3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Nel marzo del 2014, durante un grande convegno organizzato a Milano, Fondazione Cariplo lanciò "Welfare in Azione". In poche parole, questo bando aveva l’obiettivo di innovare il sistema di welfare sostenendo sperimentazioni "dal basso", in grado di dar vita a risposte più efficaci, efficienti ed eque ai bisogni sociali delle comunità. Risposte che, nascendo sui territori, dai territori e per i territori, potessero gettare le basi di un vero e proprio welfare di comunità.

Da un lato, la fondazione milanese voleva sostenere la nascita di “laboratori viventi” capaci di declinare nel concreto approcci innovativi – nel campo della governance, dei processi e dei servizi -, rafforzando la dimensione comunitaria attraverso il coinvolgimento di società e cittadini in processi di innovazione sociale. Dall’altro lato, l’obiettivo era approfondire e diffondere conoscenza attraverso il monitoraggio degli interventi finanziati, comunità di pratica che alimentassero il confronto e lo scambio delle diverse competenze ed esperienze, e racconti ed analisi delle diverse iniziative in atto. 

Definendo le finalità del bando il Presidente di Cariplo, Giuseppe Guzzetti, senza troppi giri di parole disse: "con questo progetto vogliamo provare a fare una vera e propria rivoluzione". E da quel momento il "vento rivoluzionario" di Cariplo ha iniziato a soffiare. 


Numeri e risultati raggiunti finora

A ben vedere le conseguenze portate finora dal vento sono state tutt’altro che trascurabili.

Nelle prime tre edizioni del bando (2014, 2015, 2016) Cariplo ha sostenuto 27 progetti che nel complesso hanno coinvolto 263 organizzazioni. Per la loro realizzazione la Fondazione ha deliberato contributi per un totale di 30,4 milioni di euro, ma le risorse complessivamente impiegate sono state più del doppio: 67 milioni di euro. Un risultato impressionante, legato soprattutto alla comportecipazione economica da parte di diversi enti coinvolti e alle azioni fundraising messe in campo nell’ambito delle varie iniziative.

E se al momento i primi progetti non hanno ancora concluso il proprio iter (la durata prevista di ogni iniziativa è di tre anni), sui territori della prima e seconda edizione già ora iniziano ad essere evidenti i segnali del cambiamento in atto (come dimostrano anche le storie raccontate su questo sito). I temi affrontati in chiave trasformativa e innovativa sono stati molti – dalla vulnerabilità ai servizi di cura e conciliazione, dalle politiche territoriali per i giovani alle modalità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità – e probabilmente se ne aggiungeranno presto degli altri. Fondazione Cariplo ha infatti deciso (contrariamente alle voci che per diversi mesi sono girate tra gli addetti ai lavori), una quarta edizione di "Welfare in Azione".


La quarta edizione di Welfare in azione

Per il 2017 verranno messi a disposizione 7,5 milioni di euro destinati agli attori pubblici e privati intenzionati a rinnovare il welfare locale intraprendendo un "percorso impegnativo e sfidante di programmazione territoriale, aperta e partecipata". Come nelle precedenti edizioni, il bando è articolato in tre fasi  call for ideas, studi di fattibilità e realizzazione – ma sono previste novità per accompagnare al meglio i territori che intendono partecipare. La quarta edizione si arricchisce infatti di importanti momenti formativi destinati a sostenere e orientare le progettazioni in modo più efficace e concreto fin dalla fase ideativa.

Nelle giornate del 12 e del 16 maggio verranno proposti due incontri rispettivamente sul tema della progettazione e sul fundraising di comunità. Gli incontri saranno diffusi in streaming e saranno condotti dai servizi di accompagnamento che hanno seguito le tre precedenti edizioni del bando, oltre che dal team di Fondazione Cariplo. Nel corso di questi eventi verranno focalizzati temi cruciali per la formulazione dell’idea quali l’inquadramento del problema, il cambiamento, la governance, gli indicatori e la valutazione e l’attivazione del territorio nell’ambito del fundraising. Entrambi i momenti formativi verranno arricchiti dalle testimonianze dirette dei progetti delle edizioni precedenti.

Le reti pubblico-private interessate a realizzare iniziative di welfare comunitario avranno quindi tempo fino al 30 giugno 2017 per presentare la propria idea progettuale.


Le fasi del bando

Come le precedenti edizioni, il bado si articolerà in tre fasi.

I fase – Call for ideas 

  • il 12 e il 16 maggio 2017 Fondazione Cariplo organizzerà due momenti formativi aperti a tutti gli enti interessati a candidare la propria idea; sarà possibile seguire gli incontri in streaming.
  • entro il 30 giugno 2017 gli enti ammissibili potranno inviare la propria idea progettuale;
  • entro il 30 luglio 2017 gli enti con le idee ritenute coerenti con le linee guida del bando saranno incontrati dagli Uffici di Fondazione Cariplo per un confronto su punti di forza e di debolezza;
  • entro il 30 settembre 2017 gli enti invieranno le idee progettuali definitive;
  • entro il 30 ottobre 2017 la Fondazione Cariplo selezionerà le idee migliori.

II fase – Studi di fattibilità

Tra novembre 2017 e febbraio 2018 le idee selezionate beneficeranno di un percorso di accompagnamento metodologico garantito da Fondazione Cariplo, per trasformare l’idea in studio di fattibilità di un progetto triennale. Entro aprile 2018 verranno selezionati gli studi di fattibilità valutati più coerenti con le linee guida.

III fase – Realizzazione

L’implementazione dei progetti selezionati sarà finanziata per tre anni e beneficerà di un accompagnamento sostenuto da Fondazione Cariplo e volto anche a sviluppare piani di fundraising di comunità- Lo sviluppo delle progettualità selezionate sarà oggetto di monitoraggio per verificare l’andamento dei processi esecutivi e registrare i risultati ottenuti, anche nell’ambito di comunità di pratica volte a favorire l’apprendimento e la diffusione degli interventi sostenuti e ad alimentare il dibattito sui temi del welfare di comunità.

A questa pagina sono scaricabili tutti i documenti necessari alla presentazione.