Nel documento recentemente realizzato dalla task force di Vittorio Colao ci sono numerosi passaggi dedicati al Terzo settore, alla promozione del welfare di stampo comunitario e alla cittadinanza attiva. L’obiettivo dei suggerimenti è quello di innescare trasformazioni profonde del sistema socio-economico italiano e comunicabile nel suo insieme per generare fiducia nel Paese.
Per quanto riguarda il welfare inclusivo e territoriale di prossimità, le proposte del Comitato riguardano la realizzazione dei Presidi Multiservizi presso i Comuni più grandi, con particolare attenzione per azioni volte ad accrescere la coesione sociale nelle periferie urbane, e la diffusione del supporto psicologico alle famiglie e agli individui che sperimentano forte disagio psicosociale a causa dall’epidemia e delle sue conseguenze. Il Comitato raccomanda inoltre di fare leva, a complemento dei servizi pubblici, sul contributo del volontariato e delle organizzazioni di cittadinanza attiva, da rafforzare e incentivare.
Per quanto riguarda gli interventi a sostegno delle persone fragili e rese vulnerabili dalle crisi, secondo il documento occorre adottare un approccio basato sulla domiciliarità dell’assistenza, per mantenere i legami territoriali e proteggere maggiormente le comunità. Il Comitato raccomanda il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale, la costruzione di un’alternativa al ricovero in RSA e RSD tramite progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati e di vita indipendente per persone con disabilità, minori, anziani, persone con disagio psichico.
Piano Colao: Welfare di prossimità, Impresa sociale, Servizio civile e dote educativa
Riccardo Bonacina, Vita non profit, 8 giugno 2020