. Infine, vorrei spendere alcune parole per il progetto “Atleti Domani”, che è finalizzato all’accoglienza e all’integrazione delle persone con disabilità attraverso lo sport. Questo intervento non è rivolto solo alle associazioni che si occupano di disabilità, ma anche alle società sportive dilettantistiche che abitualmente si occupano di ragazzi normodotati, per convincerle ad aprire le loro porte all’accoglienza: in questo senso, l’attività sportiva vuole divenire uno strumento per incentivare l’inclusione sociale dei giovani con disabilità.

Riferimenti

Sito della Fondazione CRC