For.B è un’impresa sociale di Forlì che si occupa d’inserimento lavorativo. È attiva principalmente nel settore ambientale e offre numerosi servizi – come cura del verde, attività di agricoltura sociale, pulizia stradale, gestione di parcheggi, raccolta differenziata, etc. – destinati sia al mercato delle pubbliche amministrazioni che del mercato privato. Da un lato l’impresa fornisce servizi di qualità a basso costo, che si caratterizano per un alto tasso di sostenibilità ambientale e sociale. La cooperativa, infatti, oltre ad essere impegnata in attività green favorisce l’impiego di un gran numero di persone svantaggiate. Attualmente coinvolge nelle proprie attività oltre 160 persone, di cui 110 dipendenti, il 53% delle quali hanno svantaggi certificati. Dall’altro lato, punta alla valorizzazione del proprio territorio creando sinergie con diversi attori – pubblici, privati e del terzo settore – che operano nel forlivese.
For.B dunque si presenta come un’impresa sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale, impegnata nell’inserimento al lavoro delle persone svantaggiate, capace di valorizzare il territorio e sostenere la comunità. For.B è, in sintesi, una buona-impresa-sociale. I membri di For.B, tuttavia, hanno scelto di non limitarsi a questa etichetta, decidendo di mettersi in gioco per misurare se e quanto le proprie attività impattino positivamente sul territorio e sulla comunità di Forlì. Così la cooperativa, con il supporto scientifico di Aiccon, nel corso del 2015 ha intrapreso un lungo percorso di valutazione del proprio impatto sociale ed economico. Il risultato di questo attento lavoro è il primo ‘Social Impact Report‘ di un’impresa sociale italiana: uno strumento che apre la strada non solo ad un nuovo modo di leggere processi e trasformazioni di una realtà al servizio della collettività, ma anche a nuove e più concrete modalità di comunicazione con gli stakeholder.
Paolo Venturi, Direttori di Aiccon, anticipando i risultati del lavoro ha spiegato che “Il Social Impact Report vuole essere uno strumento capace di dare valore alle imprese sociali oggi chiamate non solo a rendicontare le proprie attività, quanto a dare evidenza delle proprie capacità di trasformazione e innovazione sociale. In questa logica le politiche attive diventano la risorsa per rigenerare un nuovo welfare”.
Riferimenti