Lo scorso 15 luglio, le parti sociali del settore chimico hanno siglato un accordo riguardante i fondi settoriali Fonchim e Faschim, cioè i fondi di previdenza complementare e sanità integrativa previsti dal contratto collettivo di settore. L’intesa è il frutto della costante crescita dei due fondi; il Fonchim (cioè il fondo previdenziale) ha infatti superato i 160.000 aderenti, con un patrimonio di 6,5 mld di euro, mentre Faschim (il fondo sanitario), con l’iscrizione anche dei familiari, ha raggiunto quota 216.000 con un totale rimborsato per le prestazioni usufruite nel 2018 di 42 milioni di euro.
In particolare, in ottemperanza a quanto previsto dal rinnovo del CCNL chimico-farmaceutico 2019-21, si è concordato tra Filctem, Femca, Uiltec e Federchimica e Farmindustria che a partire da gennaio 2020 lo 0,1% di contributi a carico delle imprese venga suddiviso, destinando lo 0,05% all’incremento dell’aliquota Fonchim per premorienza e invalidità permanente, migliorandone proporzionalmente le prestazioni. Mentre il restante 0,05% (pari a 1,5 euro) venga destinato ad incrementare il contributo mensile per gli iscritti a Faschim.