Come noto il territorio della bergamasca è tra quelli più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Proprio per questo Confcooperative Bergamo, insieme a Csa Coesi e il contratto di rete Welfare Lynx, lanciano "#Cooperiamo insieme per superare l’emergenza", iniziativa di mutuo aiuto tra operatori e cooperatori per garantire tutti quei servizi essenziali che non possono essere sospesi e in cui si va aggravando la carenza di personale.
Se da un lato la pandemia sta generando a Bergamo effetti pesantissimi dal punto di vista sanitario, dall’altro anche il mondo cooperativo e dell’imprenditoria sociale sta subendo forti contraccolpi. La necessità di ridurre la diffusione del virus e le quarantene, infatti, stanno rendendo impossibile per molti educatori, assistenti, infermieri e, più in generale, "cooperatori" rientrare in servizio. Inoltre, i servizi diurni – che giustamente sono stati sospesi per i rischi del contagio – hanno lasciato persone e famiglie senza quel supporto su cui fino a poche settimane fa potevano contare.
"Quello che stiamo attraversando è un momento di enorme difficoltà per tutti", sottolinea Giuseppe Guerini, Presidente di Confcooperative Bergamo. "A causa dell’emergenza da Covid-19, sui nostri territori si moltiplicano nelle famiglie lutti e malattie con modalità che la maggior parte di noi non pensava avrebbe mai sperimentato. Molti di noi si sono trovati improvvisamente nella condizione di non poter lavorare, e dunque di non poter continuare a portare quel contributo professionale alla comunità. Dall’altra parte molti di noi, lavorando in condizioni critiche e superando ostacoli, fatiche e paure, stanno continuando a garantire servizi essenziali, rivolti in particolare alle persone più fragili, che in nessun modo possono essere sospesi".
Per questa ragione, attraverso il progetto "#Cooperiamo insieme per superare l’emergenza" il mondo della cooperazione bergamasca "si rivolge a tutti coloro che si vogliono rendere disponibili ad entrare in un gruppo di operatori per sostenere i servizi essenziali, soprattutto quelli residenziali e domiciliari per le persone più in difficoltà. Sarà una disponibilità da agire anche al di fuori della propria cooperativa di appartenenza, in forma regolarmente retribuita, perché l’obiettivo è proprio la volontà e la capacità di lavorare insieme", conclude Giuseppe Guerini.
Per aderire all’iniziativa e manifestare la propria disponibilità
Per consultare il comunicato stampa di Confcooperative Bergamo