Secondo Carlo Verdelli, nelle manovre e nei decreti che il Governo sta realizzando per rispondere alla crisi legata al Coronavirus il ruolo del Terzo Settore e del mondo del volontariato è tristemente sottovalutato.
In un recente articolo uscito per Corriere della Sera, Verdelli sostiene che "Senza questa specie di esercito generoso della salvezza, l’Italia avrebbe faticato ancora di più di quanto abbia patito a superare la fase più crudele dell’emergenza Covid. Ma anche l’immensa rete della solidarietà è uscita smagliata e impoverita dalla lunga trincea contro le raffiche della pandemia: stessi costi, ma chiusura dei flussi di ricavi, dalla raccolta fondi alle donazioni, dal sostegno degli enti locali all’impossibilità di organizzare eventi per autofinanziarsi.
"Rammendare, e da subito, quella rete dovrebbe essere una delle prime voci nell’agenda di governo", prosegue Verdelli. "Non risulta che lo sia. Non è una delle priorità, pur essendolo. Finora ha ricevuto 100 milioni di euro (più 120 per il Sud), a fronte di una richiesta di un miliardo, e senza avere ancora ottenuto il credito agevolato delle banche garantito dallo Stato, concesso invece, almeno sulla carta, alle imprese di profitto".
Il doveroso sostegno a chi aiuta
Carlo Verdelli, Corriere della Sera, 8 luglio 2020