Pillole
Terzo Settore

Wellcome, una "agenzia cooperativa" del lavoro per assistenti familiari e baby sitter

ComeTe, la rete di imprese sociali attiva nel campo dei servizi di welfare per le imprese, lancia un nuovo strumento per offrire servizi di qualità
Salva pagina in PDF

ComeTe è una rete di oltre 30 imprese sociali attiva nel campo dei servizi di welfare aziendale che attualmente realizza piani di welfare per oltre 50.000 dipendenti di una decina di aziende. Come vi abbiamo raccontato in un nostro approfondimento, ComeTe mette a disposizione delle imprese clienti praticamente tutte le prestazioni definite dalla normativa sul welfare aziendale ma, data la storia e la natura cooperativa della rete, la sua offerta si concentra soprattutto su interventi di natura socio-assistenziale, socio-sanitari e relativi all’educazione. .

Nel corso di un recente evento tenuto a Bologna, ComeTe ha presentato un nuovo servizio promosso da 9 cooperative aderenti. Si tratta di Wellcome, una "agenzia cooperativa" che si occupa di ricercare, selezionare e formare assistenti familiari e babysitter. L’obiettivo è quello di garantire figure affidabili e qualificate e, di conseguenza, un servizio di elevata qualità e un supporto concreto a chi lo utilizza.

“A quattro anni dalla nascita di ComeTe è stato naturale chiudere il cerchio, cominciando a occuparci anche della selezione del personale non qualificato che entra nelle case delle famiglie” – ha detto Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai, capofila del progetto – “Il nostro scopo è di offrire modelli sempre più trasparenti in un ambito ancora oggi connotato dalla presenza di importanti aree di irregolarità e abusivismo”.

Attraverso Wellcome ci proponiamo di far fronte alle reali necessità con una risposta integrata che, partendo dal bisogno, passi attraverso la definizione del piano di assistenza per concludere con l’individuazione degli operatori necessari e adeguati alle esigenze. Il tutto attraverso il Care Manager, le figure professionali che affiancano le imprese, i lavoratori e le loro famiglie al fine di leggere al meglio la situazione e, successivamente, accompagnano nel disegno del percorso di cura più funzionale a rispondere al bisogno” ha concluso Guglielmetti.