Il Consiglio di Amministrazione di Percorsi di secondo welfare, insieme alla redazione e a tutto il gruppo di ricerca del Laboratorio, esprime il suo sentito cordoglio per la perdita di Riccardo Bonacina, giornalista, fondatore di Vita e figura di spicco del Terzo Settore italiano.
Come ha ricordato Stefano Arduini, suo successore alla direzione di Vita, “Riccardo è stato un uomo appassionato. Una passione che quelli che hanno lavorato con lui hanno toccato con mano quotidianamente, nella sua intensità e radicalità, nel modo di fare giornalismo e nel racconto sociale di cui, di fatto, è stato l’inventore nel nostro Paese. La stessa passione e la stessa radicalità le metteva nelle relazioni umane, coltivate con cura delicata e con cultura profonda, ma mai esposte, mai sbandierate. Così come mai sbandierata era la sua fede. Che considerava una grande fortuna nell’affrontare con realismo e fiducia le sfide e le difficoltà della vita“.
Condividiamo questo ricordo, certi che l’eredità di Riccardo, il suo entusiasmo e il suo amore per la libertà continueranno a essere evidenti nelle attività di Vita e nell’agire di tutte le persone che negli anni hanno apprezzato il suo impegno nel raccontare, e nel vivere, il sociale.
Come ricorda ancora Arduini, oggi il dispiacere è enorme ma “è anche il giorno in cui possiamo toccare con mano la ricchezza e la potenza dell’eredità e degli insegnamenti che ci lascia. Lui che di fatto ha creato una vera e propria scuola di giornalismo, innovativa e ferocemente ancorata alla realtà («Vita si chiama così perché racconta la vita, così com’è»). Aver conosciuto Riccardo Bonacina è stato un dono preziosissimo”.
Ci uniamo a questo pensiero.