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Giovedì 15 febbraio l’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione nell’ambito della strategia WeCaRe – Welfare Cantiere Regionale. L’accordo è stato siglato dal presidente dell’Associazione Giovanni Quaglia e dal Presidente della Regione Sergio Chiamparino.

La strategia WeCaRe

La strategia regionale WeCaRe, approvata nel maggio 2017, propone di interpretare le politiche sociali come motore dello sviluppo locale attraverso azioni di innovazione sociale. Con questo obiettivo, WeCaRe mette disposizione dei territori 20 milioni di euro tratti dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). 

Concretamente la strategia si compone di quattro misure per le quali sono previste delle chiamate di progetti. Le proposte per la prima misura, che prevede la sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale, sono attualmente in fase di valutazione. Per sostenere i territori nella progettazione e nell’implementazione delle attività previste è inoltre stata predisposta un’apposita azione di accompagnamento. La seconda misura si impegnerà nel sostegno a progetti di innovazione sociale per il Terzo Settore e sarà lanciata in primavera.

Nel corso nel 2018 saranno aperte le candidature per le misure 3 e 4, che comprendono rispettivamente il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e la promozione del welfare aziendale.

Le Fondazioni come motore di innovazione e di sviluppo

Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) ricoprono un ruolo fondamentale nell’attuale sistema di welfare (abbiamo dedicato un capitolo del nostro Terzo Rapporto sul secondo welfare a questo tema).

Spesso, infatti, mettono a disposizione dei propri territori di riferimento risorse fondamentali per la realizzazione di interventi di sostegno e di promozione sociale. Nel solo anno passato, le dodici Fondazioni piemontesi hanno investito nell’ambito del welfare complessivamente oltre 100 milioni di euro. L’importanza delle FOB non è però limitata alla loro capacità erogativa: come sottolineato dal presidente Quaglia a margine della firma del Protocollo, le FOB hanno ormai assunto il ruolo di “incubatori di idee, veri e propri agenti di cambiamento, capaci di mettere a disposizione del territorio non solo risorse finanziarie, ma anche conoscenze e competenze”. Si tratta, in altre parole, di soggetti ormai imprescindibili per la progettazione e implementazione di azioni innovative di welfare comunitario in un’ottica di integrazione tra politiche, competenze e risorse.

Va interpretato in questo senso l’impegno delle FOB a sostenere WeCaRe, che come detto si propone come motore per l’innovazione delle politiche sociali, produttive e di sviluppo. Una strategia regionale ambiziosa, alla cui stesura hanno collaborato l’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari, l’assessora alle Attività produttive Giuseppina De Santis, l’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti e l’assessora al Lavoro Giovanna Pentenero (non intervenuta all’incontro). 


I contenuti del protocollo

Il documento di accordo, dal forte valore simbolico, impegna le parti a confrontarsi sulle misure attivate attraverso la strategia WeCaRe, in particolare condividendo il percorso di monitoraggio e valutazione delle varie azioni implementate. All’interno di questo lavoro di confronto saranno individuati aree e punti di intersezione che potranno portare a una collaborazione nella realizzazione di alcune azioni.

Nell’ambito del programma WeCaRe potranno quindi essere sviluppate attività condivise: in particolare, le Fondazioni piemontesi sosterranno progetti che – in linea con i principi della strategia regionale – siano capaci di costruire reti pubblico-private di welfare comunitario e di rispondere in modo innovativo alle problematiche sociali.

L’Associazione delle Fondazioni piemontesi, attraverso la firma del protocollo, garantisce il suo impegno alla diffusione delle informazioni relative alla strategia e la sua disponibilità a svolgere funzioni di accompagnamento e di co-progettazione. La Regione Piemonte, parallelamente, si impegna nel riconoscimento delle FOB come osservatori e interlocutori privilegiati, che potranno e dovranno essere stimolate e coinvolte in percorsi di progettazione delle azioni locali.