3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Il 2 novembre è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il bando per l’attuazione della prima misura dell’Atto di Indirizzo sull’Innovazione Sociale “WeCaRe”, approvato in Piemonte a maggio. Questo finanziamento – pari a 6,4 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo – si rivolge ai Distretti della salute e della coesione sociale e intende promuovere la sperimentazione di esperienze di welfare territoriale in grado di rispondere in maniera innovativa ai bisogni locali.

La strategia WeCaRe in breve

La strategia WeCaRe si propone di interpretare la coesione sociale come motore dello sviluppo locale e si basa sull’interpretazione del territorio come un incubatore di sviluppo umano, sociale e economico. L’iniziativa si compone di quattro misure: sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale, sostegno a progetti di innovazione sociale per il terzo settore, rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e promozione del welfare aziendale.

La prima misura e l’accompagnamento dei territori

La prima misura della strategia è dedicata alla sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale e di prossimità. È stata disegnata in modo da coinvolgere numerosi soggetti, con lo scopo di affrontare in maniera innovativa e partecipativa bisogni sociali espressi dalla collettività. Come sottolineato dall’Assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari, la misura è orientata a produrre un’innovazione sociale stabile che sappia promuovere il rafforzamento delle capacità dei territori di rispondere alle esigenze sociali attraverso logiche, tecnologie e strumenti innovativi. L’ampia partecipazione degli stakeholder locali rappresenta quindi un aspetto fondamentale della strategia WeCaRe e delle sue misure. Questa impostazione ha caratterizzato anche l’Atto di Indirizzo, nato da un tavolo interassessorile che ha coinvolto l’Assessora ai Diritti Monica Cerutti e l’Assessora all’Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale Gianna Pentenero.

Data la complessità di questa misura, la Regione Piemonte ha pubblicato nel corso dell’estate un bando volto a individuare soggetti in grado di accompagnare e animare i territori nella progettazione e nell’implementazione delle iniziative.

Welfare territoriale e partecipazione

Al bando potranno accedere ATS (Associazioni Temporanee di Scopo) composte obbligatoriamente dagli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali e da uno o più soggetti del Terzo Settore e/o associazioni di volontariato con sede nel territorio piemontese; le ATS potranno coinvolgere anche altri attori pubblici (in particolare Comuni e ASL).

I Distretti della salute e della coesione sociale dovranno essere interessati da una pianificazione integrata che li porti a essere incubatori di sviluppo locale attraverso la valorizzazione della ricchezza e della varietà dei sistemi produttivi, del lavoro, culturali, sociali e ambientali. Il coinvolgimento dei territori non dovrà limitarsi alla co-progettazione, ma dovrà concretizzarsi anche in forme di co-produzione dei servizi e delle azioni proposte. Le progettualità dovranno prevedere come capofila l’ente gestore che, allo scopo di rafforzare una governance locale basata sul principio sussidiarietà, si farà carico della responsabilità strategica dei progetti.

Dalla progettazione alla realizzazione

La selezione dei progetti avverrà in due fasi successive. Inizialmente dovranno essere presentati dei Progetti Preliminari che, oltre a una breve descrizione del/dei bisogno/i e dell’idea progettuale, dovranno esplicitare gli elementi di innovatività dell’iniziativa, la sua coerenza con i principi della strategia WeCaRe e i processi partecipativi che intende mettere in campo. I Progetti Preliminari potranno essere presentati fino al 20 dicembre. Dopo una prima valutazione, che consisterà in una verifica dei requisiti essenziali alla partecipazione (indicati dal bando e dall’Atto di Indirizzo), sarà pubblicato l’elenco delle idee progettuali ammesse alla seconda fase. Nei sei mesi successivi si svolgerà la progettazione esecutiva, in cui i Distretti della salute e della coesione sociale saranno affiancati dai soggetti individuati con il bando pubblicato a luglio. I Progetti Definitivi, completi di una descrizione dettagliata delle attività da svolgere, dovranno avere una durata prevista di 18-24 mesi.

Saranno privilegiati i progetti che riusciranno a aggregare soggetti locali diversi e che proporranno risposte efficaci a bisogni sociali coerenti con le priorità espresse dal Patto per il Sociale (attualmente in fase di rielaborazione). Saranno inoltre valorizzate la sostenibilità e la replicabilità dei progetti, nonché la loro integrazione con altri servizi del territorio.

Riferimenti

Il bando “Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale

Gli ambiti territoriali di riferimento

La pagina dedicata sul sito della Regione Piemonte