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Dal 2009 con il “Fondo Straordinario di Solidarietà” la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo sostiene le famiglie che si trovano in condizioni di disagio a causa della mancanza di lavoro. Tuttavia dalla prima edizione, che prevedeva solo l’erogazione di contributi a fondo perduto, si sono fatti molti passi in avanti sia sul fronte della disponibilità economica che su quello degli interventi concreti. Negli anni si è così strutturato uno strumento molto interessante, capace di moltiplicare le risorse disponibili attraverso una stretta collaborazione con enti locali ed altre realtà istituzionali presenti sui territori provinciali di Padova e Rovigo.


L’idea del Fondo di solidarietà

Il Fondo Straordinario di Solidarietà è nato nel 2009 per sviluppare interventi a favore di soggetti che hanno perso il lavoro. L’obiettivo è quello di alleviare gli effetti negativi determinati dalla difficile congiuntura economica mettendo in atto misure che permettano ai beneficiari di accedere a risorse che possano affiancarsi ai tradizionali ammortizzatori sociali a cui, per ragioni burocratiche, risulta spesso complesso far ricorso celermente.

Per far questo Fondazione Cariparo ha promosso la nascita di una rete – formata originariamente dalle Diocesi di Padova, Adria-Rovigo e Chioggia, le Province e le Camere di Commercio di Padova e Rovigo, la Fondazione Antonveneta e il Consvipo – Consorzio per lo sviluppo del Polesine – in cui gli attori coinvolti potessero collaborare attivamente per arginare i problemi legati alla perdita del lavoro. Questa rete istituzionale risulta in continuo allargamento in modo da poter aggregare risorse economiche, competenze ed energie di vario tipo per aumentare il numero di progetti promossi nell’ambito del Fondo e diffonderne il più possibile l’esperienza.

Il network che sostiene il Fondo mira a garantire risposte che permettano di affrontare più agilmente la situazione di disoccupazione ed accompagnare le persone nel superamento di questa fase delicata della vita fornendo loro consulenza e aiuto adeguato. Il Fondo, in particolare, si propone di gettare un ponte tra i potenziali lavoratori e i potenziali datori di lavoro, creando le condizioni in cui questi possano incontrarsi, conoscersi e comprendere se e in quali termini è possibile avviare un rapporto lavorativo.

Funzionamento del Fondo

Il Fondo individua i casi da seguire sulla base delle informazioni provenienti da una rete territoriale di soggetti composta da assistenti sociali, Comuni, Parrocchie, Associazioni, Centri per l’impiego e Caritas: realtà che vivendo a stretto contatto con la comunità sono in grado di intercettare e segnalare persone le cui difficoltà potrebbero essere alleviate attraverso le misure promosse dal Fondo.

Questa Rete Territoriale individua i potenziali beneficiari e li segnala per un colloquio agli Sportelli di Solidarietà per il Lavoro (una ventina, sparsi nelle province di Padova e Rovigo, in cui lavorano oltre 150 volontari). Qui i volontari incontrano gli aspiranti beneficiari, ne comprendono le necessità, inseriscono le loro richieste di partecipazione nel portale del Fondo (http://live.fondazionecariparo.com) e li assistono nelle diverse fasi di ricerca. Sulla base di queste informazioni le Commissioni di Valutazione del Fondo analizzano le richieste degli aspiranti beneficiari, mettendoli a confronto con le manifestazioni di interesse inviate da aziende/enti/istituzioni. Successivamente con l’aiuto dei Centri per l’Impiego delle Province di Padova e Rovigo, che curano tutti gli aspetti burocratici, vengono quindi messi a contatto i potenziali lavoratori con i potenziali datori di lavoro.

Nelle prime fasi il Fondo garantiva ai beneficiari esclusivamente un sostegno economico adeguato a fronteggiare le spese incomprimibili (rate dei muti per la casa, bollette delle utenze domestiche, etc.) che non potevano essere affrontate a causa della perdita del lavoro. Tuttavia negli ultimi anni le modalità di erogazioni di queste risorse sono state riviste e orientate in un’ottica maggiormente proattiva, che vi raccontiamo di seguito.

Evoluzione del Fondo

Il Fondo Straordinario di Solidarietà, che finora ha conosciuto tre edizioni (tab.1) inizialmente erogava contributi a fondo perduto alle famiglie per fronteggiare spese correnti non più sostenibili a causa della perdita del lavoro. La valutazione dei risultati ottenuti dalla prima edizione ha tuttavia evidenziato come il Fondo, pur avendo effettivamente sollevato molte persone da momenti di difficoltà economica, abbia dimostrato scarsa efficacia dal punto di vista del reinserimento lavorativo dei disoccupati.

Tab. 1 Le tre edizioni del Fondo Straordinario di Solidarietà di Cariparo

* I dati sono aggiornati al 24 febbraio 2014
** a questi dati vanno aggiunte le oltre 1.000 persone sostenute attraverso progettualità sviluppate da numerosi Comuni in partnership con il Fondo

 

Nella seconda edizione si è quindi scelto di cambiare la modalità operativa, passando dall’erogazione di contributi a fondo perduto all’erogazione di borse lavoro e voucher lavorativi, per favorire l’assunzione dei beneficiari da parte delle aziende, e allo sviluppo di progetti di formazione specialistica a favore delle persone disoccupate. Inoltre, si è provveduto a consolidare la rete istituzionale e territoriale su cui si basa il funzionamento del Fondo. Di particolare rilievo l’accordo siglato da Etra, multiutility dei 74 Comuni dell’Alto Padovano e Vicentino, e Regione del Veneto per il reinserimento di circa 310 persone disoccupate e senza reddito che hanno potuto trovare occupazione nei Comuni soci di Etra svolgendo lavori di pubblica utilità.

Nella terza edizione si è compiuto un ulteriore passo in avanti attraverso la configurazione delle cosiddetta “dote lavoro”, uno strumento che prevede l’erogazione di un contributo massimo di 2.500 euro a favore del disoccupato che può utilizzarlo per facilitare la propria assunzione presso l’azienda interessata. In questa edizione, inoltre, sono state realizzate numerose misure accessorie al Fondo in collaborazione con altre realtà del territorio (Regione Veneto, Comune di Padova ed altri enti come Etra Spa, Consorzio Padova Sud, Cescot, ecc.) che hanno dato vita a progettualità dal valore complessivo di circa 8 milioni di euro. Il Fondo, dunque, pare essere riuscito a dare un impulso positivo al sistema territoriale nel suo complesso, favorendo il fiorire di iniziative nate non solo dall’impulso fornito da Cariparo, ma dell’impegno diretto di altre istituzioni interessante a contrastare la disoccupazione.

Le novità dell’edizione 2014

Anche l’edizione 2014, per la quale è già stata stanziata la prima tranche del valore di 1 milione di euro, prevede l’implementazione di importanti novità che si affiancheranno agli strumenti già attuati nelle edizioni precedenti. Innanzitutto saranno sostenuti progetti che prevedono l’avvio di attività di lavoro autonomo da parte di giovani disoccupati, in modo da favorirne l’auto-imprenditorialità. Saranno quindi sostenuti con maggiore attenzione i progetti frutto della collaborazione tra diversi enti del territorio, che nelle edizioni precedenti si sono rivelati capaci di garantire un alto tasso di innovazione per quanto riguarda le proposte. Da ultimo, è prevista la concessione di doti lavoro agli over 55 che hanno bisogno di svolgere un periodo di lavoro per maturare gli ultimi anni necessari all’ottenimento della pensione di anzianità.

Cariparo, come molte altre fondazioni di origine bancaria, pare quindi essere sempre più orientata allo sviluppo di progettualità a carattere sociale che non fungano semplicemente da “tappabuchi” del settore pubblico, ma che siano in grado di dar vita a spinte innovative preziose per il territorio. Andando oltre la mera distribuzione a fondo perduto e strutturando misure di attivazione ed inclusione sociale – il tutto, tra l’altro, in stretta collaborazione con le altre realtà del territorio – la Fondazione si sta dimostrando perfettamente in linea con l’idea di secondo welfare. Non solo supplenza del pubblico, ma una vera e propria vocazione allo sviluppo di strategie che, in sinergia con lo Stato e le sue diramazioni, possano dare un nuovo respiro alle politiche sociali del Paese.
 

Riferimenti

Il sito della Fondazione Cariparo

Il Fondo Straordinario di Solidarietà

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