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A colpire non è solo l’arena gremita e vociante, i fasci di luce proiettati, il clima un po’ frizzante che si avverte prima che inizi uno spettacolo o un concerto. Sono i bagni delle donne ad avere qualcosa di strano: sono strapieni di adolescenti che si truccano, chiacchierano, ridono, entrano nei cubicoli a gruppi di 4 o 5. I bagni del Palazzetto dello Sport di Cuneo, nella mattinata di venerdì 31 gennaio, si sono trasformati in quel luogo peculiare che sono i bagni delle scuole. Questo è uno dei segni evidenti che “Nuove Visioni“, lo spettacolo voluto dalla Fondazione CRC per presentare il suo Piano Pluriennale 2025-2028, era pensato per essere innanzitutto una grande festa che coinvolgesse anche – e soprattutto – le giovani generazioni.

Nuove Visioni: l’evento di Fondazione CRC

L’evento di presentazione – uno spettacolo inedito curato appositamente da Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e dall’impresa sociale PoEM – si è svolto a Cuneo alla presenza di circa 2.500 le persone, di cui oltre 1.600 studenti delle scuole superiori di tutta la provincia. “La scelta di presentare il nuovo Piano Pluriennale con una produzione culturale inedita – ha spiegato il presidente di Fondazione CRC Mauro Gola – nasce dalla volontà di sottolineare il passo in avanti che con questo documento contiamo di fare. (…) La partecipazione all’evento di tanti studenti sottolinea la volontà della Fondazione di coinvolgere e rendere protagoniste le giovani generazioni nel cammino di questo mandato”.

Con i giovani e a favore dei giovani la Fondazione intende “guardare al futuro innovando e facendo crescere il capitale sociale della comunità locale”. E questo impegno non è solo ideale, ma anche molto concreto: proprio a margine dell’evento, infatti, Gola ha annunciato il prossimo avvio di uno Young Advisory Board della Fondazione. Si tratta di uno strumento che si sta diffondendo sempre più nel panorama delle Fondazioni di origine bancaria, attraverso cui le giovani generazioni possono trovare uno spazio di ascolto, confronto e sperimentazione di idee e progetti (ne abbiamo parlato approfonditamente qui).

Il pubblico al Palazzetto dello Sporto di Cuneo. Fonte: Fondazione CRC.

L’evento era strutturato in 4 momenti. Nella parte introduttiva – Preludi – si sono alternati sul palco lo scienziato Mario Rasetti, che ha raccontato di come l’intelligenza artificiale sia destinata a generare una rivoluzione (anche) culturale e antropologica che dobbiamo accogliere con consapevolezza e senso etico, e Matteo Romano, cantautore cuneese straordinariamente applaudito dalla platea.

La seconda sezione dell’evento ha ospitato alcuni “Dialoghi” in cui gli ospiti hanno affrontato in modi diversi i 5 valori fondamentali che ispirano il Piano Pluriennale: responsabilità ed etica; sostenibilità; equità e inclusione; trasparenza e imparzialità; competenza. Per rappresentare queste istanze sono state coinvolte persone molto diverse tra loro per storia, per età e per provenienza: da content creator come Fluffy Revolution, che parla in modo “leggero” di dieta vegetariana e vegana, a testimoni del passato recente del nostro Paese come Manlio Milani (sopravvissuto alla strage neofascista di piazza della Loggia a Brescia). Sul palco anche testimonianze di atlete olimpiche e un’esibizione di Team Gym, una disciplina ginnica relativamente recente che si basa sul lavoro di squadra.

A seguire, in un momento intitolato “Visioni”, il presidente della Fondazione CRC Mauro Gola ha raccontato i temi al centro della programmazione pluriennale e lanciato un nuovo bando (v. infra). Lo spettacolo si è chiuso con il quarto e ultimo momento, “Corale“. Una performance di canto collettivo molto suggestiva e dal significato simbolico: ha coinvolto 10 cori del territorio che si sono esibiti sul palco ma anche in tutta la platea, alzandosi man mano in piedi e cantando fra il pubblico.

 

Il palco durante l’ultima sezione di Nuove Visioni: Corale. Fonte: Fondazione CRC.

A concludere l’evento il Gruppo Sbandieratori e Musici “Principi d’Acaja” di Fossano e la band The SweetLife Society.

Una nuova direzione: il Piano Pluriennale

A margine dell’evento, durante una conferenza stampa, la Fondazione CRC ha presentato il Piano Pluriennale 2025-2028, che destinerà complessivamente 120 milioni di euro al territoriale provinciale di Cuneo. Il Piano racconta anche la visione dell’ente per i prossimi 4 anni, partendo dai dati di scenario relativi al Cuneese e da come le sfide globali impattino sul contesto locale (squilibri demografici, diseguaglianze, cambiamento climatico, urbanizzazione e innovazione tecnologica).

Come anticipato già durante l’evento “Nuove Visioni” il piano si basa su 5 valori: responsabilità ed etica, sostenibilità, equità e inclusione, trasparenza e imparzialità, competenza. Il numero 5 ricorre però in tutta la programmazione pluriennale della Fondazione. Sono 5, per esempio, le caratteristiche del modello di azione adottato per i prossimi anni: la Fondazione si candida a promuovere attività di coaching, di design del cambiamento, di esplorazione e sperimentazione, di creazione e facilitazione di reti, di misurazione di impatto.

Il presidente di Fondazione CRC Mauro Gola (al centro) tra il pubblico del Palazzetto. Accanto a lui Giovanni Azzone, presidente di Acri. Fonte: Fondazione CRC.

Sono 5 anche gli strumenti di lavoro attraverso cui lavora l’ente: bandi, progetti propri della Fondazione, analisi e scenari, tavoli di lavoro ed enti strumentali. Leggendo il modello d’azione e gli strumenti di lavoro emerge come la Fondazione CRC intenda operare inserendosi nelle dinamiche che stanno interessando negli ultimi decenni la filantropia: da un lato la cultura del dato e l’impegno a promuovere azioni evidence-based, dall’altro l’attenzione a immaginare azioni condivise e la scelta di adottare approcci operativi e strumenti erogativi e di lavoro che facilitino il confronto con il territorio.

Il bando Stars, per progettare in modo condiviso e sostenibile

Sono 5, infine, anche gli ambiti individuati per l’attività istituzionale: bellezza, cura, creatività, futuro, partecipazione. Il Programma Operativo 2025 è strutturato proprio sulla base di questi temi, a cui sono ricondotti tutti i progetti e i bandi previsti per l’anno in corso. A segnare l’importanza di queste parole chiave venerdì 31 gennaio è stato ufficialmente lanciato il bando Stars, che intende promuovere la realizzazione di 10 progetti strategici significativi che valorizzino i 5 ambiti del Piano pluriennale 2025-2028. L’iniziativa, in questo senso, finanzierà “significative progettualità che presentano un carattere pubblico ed un ampio impatto sul territorio”.

Il bando è strutturato in due fasi: in un primo momento, che si chiuderà il 31 marzo, saranno raccolte le idee progettuali. Nella seconda fase, dopo una prima selezione, le idee progettuali saranno sviluppate e saranno infine valutate nell’autunno 2025. Saranno individuati 10 progetti, a ognuno dei quali sarà destinato un contributo di 500.000 euro (per un budget complessivo di 5 milioni di euro). Il bando individua alcuni criteri di premialità, come la complementarità rispetto ad altre progettualità in corso (di livello europeo, nazionale, regionale oppure sostenute dalla Fondazione CRC).

Un’attenzione particolare – in coerenza con la visione raccontata – sarà dedicata alla sostenibilità ambientale dell’intervento e delle attività proposte e al coinvolgimento della comunità nella fase di ideazione.

 

Foto di copertina: Fondazione CRC.