L’Acri, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa, che raggruppa le 86 Fondazioni di origine bancaria (Fob) italiane, ha pubblicato a luglio il suo 27° Rapporto annuale. Il documento analizza i dati di bilancio del 2021 e descrive le condizioni patrimoniali e lo stato di salute delle Fob, approfondendo soprattutto le attività istituzionali di questi fondamentali attori del secondo welfare durante il secondo anno della pandemia di Covid-19. Di seguito riportiamo alcuni dei dati più interessanti.
Risorse e gestione patrimoniale
Rispetto al 2020 (anno descritto dal 26° Rapporto, che avevamo sintetizzato qui) la condizione economica e patrimoniale delle Fob appare più stabile e in via di miglioramento: nel 2021 esse hanno registrato un patrimonio contabile complessivo di 40,2 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% rispetto al 2020.
Complessivamente nel 2021 sono stati erogati 914 milioni di euro, il 3,8% in meno rispetto al 2020. La modesta contrazione delle erogazioni è riconducibile al meccanismo attraverso il quale le Fob deliberano i finanziamenti, ossia sulla base dell’avanzo di esercizio dell’anno precedente, che risultava in calo del 45% rispetto al 2019. Peraltro se le erogazioni del 2021 sono in diminuzione rispetto al 2020 – anno in cui le Fob avevano fatto uno sforzo eccezionale per garantire sostegno ai propri territori –, risultano comunque in linea con l’andamento degli anni precedenti (per esempio nel 2019).
Il presidente di Acri, Francesco Profumo, a questo proposito si è dichiarato soddisfatto: “Nonostante la pandemia e il perdurare del clima di incertezza, nel 2021 i risultati della gestione dei patrimoni delle Fondazioni di origine bancaria sono stati molto positivi, tanto da tornare ai livelli pre-covid del 2019. Il 27° Rapporto annuale Acri registra che lo scorso anno le Fondazioni hanno continuato a garantire un costante supporto alle comunità in termini di attività erogativa, bilanciando, con il ricorso ai fondi accantonati negli anni precedenti, le minori risorse previste in funzione dell’avanzo di esercizio dell’anno precedente (2020).”
Attività istituzionale ed erogativa
Nel 2021, come detto, sono stati erogati complessivamente 914 milioni di euro (rispetto ai 949,9 del 2020) a sostegno di 18.861 interventi (anche questi in calo rispetto ai 19.528 del 2020), con un importo medio di 48.459 euro a progetto (erano stati 48.640 euro l’anno precedente).
La distribuzione delle erogazioni per settore di intervento (v. tabella 1) non presenta grosse differenze rispetto all’anno precedente e, in generale, all’andamento degli ultimi anni.
Settori | Importi erogati nel 2021 | Importi erogati nel 2020 | ||
Milioni di euro | % | Milioni di euro | % | |
Arte, attività e beni culturali | 245,5 | 26,9 | 220,4 | 23,2 |
Volontariato, filantropia e beneficenza* | 143,2 | 15,7 | 145,6 | 15,3 |
Ricerca e sviluppo | 112,2 | 12,3 | 112,7 | 11,9 |
Educazione, istruzione e formazione | 91,5 | 10,0 | 94,6 | 10,0 |
Sviluppo locale* | 80,7 | 8,8 | 98,3 | 10,4 |
Assistenza sociale* | 72,7 | 8,0 | 104,9 | 11,0 |
Salute pubblica* | 48,1 | 5,3 | 63,2 | 6,7 |
Protezione e qualità ambientale | 23,5 | 2,6 | 13,0 | 1,4 |
Sport e ricreazione | 8,2 | 0,9 | 7,4 | 0,8 |
Famiglia e valori connessi* | 4,3 | 0,5 | 5,6 | 0,6 |
Diritti civili | 0,5 | 0,1 | 1,0 | 0,1 |
Religione e sviluppo spirituale | 0,2 | 0,0 | 0,3 | 0,0 |
Prevenzione della criminalità e sicurezza pubblica | 0,2 | 0,0 | 0,1 | 0,0 |
Fondo per la povertà educativa minorile* | 83,0 | 9,1 | 82,8 | 8,7 |
Totale | 914 | 100,0 | 949,9 | 100,0 |
Tabella 1. Distribuzione delle erogazioni per settore beneficiario
Fonte: elaborazione dell’autrice su dati Acri (2022).
Nota: i settori contrassegnati con * sono quelli afferenti all’area welfare. Il disallineamento tra i valori totali e parziali esposti in alcune tabelle del presente articolo deriva dall’arrotondamento dei suddetti valori operato in via automatica in fase di elaborazione da Acri.
Il settore “Arte, attività e beni culturali” si conferma come il principale ambito di intervento, con un aumento delle risorse che lo riporta in linea rispetto agli anni precedenti. Commentando l’attività istituzionale del 2020 avevamo sottolineato come, sebbene sempre in prima posizione, questo settore avesse ricevuto minori risorse, probabilmente a favore di settori di maggiore impatto nel corso della pandemia (come quelli legati al welfare). L’importo complessivo erogato nel 2021 per attività artistiche e culturali evidenza peraltro, come sottolineato dagli stessi autori del 27° Rapporto, che le Fob continuano in qualche modo a rispondere alle esigenze emergenti in relazione alla pandemia: nel 2021 hanno rafforzato il loro supporto verso un settore “particolarmente colpito dalla diffusione del Covid19, per sostenere le realtà nella ripresa graduale delle proprie attività ordinarie, apportando al contempo elementi innovativi” (Acri 2022, 112).
Ci sono anche altri dati che destano particolare interesse. Innanzitutto la significativa riduzione degli importi destinati al settore “Assistenza sociale”, passati da 104,9 a 72,7 milioni di euro. Le ragioni di questa contrazione di oltre il 30% rispetto al 2020 non sono chiarite all’interno del Rapporto, sebbene questo cambiamento possa essere in parte spiegato guardando alla riduzione complessiva delle erogazioni e alla concomitante crescita del settore “Sport e ricreazione” e del Fondo per la povertà educativa minorile (che hanno target e obiettivi in parte sovrapponibili). Anche al settore “Salute pubblica” sono state destinate meno risorse rispetto al 2020; bisogna però sottolineare che le erogazioni di quell’anno erano state fortemente sollecitate dallo scoppio della pandemia. Le erogazioni del 2021 (48,1 milioni di euro) sono decisamente più basse del 2020 (63,2 milioni) ma risultano più alte dei 4 anni precedenti.
Da segnalare, infine, la significativa crescita dell’importo erogato nel settore “Protezione e Qualità ambientale” dell’80,8% rispetto all’anno precedente: l’aumentata sensibilità sui temi ambientali degli ultimi anni ha probabilmente sollecitato l’attenzione delle Fob verso lo studio dell’emergenza climatica e di soluzioni che possano mitigarla.
Area welfare
Secondo il 27° Rapporto Acri il 38% del totale erogazioni è stato destinato all’area welfare (che somma “Volontariato, filantropia e beneficenza”; “Assistenza sociale”; “Salute pubblica”). Il nostro Laboratorio da diversi anni segue una classificazione parzialmente diversa rispetto a quella di Acri (e proposta per la prima volta nel Quarto Rapporto sul secondo welfare in Italia 2019, che comprenda anche i settori “Famiglia e valori connessi”, “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” (precedentemente inseriti dalla stessa Acri nell’area welfare) e “Sviluppo locale”1. Secondo la nostra classificazione, all’area del welfare sono stati destinati complessivamente 432 milioni di euro (47,3%), una diminuzione di 5,4 punti percentuali rispetto al 2020.
Scendendo maggiormente nel dettaglio, nel settore “Volontariato, filantropia e beneficenza” si conferma una particolare dinamica già rilevata nel 2020 (e discussa all’interno del Capitolo 9 del Quinto Rapporto sul secondo welfare in Italia): classificando per tipologia le erogazioni deliberate in questo ambito emerge come ambito prioritario quello dei “Contributi a fondazioni grant-making e ad altri intermediari filantropici”. A esso nel 2021 sono stati destinati 52,9 milioni di euro; nel 2020 l’investimento era stato più cospicuo (62,3 milioni di euro), ma la cifra risulta comunque decisamente più alta di quella registrata negli anni precedenti (per esempio nel 2019: 33,2 milioni).
Sembrerebbe dunque confermata, almeno per il 2021, la tendenza delle Fob a sostenere con maggiori risorse attori filantropici attivi localmente come le Fondazioni di comunità, probabilmente alla luce della propensione del welfare filantropico a investire ingenti risorse nel sostegno dei bisogni sociali a livello locale in risposta alla pandemia (elemento discusso nel Capitolo 4 del Quinto Rapporto sul secondo welfare in Italia).
Iniziative intersettoriali e strategiche
Interessante è anche la destinazione delle risorse erogate. Nel 2021 il 9,1% (83 milioni di euro) è andato a sostenere il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Questa iniziativa è stata avviata nel 2016 per sostenere “interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori” (Acri 2022, 222).
Per realizzare l’iniziativa è stata istituita l’impresa sociale dedicata “Con i bambini” in seno alla Fondazione CON IL SUD. Attraverso un accordo di natura privatistica le Fob hanno ottenuto un credito di imposta per le risorse investite nel Fondo. La Legge di bilancio 2022 ha prorogato il credito d’imposta, prorogando di fatto anche il Fondo, fino al 2024. A tutto il 2021 le Fob hanno versato al Fondo circa 607 milioni di euro. Il Fondo, oltre che per l’estensione delle risorse, si è contraddistinto per alcuni elementi di valore: la struttura di governance, l’approccio sperimentale, l’attenzione alla misurazione dell’impatto dei progetti realizzati, la centralità del Terzo Settore.
Questi elementi di valore hanno spinto l’Acri e il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale a collaborare su una nuova iniziativa pluriennale disegnata sulla falsariga del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile: il Fondo per la Repubblica Digitale (ne avevamo parlato qui). Quest’ultimo è destinato al sostegno di progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale e sarà operativo nel quinquennio 2022-2026, con una previsione di investimento da parte delle Fondazioni di origine bancaria di circa 350 milioni di euro. Il 27° Rapporto Acri contiene un intero capitolo, a cura dei docenti universitari Michele Bugliesi ed Enrico Nardelli, dedicato proprio alla centralità della digitalizzazione e della formazione informatica per il nostro Paese.
Note
- Quest’ultimo settore comprende anche le iniziative di housing sociale e il sostegno all’edilizia popolare locale, pertanto a nostro avviso può essere ricondotta alla più generale area del welfare per le finalità che persegue, per gli strumenti che applica e/o per gli attori che coinvolge.