Guido Castelli, Presidente della Fondazione IFEL dell’ANCI, riflette sul ruolo che i Comuni avranno nei prossimi mesi alla luce dell’emergenza Coronavirus.
Secondo Castelli, "i Sindaci (e gli uffici comunali che si occupano di welfare) dovranno sforzarsi di acquisire una “cultura del dato socio-sanitario” che presuppone una condivisione continua di informazioni provenienti dai diversi enti. Dall’anagrafe e dalla polizia municipale, come dagli ambulatori di medicina generale e dal servizio di assistenza domiciliare. Asl, Usl e aziende ospedaliere non potranno più essere monadi distanti dagli altri enti del territorio: parliamo spesso di big data e poi accettiamo di scomporre e parcellizzare il grande flusso informativo che ci deriva dai luoghi dell’erogazione del servizio quotidiano".
In tal senso sanità e assistenza dovranno "procedere insieme e poter essere “viste” insieme dal decisore pubblico e dall’amministratore locale. Questo approccio, a livello comunale, consentirà anche di rispondere a quella nuova grande domanda di protezione sociale, che si manifesta nelle nuove povertà e marginalità prodotte dalla pandemia. Non vuol dire solo assistenza sociale, che è una delle specifiche aree di competenza dei Comuni e dei Sindaci. Ma si è affermata una richiesta di nuove e rinnovate forme di sostegno, che partano da una diffusa responsabilità individuale e che prevedano il massimo coinvolgimento del terzo settore e del privato sociale. In definitiva, la sfida è anche di natura antropologica e su questo sindaci e istituzioni locali dovranno cimentarsi con sistematicità".
"Il tema degli stili di vita" sottolinea inoltre Castelli "si afferma con sempre maggiore forza nell’orizzonte della salute pubblica. Le stesse polizze sanitarie – individuali e collettive – sempre più parte integrante di un welfare mix inevitabilmente pubblico-privato, contengono espliciti fattori di rischio legati alle abitudini individuali: l’attività fisica come i consumi alimentari faranno sempre più parte di quella protezione dal rischio che inizia dalla persona".
Il welfare dei Comuni passa dagli stili di vita
Guido Castelli, HuffPost, 7 maggio 2020