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È uscito il numero 3/2020 di Impresa sociale, la rivista edita da Iris Network che si propone di favorire la crescita e il rafforzamento delle imprese sociali nel nostro Paese. La rivista si compone di quattro sezioni: saggi, casi studio, focus e recensioni. Il numero è introdotto da un editoriale a firma di Carlo Borzaga, co-editor, e Felice Scalvini, direttore responsabile di Impresa sociale.

I due studiosi riflettono sul delicato periodo in cui ci troviamo, proponendo otto idee per costruire – nel perdurare e all’indomani della pandemia – un Paese diverso che sappia valorizzare e beneficiare pienamente dell’apporto del Terzo Settore e delle imprese sociali. Completare la riforma del Terzo Settore, favorire l’inserimento lavorativo di giovani e persone svantaggiate nelle imprese sociali e promuovere la digitalizzazione sono solo alcune delle proposte avanzate.

Saggi e casi studio per esplorare nuovi approcci di intervento e strumenti finanziari

La sezione dedicata ai saggi ospita diversi contributi volti a illustrare diverse strategie per fronteggiare sfide più o meno grandi: dalle conseguenze della pandemia al cambiamento climatico, passando per le crisi aziendali e la gestione di una governance condivisa nelle imprese sociali. Tre contributi si concentrano, in particolare, sugli aspetti economici e gestionali delle imprese del Terzo Settore.

Mario Calderini e Francesco Gerli, rispettivamente direttore e ricercatore di Tiresia (centro di ricerca sull’impatto sociale del Politecnico di Milano), conducono una riflessione sulle possibili connessioni tra la finanza a impatto sociale e le conseguenze della pandemia. Secondo gli autori è opportuno e utile guardare alle sfide che ci attendono – sostenibilità ambientale, ripresa economica, innovazione, Recovery Plan – attraverso la lente delle politiche di innovazione grand-challenges-oriented: "politiche di innovazione trasformative" che presuppongono un orientamente sistemico volto a ridefinire pratiche, regole, strutture e a coinvolgere tutti i possibili attori del sistema. All’impatto sociale è dedicata anche un’indagine empirica, curata da docenti e ricercatori dell’Università di Milano e di Trento; la rilevazione – condotta nella Provincia Autonoma di Trento – si è proposta di esplorare le opinioni degli operatori sociali in merito alla finanza sociale d’impatto.

Un terzo contributo, curato da due ricercatori dell’Università di Perugia e da una docente della University of Texas at Dallas, parte dall’analisi di numerosi indicatori numerici e di bilancio riferiti alle cooperative sociali inserite nel database AIDA. A partire da questo studio gli studiosi hanno elaborato un modello utile a prevedere il rischio di crisi delle cooperative e, più in generale, l’andamento economico futuro del mondo del Terzo Settore. I casi studio approfonditi si concentrano sulla valorizzazione delle edicole quali luoghi di cultura e di inclusione e sul networking "etico" come possibile risposta alle sfide gestionali delle imprese sociali.

Un focus per approfondire gli impatti della recente sentenza della Corte Costituzionale sul Terzo Settore

L’ultimo numero di Impresa sociale ospita un dettagliato focus sulle conseguenze della sentenza n. 131 del 26 giugno 2020 della Corte Costituzionale. Il pronunciamento ha affermato la necessità di una "amministrazione condivisa" (di cui vi abbiamo parlato anche noi in questo approfondimento) ispirata alla co-progettazione e co-programmazione tra pubblico e privato sociale.

Il focus ripercorre innanzitutto il percorso che – dal punto di vista giuridico e culturale – ha seguito il tema della collaborazione tra pubblico e privato sociale. Di seguito sono poi analizzati da Luca Gori, ricercatore presso la Scuola Sant’Anna di Pisa, gli effetti giuridici di lungo periodo della sentenza. Conclude il focus una riflessione sul ruolo del Terzo Settore nella promozione della sussidiarietà