La Cometa di Como (di cui vi avevamo raccontato anche noi qui) è tante cose: sono famiglie che vivono insieme accogliendo, con l’affido o l’adozione, bambini in difficoltà e altre intorno che non abitano nello stesso posto ma condividono la missione e il percorso.
Sono ragazzi che non sapevano cosa fosse una famiglia e qui l’hanno trovata. Sono adolescenti che riscoprono la passione per lo studio, imparano a lavorare il legno, a cucinare, a gestire un bar, a curare un giardino, a trattare i tessuti. Sono bambini che fanno i compiti e giocano, cantano, litigano e ridono un sacco. Sono mamme e papà che non distinguono fra figli naturali e affidati e sono fratelli e sorelle che si trattano da fratelli e sorelle e ti guardano storto se gli chiedi come è abitare con otto o dieci altri bambini: «È bellissimo, come vuoi che sia?».
L’opera ad oggi coinvolge 60 famiglie, conta su 420 fra collaboratori, operatori e volontari e segue oggi più di 700 bambini e ragazzi. E cerca anche di creare un ponte con il mondo del lavoro. Ci sono contatti con tante aziende del luogo o anche di Milano che accolgono i giovani per periodi formativi o stage e qualcuno alla fine viene inserito in organico.
I bambini e l’affido Le famiglie della «Cometa» tra scuola, sport e lavoro
Elisabetta Soglio, Corriere della Sera, 6 settembre 2016