"Da una parte abbiamo il “for profit” che cerca di conquistare il centro del campo spostandosi in settori nuovi (sociali) con l’obiettivo di generare impatto sociale e dall’altra il “non profit” che diventa sempre più produttivo, market oriented, alla ricerca di risorse e competenze di management. Al centro di questa Terra di Mezzo, ad attendere queste due forze centripete, c’è la cooperazione sociale: un modello d’impresa che, senza generare trade off fra ricchezza e equità, produce valore aggiunto (occupati e fatturato), sotto un vincolo economico e con finalità pubbliche.
Questa Terra di Mezzo, in tutte le sue componenti, oggi è una grandissima opportunità sia per il Mercato che per lo Stato. È un’opportunità perché esprime un pluralismo e perché produce valore ricombinando in modo diverso la dimesione economica e quella sociale, offrendo cosí la possibilità ai cittadini di aumentare lo spettro delle proprie scelte e di “votare con il portafoglio”."
Paolo Venturi sul suo blog, pubblicato su Vita.it, guarda con interesse all’avvento della finanza per la "Terra di Mezzo" popolata da una pluralità di soggetti mutualistici, associativi, fondazionali, for profit che si contendono uno spazio, quello dell’’imprenditorialità sociale
Nella Terra di Mezzo…
Paolo Venturi, Co-operare, 27 settembre 2013