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Da oltre 20 anni Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile rappresentano un’occasione preziosa di analisi e confronto per anticipare le sfide future del Terzo Settore (ma attenzione a chiamarlo così!), con l’obiettivo di elaborare un pensiero in grado di innovare paradigmi dello sviluppo e della socialità. E anche per il 2024 Aiccon, Research Centre dell’Università di Bologna che studia e accompagna il mondo della cooperazione e del non profit, riunirà alla rocca di Bertinoro persone e organizzazioni interessate a questo fine. L’appuntamento è per l’11 e 12 ottobre, per affrontare il tema “Le regole del gioco. Proposte di trasformazione per uno sviluppo integrale“.

Dopo aver approfondito nel 2022 il valore del “Riconoscersi” e rilanciato nel 2023 la necessità di recuperare il senso dell’azione ossia “La sostanza delle organizzazioni”, Le Giornate di Bertinoro 2024 si propongono di mettere al centro del dibattito l’esigenza di “cambiare le regole del gioco”, nella convinzione che le istituzioni – che, appunto, determinano le regole – siano spazi morali e non già neutri, come una certa teorizzazione socio-economica per troppo tempo ha fatto credere, e che su di esse occorra intervenire.

Come spiegano Stefano Zamagni e Paolo Venturi nel concept note che affronta il tema dell’edizione 2024, nel contesto attuale caratterizzato da diverse crisi sistemiche (un tema, quello della policrisi, al centro anche del nostro Sesto Rapporto) e soprattutto da crisi “di senso”, le attuali istituzioni appaiono incapaci di guidare un cambiamento sostenibile e inclusivo. Per affrontare questa situazione è necessario creare dunque un nuovo “clima contributivo” che coinvolga i diversi attori in azioni collaborative per superare l’inerzia e la crescente rassegnazione – la “anoressia del desiderio” – che paralizza l’Italia.

In questo senso la fiducia, spiegano Zamagni e Venturi, è un elemento chiave per il cambiamento: la sua mancanza alimenta disuguaglianze e una visione a breve termine che impedisce la costruzione di un futuro comune. La speranza può invece rompere l’inerzia. Ma richiede azioni concrete che permettano di realizzare ciò che desideriamo “mettendo in campo il soggetto nella sua integralità come portatore di bisogni e come struttura di desiderio

Un cambiamento che, per essere possibile in questi termini, deve partire dal tessuto sociale. Il concept note mette infatti in luce come le migliori esperienze di riformismo sociale nel nostro Paese siano nate “dal basso” ma anche come, in questa fase storica, sembri mancare un metodo per tradurre le pratiche innovative in azioni istituzionali. “Le virtù sono esercitate entro le pratiche (di vita, di azione, di sguardo) e hanno a che vedere con le motivazioni intrinseche di chi opera. Le regole del gioco (istituzioni) invece hanno a che vedere con le strutture di potere che governano la distribuzione di benefici e risorse. La loro funzione primaria è quella di servire quali sostenitrici delle pratiche, le quali non possono durare a lungo senza il sostegno di istituzioni congruenti” scrivono Zamagni e Venturi, che sottolineano in questo senso l’importanza di passare “dalla diagnosi alla terapia“.

Le sfide del presente – come il digitale, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale – richiedono dunque istituzioni, e quindi regole, nuove. Perché questo avvenga bisogna intervenire nell’attuale ecosistema introducendo una nuova concezione delle istituzioni stesse, dell’economia e del sociale, per realizzare una trasformazione sistemica, integrale, di cui non possiamo più fare a meno. “L’obiettivo” concludono Zamagni e Venturi “deve diventare quello di creare organizzazioni capaci di adattarsi, in maniera trasformativa, a qualcosa che non è ancora stato predetto e immaginato, ovvero convertendo la paradossalità di tale richiesta in un motore di innovazione“.

Una sfida che si rivolge direttamente, pungolante, alle tante persone e organizzazioni del Terzo Settore (e non solo) che come sempre affolleranno la Rocca di Bertinoro, perché “non basta più svolgere un’azione da “minoranza profetica”, serve il coraggio e l’ambizione di uscire dalla nicchia. Il cambiamento istituzionale diventa perciò il nuovo orizzonte per misurare la trasformazione sociale”. Come sempre, sarà interessante vedere come e quanto gli spunti del concept note troveranno concretezza nelle numerose sessioni in programma. Noi ci saremo per raccontarvelo.

 

 

Foto di copertina: Rocca di Bertinoro, Aiccon, Giornate di Bertinoro 2023