In evidenza
Sanità e ticket
Continua il dibattito sulla reintroduzione del ticket sanitario prevista dalla manovra finanziaria del Governo. Come spiega un articolo de la Repubblica del 13 luglio, la reintroduzione immediata dei ticket, 25 euro sui codici bianchi di pronto soccorso e 10 euro sulla diagnostica, permetterebbe di recuperare i circa 480 milioni originariamente stanziati per consentire l’esenzione per il 2011. Una misura che il presidente del Pd Rosy Bindi ha annoverato con preoccupazione tra le “scelte antisociali”.
Manovra, rispunta il ticket sanitario stretta su pensioni e agevolazioni – la Repubblica, 13 luglio 2011
Simile l’opinione di Vera Lamonica, segretaria confederale della CGIL, diffusa sul portale della CIGL: un provvedimento che scarica i costi sulle fasce più deboli e sulle Regioni, favorendo invece un’ulteriore privatizzazione del sistema sanitario spinta dall’innalzarsi dei costi delle prestazioni pubbliche. Il Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti – Politiche della Salute della CIGL aveva già pubblicato la scorsa settimana un commento molto critico circa la manovra finanziaria 2012-2014 per la Sanità. Sul documento si legge che il 40% della manovra dovrà essere coperto dai ticket, per un valore di oltre 2 miliardi di euro, con l’introduzione di nuovi ticket nel 2014. Il timore è che la crescita della spesa “out of pocket” costringerà i cittadini più deboli a rivolgersi al settore privato se non a rinunciare alle cure mediche.
Leggi la dichiarazione di Vera Lamonica, e il commento della CGIL
Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha ribadito, in una nota diffusa il 15 luglio, che le Regioni conservano la facoltà di non applicare il ticket di 10 euro sulle prestazioni specialistiche, purché adottino altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie equivalenti sotto il profilo del mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario.
Leggi la nota del ministro
La Repubblica spiega cosa faranno le Regioni. Si inizierà a pagare subito il ticket in Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Calabria, Liguria e Lombardia, mentre in Piemonte, Umbria, Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia il provvedimento è ancora in fase di valutazione. Schierate per il no, invece, Sardegna, Emilia Romagna, Val D’Aosta, Trentino Alto Adige (dove però verrà introdotto il ticket sui codici bianchi) e Toscana.
Ticket sanitario, il ritorno ecco cosa faranno le Regioni – la Repubblica, 16 luglio 2011
Sulle pagine del Corriere della Sera Enrico Marro definisce la reintroduzione del ticket “federalismo malato”: le diverse scelte delle Regioni finiranno per sommarsi alle già note differenze in termini di qualità ed efficienza del servizio sanitario presenti sul territorio nazionale. Un’accresciuta disparità di trattamento su un bene indifferenziabile che si abbatterà maggiormente su quei cittadini che non possono scegliere di rivolgersi al privato.
Il federalismo malato del ticket – Corriere della Sera, 18 luglio 2011
I primi risultati del progetto Welfare, Italia del Gruppo Unipol in collaborazione con il Censis, presentati la scorsa settimana, confermano i timori per la crisi della Sanità italiana. I dati evidenziano che con il progressivo invecchiamento della popolazione, il ricorso delle famiglie ai servizi sanitari cresce. Cresce contestualmente anche il ricorso alle prestazioni sanitarie private: al netto dei rimborsi di eventuali coperture integrative, la spesa media per famiglia è stata pari a poco meno di 1.000 € nel corso dell’ultimo anno.
Per info sul progetto: vedi sezione Pubblicazioni della newsletter.
Giorgio Fiorentini fa appello al non profit socio-sanitario proponendo l’apertura di Sportelli di orientamento per la salute (Sos) negli ospedali, gratuiti per il cittadino, gestiti da associazioni, cooperative o fondazioni, e finanziati da fondazioni d’impresa, bancarie o filantropiche. Per la Sanità subito un patto tra pubblico, privato e onlus – Corriere della Sera, 18 luglio 2011: (allegato 1).
In breve
Welfare aziendale
Eudaimon presenta il network Imprese e Persone
E’ finalmente online il portale del Progetto IEP – Imprese e Persone, nato dalla volontà di alcune grandi imprese italiane come Edison, Wind, Alitalia, Martini & Rossi, 3 Italia, con il coordinamento di Eudaimon, di creare una piattaforma per valorizzare e diffondere il welfare aziendale. Il portale è un’evoluzione del progetto originario Risparmio IEP, nato nel 2009, che consentiva ai dipendenti delle aziende coinvolte di acquistare dagli altri partner prodotti e servizi a condizioni agevolate. Il Sole 24 Ore aveva parlato dell’iniziativa lo scorso febbraio.
Il portale IEP
Il welfare in azienda si mette in rete – Il Sole 24 Ore, 4 febbraio 2011
Sindacati
ABI e Sindacati riformano il Fondo di Solidarietà
Dopo lunghe trattative, è stata siglata la riforma del fondo di solidarietà di settore. Francesco Micheli, responsabile delle relazioni sindacali di ABI, lo definisce con soddisfazione in un’intervista a Il Sole 24 Ore l’ammortizzatore sociale più completo che ci sia in Italia.
Questo Fondo è quello che serviva – Il Sole 24 Ore, 12 luglio 2011
Regioni ed enti locali
RicollocaMI: per 387 è un’occasione
Corriere della Sera Milano – 15 luglio 2011 RicollocaMi, progetto innovativo nato a Milano nel febbraio 2010 dalla collaborazione tra attori pubblici e privati, ha formato e ricollocato 387 lavoratori tra cassintegrati, licenziati e disoccupati di lungo periodo.http://www.cgil.it/WebParts/ I partner del progetto: FormaTemp (ente bilaterale costituito tra ASSOLAVORO, ALAI-CISL, NIDIL-CGIL, CPO-UIL, e le tre Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL), l’azienda speciale provinciale AFOL, la Provincia di Milano, e le Agenzie per il Lavoro (Adecco, Agenziapiù, e-work, Gi-Group, Kelly Services, LAVORINT, Maxwork, Metis, Oasi Lavoro, Obiettivo Lavoro, Quanta, Randstad Italia, RISORSE e UMANA).
Leggi l’articolo: (allegato 2)
I dettagli del progetto RicollocaMI
Dalla Regione un fondo sociale per il lavoro
Corriere di Bologna – 14 luglio 2011
Nell’ambito del sistema “Welfare to Work” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Regione Emilia Romagna mette a disposizione 5,5 milioni destinati a incentivi per l’assunzione alle aziende e programmi di formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro di genitori soli e persone seguite dai servizi sociali.
Leggi la notizia
L’azione di sistema Welfare to Work
Terzo Settore
Tettamanzi: le critiche? Avanti lo stesso
Corriere della Sera Milano – 12 luglio 2011 Il fondo diocesano Famiglia-Lavoro, nato nel 2008 da un’idea del cardinale Dionigi Tettamanzi per aiutare le famiglie ad affrontare la crisi economica, terminerà il 31 dicembre. L’iniziativa ha incontrato le adesioni di istituzioni, parrocchie, associazioni e privati cittadini, che in meno di tre anni hanno portato il Fondo a raccogliere più di 12 milioni di euro, permettendo così di aiutare 6.317 famiglie. Il cardinale ha ringraziato i volontari e fatto un appello perché il progetto possa continuare. Altre parrocchie si sono ispirate al fondo per creare piccoli fondi analoghi. La Segreteria di gestione del Fondo Famiglia-Lavoro ha pubblicato un fascicolo intitolato “Buone prassi in risposta ai bisogni: azioni possibili sul territorio” per documentarne l’attività.
Leggi l’articolo: (allegato 3).
Anziani a Milano: «Ci pensiamo noi»
Corriere della Sera Milano – 11 luglio 2011 Con l’arrivo dell’estate la situazione degli anziani in città diventa ancor più critica, e, come ogni anno, le associazioni affiancano le istituzioni nella gestione dell’emergenza. Il Terzo settore ricopre a Milano un ruolo fondamentale, ma chiedono alla nuova amministrazione di essere coinvolti maggiormente.
Leggi l’articolo: (allegato 4)
Pubblicazioni
Segnaliamo la pubblicazione del Rapporto Cnel sul mercato del lavoro 2010-2011 presentato lo scorso 14 luglio. Il Rapporto evidenzia come, nonostante gli ammortizzatori sociali abbiano salvato 833 mila posti di lavoro, i giovani con impiego a tempo determinato e il Mezzogiorno abbiano subito drammaticamente le conseguenze della crisi economica. A pagina 144 si trova un interessante approfondimento sull’impresa sociale ed il settore non-profit, la situazione in Italia e in Europa e le prospettive per il futuro. A pagina 236, invece, alcuni dati sulle politiche del lavoro adottate nei diversi paesi europei.
Il Rapporto
Pubblicati la scorsa settimana i dati ISTAT sulla povertà relativi all’anno 2010. La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l’11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. Vi sono segnali di peggioramento nel Mezzogiorno, specialmente per le famiglie con tre o più figli minori.
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Questa settimana l’Istat ha reso noti i dati sull’offerta comunale di asili nido per l’anno scolastico 2009-2010. La percentuale di Comuni che offrono il servizio di asilo nido, sotto forma di strutture comunali o di trasferimenti alle famiglie che usufruiscono delle strutture private è aumentata dal 32,8% del 2003/2004 al 48,3% del 2009/2010. Nonostante l’ampliamento dell’offerta pubblica, la percentuale degli utenti degli asili nido è passata dal 9,0% dei residenti tra zero e due anni nell’anno scolastico 2003/2004 all’11,3% del 2009/2010. Rimangono molto ampie le differenze territoriali: i bambini che usufruiscono di asili nido comunali o finanziati dai Comuni variano dal 3,4% al Sud al 16,4% al Nord-est, mentre la percentuale di Comuni che offrono il servizio varia dal 21,2% al Sud al 77,3% al Nord-est.
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Pubblicati i primi risultati del progetto Welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali del Gruppo Unipol in collaborazione con il Censis. Il progetto, iniziato a fine 2010, si è sviluppato in due fasi: un’analisi dello scenario italiano con dati e colloqui con rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali; un’indagine sulla popolazione con interviste a 1.500 famiglie italiane.
Il progetto Welfare Italia
Eventi
Eldercare Services in Europe – Family Support and Home Care Services for Older People
L’Observatory for Socio-Political Developments in Europe organizza a Berlino per i prossimi 15 e 16 settembre una conferenza internazionale per discutere problematiche e prospettive del settore dell’assistenza socio-sanitaria agli anziani e scambiare esperienze e “best practices” sul tema alla luce dei trend demografici europei.
Per info