Rassegna Stampa
Terzo Settore

Il Terzo Settore e la “punizione” dei bandi al ribasso

Secondo Chiara Saraceno l'assenza di sostegno pubblico adeguato, unita alla crescente privatizzazione e competizione, mina il ruolo cruciale del Terzo Settore come pilastro di welfare e coesione sociale.
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Il mondo italiano del Terzo Settore è sempre più sotto pressione a causa di dinamiche economiche penalizzanti, come i bandi al massimo ribasso che comprimono la qualità dei servizi e il valore del lavoro.

A dirlo è Chiara Saraceno su La Stampa, che spiega come questo approccio – di cui Secondo Welfare si è occupato dal punto di vista della filantropia in questa recente ricerca – rischia di sacrificare innovazione e solidarietà. Un esempio è la recente chiusura di Redattore Sociale, agenzia di stampa che, dopo aver per per un bando al ribasso un’importante commessa pubblica, si è trovato nell’incapacità di continuare le proprie attività. L’assenza di sostegno pubblico adeguato, unita alla crescente privatizzazione e competizione, mina il ruolo cruciale del Terzo Settore come pilastro di welfare e coesione sociale.

Una perdita, quella di Redattore Sociale, che Saraceno nel suo articolo associa alla recente scomparsa di Riccardo Bonacina, fondatore di Vita: in pochi giorni il giornalismo sociale italiano ha subito due duri colpi che riempiono di tristezza ma non possono lasciarci indifferenti.

Terzo settore punito dai bandi al ribasso
Chiara Saraceno, La Stampa, 16 dicembre 2024