Con “Verona secondo welfare”, un progetto sperimentale promosso da Verona Innovazione e dalla Consigliera Provinciale di Parità per favorire la creazione di un sistema integrato di servizi di welfare e work-life balance nel veronese, il secondo welfare è approdato a Verona. Con il supporto tecnico della società di consulenza per il work-life balance Variazioni, Verona Innovazione – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Verona – e la Consigliera di Parità provinciale Luisa Perini progettano la costruzione di una rete per il welfare aziendale e territoriale attraverso il coinvolgimento attivo delle aziende e degli enti locali in attività di formazione, sensibilizzazione e accompagnamento all’implementazione dei servizi. Un vero “percorso di secondo welfare” quello intrapreso a Verona, che prevede la partecipazione del settore produttivo ma anche quello degli attori istituzionali locali nella costituzione di una partnership eterogenea e partecipata.
Ma non solo. Un’iniziativa che mira all’infrastrutturazione del welfare locale a beneficio dell’intera comunità, in termini di sviluppo imprenditoriale e accessibilità dei servizi sul territorio. Se le imprese sono una componente imprescindibile della rete, poiché forniscono risorse e servizi nell’ambito dei singoli programmi di welfare aziendale, è altrettanto vero che queste non hanno la volontà e le competenze per trasformare le esperienze maturate individualmente in un sistema allargato. Un “salto” che sarebbe invece prezioso per lo sviluppo del territorio e cruciale per l’allargamento dei beneficiari – dai singoli lavoratori alla cittadinanza – e l’estensione dei benefici in un’ottica di condivisione, anche dei costi. Il progetto è incentrato proprio sul tentativo di favorire la comunicazione tra mondo imprenditoriale e istituzioni, per fare comprendere ai primi non solo l’utilità del welfare aziendale ma anche la convenienza di realizzarlo in connessione con il territorio e in condivisione con altre realtà imprenditoriali, e incentivare i secondi ad assumersi un ruolo di responsabilità nella creazione di un modello di gestione innovativo e partecipato. I vantaggi del “fare rete” sono innanzitutto economici – condivisione dei costi, economie di scala e nessun rischio di duplicazione inutile degli interventi – ma anche organizzativi e gestionali. Il welfare aziendale richiede infatti tempo, competenza e capacità progettuale, nonché studio dei bisogni e delle esperienze già in atto.
Le aziende del veronese possono ora partecipare ai seminari organizzati nell’ambito del progetto per conoscersi, apprendere informazioni utili per l’introduzione di iniziative di welfare in azienda, e iniziare a lavorare insieme alla costruzione della rete. Grazie all’accompagnamento delle esperte di Variazioni, i rappresentanti delle aziende elaborano durante l’incontro delle proposte concrete da presentare successivamente ad amministratori, sindaci, e rappresentanti di ASL e Regione presenti. Insieme, i partecipanti del gruppo “misto” pubblico-privato discutono le proposte elaborate e pongono le basi per la creazione di una rete territoriale per il work life balance. I workshop continueranno nei prossimi mesi, ospitati in diversi territori della provincia di Verona. Una volta terminate le fasi iniziali di analisi dei bisogni del territorio e coinvolgimento diretto delle aziende, il progetto prevede l’avvio della sperimentazione e l’attivazione dei servizi, per formalizzare infine la nascita del “network territoriale”, all’interno del quale sarà discussa l’ipotesi di inserire la contrattazione di secondo livello.
Riferimenti
La pagina web del progetto Verona secondo welfare
Il sito web di Verona Innovazione
Dialogo enti-aziende per un welfare nuovo, 1 novembre 2013, l’Arena