In Italia sono presenti circa 114.000 persone affette da sclerosi multipla, malattia che colpisce in particolar modo tra i trenta e i quarant’anni, soprattutto le donne, sebbene possa esordire anche nell’infanzia e nell’adolescenza. Per frequenza è la seconda malattia neurologica nel giovane adulto e la prima di tipo infiammatorio cronico. La sclerosi multipla può essere definita come “malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale”. Sinteticamente si tratta di una reazione immunitaria ai danni del sistema nervoso in cui vengono attaccate e distrutte in più parti la mielina, una sostanza che riveste le fibre nervose, e gli oligodendrociti, cellule specializzate che la producono.
Si può facilmente notare come la sclerosi multipla sia una patologia cronica e degenerativa che colpisce soprattutto persone in età lavorativa; questo comporta serie difficoltà nel conciliare l’attività lavorativa con le esigenze di cura e le conseguenze della malattia. Da anni l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), che nel 2016 ha vinto il Premio Flavio Cocanari della Cisl, si impegna a promuovere la conciliazione vita-lavoro per le persone affette da tale patologia, favorendo la ricerca scientifica, l’informazione degli specialisti di medicina del lavoro e le imprese e facendo attività di advocacy per raggiungere una legislazione più adeguata. Su quest’ultimo fronte ha ottenuto importanti risultati come l’agevolazione dello smart working per le persone affette da patologie neurodegenerative.
Non meno significativa però è la collaborazione con i sindacati per il miglioramento della condizione dei lavoratori con sclerosi multipla attraverso la contrattazione aziendale. In quest’ambito si inserisce il partenariato territoriale tra Femca Cisl di Roma Capitale e Rieti (con il supporto del Dipartimento Disabilità e Work-life balance della CISL), insieme alle altre sigle sindacali, la direzione di Merck Serono Casilina, importante azienda farmaceutica, e AISM.
“La Merck Serono si impegna a favorire gli aggiustamenti necessari per rendere l’azienda un luogo accogliente e adeguato alle particolari esigenze delle persone affette da sclerosi multipla – che purtroppo riportano spesso anche altre situazioni di disabilità – promuovendo l’identificazione delle caratteristiche del contesto di lavoro, valorizzando quelle facilitanti e riducendo quelle di barriera” spiega Ada Paletta, Segretaria generale aggiunta della Femca Roma Capitale e Rieti.
Grazie alla collaborazione con l’AISM, nei prossimi giorni tre giovani donne saranno inserite all’interno della sede romana dell’azienda farmaceutica, che valuterà in maniera personalizzata le modalità di integrazione più idonee. Il progetto aziendale di inserimento sarà oggetto di monitoraggio anche al fine di creare un sistema a rete di buone pratiche nel campo dell’inclusione e della valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori con disabilità, utile anche per altre aziende. I risultati saranno trasmessi all’”Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità”.
La Merck Serono non è nuova a interventi strutturali in favore di lavoratori con disabilità. Già a marzo 2017 aveva avviato un progetto sperimentale che prevedeva l’introduzione della figura del disability manager e la costituzione di un osservatorio paritetico sulla disabilità.
Per Nora Garofalo, Segretaria generale della Femca Cisl “questo accordo è emblematico del valore e dell’importanza che ha la contrattazione che, se favorita, rappresenta un prezioso strumento per rendere migliorative le condizioni di lavoro per tutti, nessuno escluso”.