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Terzo Settore

Emergenza lavoro: il mondo della cooperazione lancia un Manifesto per l'inserimento lavorativo

Promosso da Consorzio Idee in Rete, Consorzio Abele Lavoro e CNCA, in poche settimane è stato sottoscritto da oltre 100 organizzazioni. Il 21 febbraio a Milano il primo evento per presentarlo al Paese.
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Oggi in Italia ci sono più di 2 milioni di giovani Neet che non studiano, non lavorano e non si formano; decine di migliaia di precari guardano all’emigrazione come unica soluzione per una vita all’altezza delle proprie aspettative; oltre 5 milioni di persone vivono in condizioni di povertà e necessitano di percorsi di inclusione sociale e lavorativa. 

Cosa accomuna queste situazioni di disagio? La mancanza di lavoro, che è al tempo stesso causa ed effetto del disagio delle persone e delle famiglie, che sempre più spesso sentono il bisogno di una "presa in carico" globale, di percorsi di accompagnamento sociale che si realizzino in una logica di prossimità. La cooperazione sociale è stata artefice di un modello di inclusione lavorativa di coloro che ha incontrato in percorsi di contrasto all’emarginazione ed al disagio, puntando tutto sulle capacità di ogni persona e sulla disponibilità ad essere artefice del proprio futuro.

Oggi la cooperazione sociale, consapevole di quanto è già stata in grado di fare, è in grado di affrontare l’emergenza sociale e lavorativa in atto nel nostro Paese? Da questa domanda è nato il "Manifesto per rilanciare la cooperazione sociale di inserimento lavorativo", promosso nei nei mesi scorsi dal Consorzio Idee in Rete insieme al Consorzio Abele Lavoro e CNCA. In poche settimane lil documento è stato sottoscritto da oltre 100 organizzazioni del Terzo Settore. Si tratta di un segnale che denota un grande "bisogno di futuro" secondo Marco Gargiulo, Presidente Consorzio Nazionale Idee In Rete "a cui credo la cooperazione sociale possa garantire una risposta, offrendo quel contributo frutto di competenze ed esperienze, riacquisendo quel ruolo che narra la sua matrice, rimettendo al centro la persona e la sua capacità di contribuire allo sviluppo di una comunità i cui paradigmi, però, sono profondamente mutati».

Le associazioni, federazioni regionali, imprese sociali, cooperative, che si sono riconosciute in questo progetto lo stanno rilanciando con vivacità offrendo il loro contributo, trasformandolo da "semplice" proposta a un progetto collettivo. È così nata l’idea di un percorso di presentazione e confronto che toccherà tutta la Penisola. La prima tappa sarà Milano, dove il 21 febbraio i promotori del Manifesto hanno organizzato l’incontro dal titolo “Dal lavoro all’inclusione: è tempo di proposte”, a cui parteciperanno, tra gli altri, Stefano Granata (Presidente Federsolidarietà Confcooperative), Eleonora Vanni (Presidente Legacoop Sociali), Luigi Corvo (Università di Tor Vergata) e Pierfrancesco Majorino (Assessore Politiche sociali, Salute e Diritti del Comune di Milano).

Per consultare e sottoscrivere il manifesto, oltre che per iscriversi all’evento di Milano, è possibile collegarsi al sito: www.inserimentolavorativo.net