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La filantropia sta attraversando una significativa trasformazione a livello globale e il concetto di filantropia trust-based (“basata sulla fiducia”) sta guadagnando una posizione centrale all’interno di questa evoluzione. Si tratta di un nuovo paradigma che promuove l’idea che i rapporti tra gli enti filantropici (fondazioni e altri donors) e le organizzazioni non profit (comunemente definite beneficiarie) dovrebbero essere fondati sulla reciprocità, su una maggiore autonomia decisionale degli enti non profit e su una semplificazione delle procedure amministrative legate ai finanziamenti (candidatura, rendicontazione, monitoraggio e valutazione). Come abbiamo recentemente spiegato sul Corriere della Sera, mentre il tradizionale approccio filantropico è top-down – cioè prevede che le fondazioni mantengano un forte controllo sulle risorse da assegnare e sulle attività finanziate – il modello trust-based mira a ridurre questa asimmetria, promuovendo una collaborazione più orizzontale.

Alla luce del crescente dibattito culturale sulla sostenibilità e sull’efficacia del settore filantropico, anche in Italia questo approccio sta generando interesse e consensi, anche grazie all’attività di advocacy di organizzazioni come Assifero, l’associazione italiana delle fondazioni ed enti filantropici. L’interesse intorno all’argomento è testimoniato anche dall’ultima edizione di Philanthropy Experience, dedicata proprio al tema della fiducia.

Questo cambiamento verso una filantropia basata sulla fiducia implica tuttavia una profonda trasformazione culturale di quelli che sono i ruoli dei diversi attori in campo, le pratiche e i vocabolari con cui si definisce e si realizza l’azione filantropica. In questa prospettiva, infatti, le organizzazioni non profit sono riconosciute come esperte nel settore in cui operano ed equiparate a partner degli enti filantropici, insieme ai quali perseguono una mission comune. Per massimizzare le ricadute delle azioni intraprese, la filantropia trust-based propone inoltre di superare il sistema a bandi – che riduce gli enti del Terzo Settore a “progettifici” – e di prediligere forme di supporto di lungo periodo che permettano alle organizzazioni di intervenire con maggiore stabilità e continuità.

La portata trasformativa della filantropia trust-based mette in discussione il sistema vigente a molti livelli: dalla ridefinizione dei valori che ispirano l’azione filantropica alla revisione della cultura, struttura e leadership delle fondazioni, sino a modificare radicalmente le pratiche messe in atto. Per dare conto dell’impianto teorico elaborato da ampie partnership internazionali di finanziatori, come nel caso del Trust-Based Philanthropy Project, e delle soluzioni concrete sperimentate in Italia e all’estero, Percorsi di secondo welfare ha recentemente pubblicato un rapporto dedicato, sostenuto da Fondazione Lottomatica.

Alla luce di queste trasformazioni in atto crediamo che sia importante definire una cornice concettuale per comprendere e orientare il cambiamento. E’ per tale ragione che approfondiremo  questo tema così importante per il secondo welfare creando uno spazio libero in cui mettere in dialogo diverse voci, raccogliere contributi e raccontare esperienze concrete che aiutino a comporre il quadro della filantropia che evolve.

Lo faremo con il focus tematico “Filantropia e Fiducia” con cui intendiamo sostenere il dibattito culturale italiano e nutrirlo di contenuti autorevoli, offerti da teorici e da practitioner, nazionali e internazionali. Uno spazio online, alimentato anche grazie al contributo di Assifero, per inquadrare prospettive ed esperienze che possano guidare il settore filantropico nel rispondere alle sfide contemporanee, tra cui la crescente disuguaglianza sociale, l’esigenza di giustizia sociale e di maggior equità.

A questo fine il focus tematico raccoglierà, in particolare, la sfida di integrare la trasformazione filantropica in un contesto culturale che tradizionalmente privilegia il controllo e la supervisione, promuovendo anche in Italia una rinnovata cultura della fiducia e della reciprocità.