Contesti e biblioteche in cambiamento
Un passo fondamentale per dare forma al piano di strategico pluriennale è chiarire quale idea e quale modello di biblioteca sta alla base sia della riorganizzazione di servizi e attività, sia della nuova forma-sistema CUBI (di cui abbiamo parlato qui).
Le biblioteche, in quanto servizi pubblici aperti alla comunità, incontrano e fronteggiano i cambiamenti epocali che investono le società occidentali: da un lato gli effetti della crisi economica, le nuove forme di povertà, le tensioni migratorie capillarmente diffuse, la diminuzione delle risorse pubbliche, la contrazione delle politiche di welfare culturale e la riduzione della capacità delle amministrazioni locali di mantenere i servizi e di farli evolvere (Maino e Razetti, 2019); dall’altro le trasformazioni nelle fruizioni dei contenuti culturali, che si fanno individuali, diffuse, frammentarie grazie alla disponibilità di dispositivi (smartphone e tablet), alla connessione in mobilità e alla diffusione degli accessi a internet, alla facilità di accesso a servizi freemium (Spotify, Audible, Steam, Google, Duolingo), on demand (Netflix, Sky, Apple) o del tutto open (Wikipedia, Khan Academy) e alla pervasività dei principali social network: Facebook, Youtube, Instagram (Mantellini, 2018; Roncaglia, 2018).
Cambiamenti sociali e cambiamenti tecnologici investono l’identità delle biblioteche e sono temi di discussione e di ripensamento dei modelli operativi su scala internazionale e su scala locale: trasformazioni culturali, evoluzioni tecnologiche, tensioni sociali che possono paralizzare, indurre a desistere, spingere dismissioni di servizi, o – al contrario – rappresentare spinte al cambiamento e all’innovazione: già oggi nelle attività quotidiane delle biblioteche possiamo notare molte e diverse risposte evolutive, propositive, costruttive, che non solo hanno già superato la visione tradizionale che assegna come mission esclusiva la promozione del libro e della lettura ma stanno introducendo una pluralità di servizi culturali e di interventi di animazione e coinvolgimento sociale, al punto di riconoscere una funzione di incubatore socio-culturale (Anzivino, 2017).
Il piano strategico per CUBI si muove nella direzione di proporre risposte al cambio di scenario modificando rappresentazioni e ruolo assegnati alle biblioteche, consentendo loro di proporre politiche di integrazione e coesione, di contrasto a fenomeni di divario digitale e di insufficiente alfabetizzazione; assegnando loro una funzione di hub culturale nell’ambito di iniziative di rigenerazione urbana o di strategie di realizzazione di smart-city.
Il denominatore comune di questa reinterpretazione della mission della biblioteca sta nel dare valore alla sua dimensione di luogo fisico reale (non virtuale), a disposizione delle persone (non tanto delle collezioni librarie) per sviluppare nuove abilità e competenze, creando e potenziando nel contempo relazioni all’interno della comunità. Non si tratta quindi di negare la più tradizionale funzione delle biblioteche ma di allargarne la portata, riconoscendo comunque al libro e alla lettura una posizione di rilievo nella nuova strategia, ma affiancando ad essa vari altri strumenti e soluzioni capaci di fare cultura, sviluppare relazioni e dare un significato concreto al termine comunità. Le biblioteche possono essere piattaforme di scambio, luoghi d’incontro o centri di rilevanza sociale sul territorio cittadino (Novy, 2018).
Le biblioteche sempre più spesso offrono numerosi servizi che vanno oltre le “semplici” funzioni incentrate sul libro, sul prestito e sulla sala di lettura. Non solo depositi di libri, ma piattaforme (Weinberger, 2012) per accedere a contenuti culturali, per informarsi, per produrre e rigenerare conoscenze. Spazi pubblici ad accesso libero alle informazioni per tutti, senza distinzione di reddito, senza chiusure. E i bibliotecari sono tra i più versatili specialisti dell’informazione, della divulgazione, dell’orientamento, dell’accoglienza (Sgobba, 2016).
Sono diversi gli esempi (nazionali e internazionali) che è possibile suggerire; particolarmente rilevanti sono le seguenti realizzazioni, già avviate con successo da diversi anni: la Biblioteca San Giorgio di Pistoia, il Multiplo di Cavriago (RE), il Pertini di Cinisello Balsamo (MI), in Italia; la biblioteca di Aarhus (e le biblioteche di molti altri centri minori della Danimarca) e il progetto Ideastore, sviluppato ripensando il sistema delle biblioteche di quartiere di Londra, all’estero. Il sistema CUBI è strumento al servizio delle biblioteche: per riprogettare l’impostazione dei servizi, indirizzare le scelte del sistema bibliotecario, ripensare le attività da proporre nei prossimi anni, co-decidere la nuova forma di gestione è necessario concordare sull’idea di biblioteca che si vuole realizzare. Il piano di sviluppo strategico articola un’idea di biblioteca come motore di cultura, aggiornamento e socializzazione locale e consente di determinare l’assetto amministrativo e la forma di gestione unitaria idonea.
I sistemi bibliotecari nello sviluppo del welfare
Piattaforme di informazione e conoscenza
Luoghi di welfare comunitario
Laboratori di welfare complementare
Attori nella promozione del welfare territoriale
- Fondazione Cariplo, tra il 2009 e il 2013, attraverso il bando Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura ha promosso la collaborazione tra organizzazioni nonprofit del settore sociale o culturale e biblioteche con l’obiettivo di estendere il raggio di azione delle biblioteche, coinvolgendo direttamente i cittadini nell’ideazione e nella realizzazione di attività per valorizzare il confronto e lo scambio di saperi tra culture e generazioni presenti nelle comunità locali. Nella prospettiva di Fondazione Cariplo, le biblioteche in quanto istituti di welfare svolgono e possono potenziare la loro azione di animatrici di comunità, favorendo la collaborazione fra soggetti con valori e interessi diversi, e l’attivazione dei cittadini per la comunità (ASVAPP e CSS Ebla, 2016).
- Il sottoprogramma della Commissione europea Europa Creativa Cultura promuove la mobilità transnazionale di opere culturali e creative, di artisti e operatori culturali e creativi per favorire l’internazionalizzazione delle carriere, gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale e l’inclusione sociale; sostiene nuove forme di coinvolgimento del pubblico per rendere la cultura sempre più accessibile a tutti (sostenendo co-creazionee co-produzione); incoraggia creatività e approcci innovativi alla creazione (sviluppando nuove competenze in un’ottica di dialogo interculturale e di comprensione reciproca tra persone di culture o contesti differenti, al fine di combattere ogni forma di discriminazione); contribuisce all’integrazione dei profughi nell’Unione europea mediante esperienze e attività pratiche che li coinvolgano in quanto destinatari e/o partecipanti attivi.
- Fondazione Con il Sud e Centro per il libro e la lettura (istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), con la collaborazione di ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) promuovono congiuntamente il Bando Biblioteche e Comunità. Il bando mira a valorizzare il ruolo delle biblioteche comunali di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, immaginandole come motori di inclusione sociale, come luoghi di animazione delle comunità e delle città, di aggregazione. Le biblioteche possono essere spazi di elaborazione culturale, che accolgono, indirizzano, mettono in relazione persone, suscitano interessi, alimentano la cura per la comunità, la sua storia, archivi dai quali e attraverso i quali recuperare energie e orientare la cura per la comunità e chi ci vive. Le biblioteche possono essere soggetti e spazi di riprogettazione e di rigenerazione del welfare innescando collaborazioni cross-settoriali efficaci con organizzazioni di terzo settore e altri soggetti pubblici, privati o istituzionali.
Verso un sistema unitario: il piano strategico per CUBI
Riferimenti
- Agnoli A., Cosa c’è di più “comune” di una Biblioteca?, in Labsus – laboratorio per la sussidiarietà, 11 giugno 2019.
- Anzivino M., Uno scenario ipotetico? Al cuore delle “biblioteche sociali” il cuore dei bibliotecari, in Laboratori bibliosociali, 19 aprile 2017.
- ASVAPP e CSS Ebla, Biblioteche sociali. Valutazione del bando, Quaderni dell’Osservatorio, Fondazione Cariplo, 22/2016.
- Benzoni M., Colombini, “Il valore delle biblioteche aziendali come strumenti di welfare aziendale”, Persone&Conoscenze, Editrice Este, pp. 44-48, 2019.
- Beudon N., Les quatre dimensions des bibliothèques, Le recueil factice (biblioblog), 03 luglio 2019.
- Cavalli N., “La biblioteca come luogo terzo volano di creatività”, in Biblioteche sostenibili creatività, inclusione, innovazione, Atti del 59 congresso nazionale dell’Associazione italiana biblioteche Roma, 24-25 novembre 2016, pp. 17-24.
- Ciceri G., Cau M., Maino G. (a cura di), Welfare dei servizi e welfare di comunità. L’esperienza di Sercop azienda speciale consortile per i servizi alla persone del rhodense, Maggioli, 2019.
- Coffa M., Bibliotecas motores del cambio. Strategie e prospettive future delle biblioteche. Intervista Glòria Pérez-Salmerón – presidente IFLA, in Insula europea, 23 luglio 2019.
- Commissione europea, Sottoprogramma Europa Creativa Cultura, 2014-2020.
- Faggiolani C., Federici A., L’affordance della biblioteca. Modalità d’uso emergenti dalle indagini Istat, in Biblioteche oggi, 36, 3/2018, p. 5-16.
- Fondazione Con il Sud, Bando Biblioteche e comunità, in Innovazionesociale.org, 26 luglio 2019.
- Gaggi M., La biblioteca sociale: non solo libri, ma lavoro e integrazione, in Corriere della sera, 24 gennaio 2011.
- Galluzzi A., Il corto circuito della biblioteca pubblica, in Bibliothecae.it, 1/2019, pp. 183-212.
- Maino F., Razetti F., Fare rete per fare welfare. Dalle aziende ai territori: strumenti, attori, processi, Giappichelli, 2019.
- Maino F., Razetti F., Beatrice, pubblico e privato insieme per fare welfare aziendale, in Percorsi di Secondo Welfare, 08 gennaio 2019.
- Mantellini M., Bassa risoluzione, Einaudi, 2018.
- Mibac – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, progetto intersettoriale Piano Cultura Futuro Urbano, 2019.
- Muscogiuri M., Biblioteche pubbliche: spazi di libertà, TEDxReggio Emilia, 06 aprile 2019.
- Novy L., Il cuore pulsante di una biblioteca è la persona, Goethe-Institut, giugno 2018.
- Openpolis (2019), Le biblioteche come punto di riferimento sul territorio, 08 gennaio 2019.
- Roncaglia G., Come cambiano le culture di rete, TEDxReggio Emilia, 14 maggio 2019.
- Santoni V., Welfare e benessere organizzativo nella Pubblica Amministrazione: il caso del Comune di Bologna, in Percorsi di Secondo Welfare, 19 febbraio 2019.
- Sgobba A., 10 motivi per cui le biblioteche pubbliche sono ancora importanti, in Wired, 16 marzo 2016.
- Weinberg D. (2012), La stanza intelligente. La conoscenza come proprietà della rete, Codice Edizioni.