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È da poco uscito, per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, l’e-book “Forza lavoro!”. Il volume, curato da Luca Cigna, raccoglie i contributi di numerosi studiosi ed è l’esito del ciclo di incontri Forza lavoro!, condotto nel 2020 in collaborazione con The Adecco Group, nell’ambito dell’Osservatorio sul Futuro del Lavoro.
Nel maggio 2020 a Cantù, in provincia di Como, si è svolta una ricerca con l'obiettivo di fotografare le azioni che il Terzo Settore locale ha messo in campo per fronteggiare gli effetti della pandemia. In un contesto in cui sono presenti numerosi enti con scarse esperienze di collaborazione si è assistito a risultati molto diversi e, soprattutto, alla nascita di nuove reti con l'obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per affrontare l'emergenza.
Come spesso sottolineiamo la pandemia sta avendo effetti importanti per bambini e ragazzi, a causa della chiusura delle scuole e della sospensione dei servizi educativi e ricreativi. Proprio per questo vogliamo raccontarvi del progetto "Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione" che, in provincia di Lecce, ha cercato di riqualificare alcuni spazi dismessi per promuovere iniziative dedicate ai più giovani.
I Progetti Utili alla Collettività (PUC) sono iniziative volte all'attivazione lavorativa dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che stipulano i Patti per il lavoro e per l'inclusione sociale. In questo articolo vi proponiamo un'indagine che ha approfondito gli effetti, le criticità e le prospettive di tali interventi, partendo da due progettualità realizzate nei Municipi XIII e XV di Roma Capitale.
La Fondazione Bruno Kessler - ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico, tecnologico e delle scienze umane con più di 600 dipendenti - ha sperimentato nuovi modelli di welfare intra e inter aziendale. La Fondazione ha infatti investito nella progettazione condivisa, nell'attivazione di reti territoriali e in innovazione digitale allo scopo di esplorare nuovi scenari di welfare territoriale e di prossimità.
In questo contributo, tratto da un articolo pubblicato nella rivista scientifica "Politiche Sociali/Social Policies", si analizza lo stato di salute del sistema di welfare calabrese. Gli autori evidenziano come nella regione permangano elementi di profonda arretratezza per quanto riguarda le politiche sociali; allo stesso tempo però sembrano emergere punte di innovazione, sia nelle pratiche sia nelle culture di riferimento del sistema dei servizi sociali.
La Legge di Bilancio 2021 non prevede novità normative rilevanti in materia di welfare aziendale. Questo però non significa che nel corso dell'anno il settore non affronterà cambiamenti importanti. Gli effetti della pandemia indicano infatti che, anche in assenza di interventi pubblici, le novità potrebbero essere numerose. Valentino Santoni ha provato a individuarle in questo articolo.
L'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 sta facendo emergere in maniera ancora più forte i limiti del sistema di welfare del nostro Paese. Durante un webinar organizzato da Auser Lombardia la nostra direttrice Franca Maino ha evidenziato come nella nuova normalità post-Covid sarà necessario investire sull'innovazione e sul cambiamento sociale, promuovendo reti e connessioni tra gli attori del welfare.
Come in ogni periodo di estrema difficoltà e crisi, anche quello attuale può rappresentare un'occasione per sostenere nuove direttrici di sviluppo più inclusive e ugualitarie. Negli ultimi mesi sono infatti nate iniziative di associazioni, movimenti sociali e cittadini attivi volte a mettere in campo esperienze di mutualismo e di solidarietà, sperimentando nuove possibilità e nuove forme di welfare. Ne parla Giacomo Pisani.
È online il nostro position paper "APRIRSI per ritornare al futuro: le Società di Mutuo Soccorso di fronte alle sfide della sanità integrativa" firmato da Orlando De Gregorio, Federico Razetti e Franca Maino. Il documento si propone di mettere ordine sul tema della sanità integrativa focalizzandosi sulle specificità del mutualismo e sulle sue potenzialità. Una storia che viene da lontano ma che sembra essere tornata profondamente attuale.
Dal 16 al 22 settembre si svolge ogni anno la Settimana Europea della Mobilità. L'iniziativa, oltre a sollecitare anche quest’anno incontri e manifestazioni, ha stimolato nuove riflessioni alla luce dei grandi cambiamenti che la pandemia ha determinato e continuerà a determinare nei nostri stili di vita. Ve ne parliamo perché la mobilità sostenibile, secondo noi, è anche un tema di welfare. Elisabetta Cibinel ci spiega perché.
La principale preoccupazione degli italiani è la mancanza di lavoro e dunque di reddito. L'indicazione è emersa forte e chiara in tutti i sondaggi pre-elettorali e in un Paese ad alta disoccupazione e alta povertà la cosa certo non sorprende. Secondo Maurizio Ferrera, quali che siano i movimenti di queste prime settimane, il nuovo Parlamento nel suo insieme dovrebbe impegnarsi a prendere di petto entrambe le sfide.
In vista delle elezioni del 4 marzo il gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare ha analizzato i programmi dei principali partiti prendendo in esame alcuni temi a cavallo tra primo e secondo welfare. In questa prospettiva sono stati svolti quattro approfondimenti su: sostegno alla famiglia, contrasto alla povertà, sviluppo del welfare aziendale e contrattuale, misure per la non autosufficienza. Speriamo possano essere utili a votare con maggiore consapevolezza.
Workplace Health Promotion è un'iniziativa multistakeholder volta a promuovere migliori condizioni di salute tra i dipendenti attivi in provincia di Bergamo. Gli ottimi risultati raggiunti dal progetto hanno portato il Global Center for Healthy Workplace a scegliere Bergamo come prossima sede del Global Healthy Workplace Award Summit, evento mondiale dedicato alla promozione della salute e della sicurezza all’interno dei propri contesti lavorativi.
La rivista "Bene Comune", organo della Fondazione Achille Grandi, ha pubblicato un numero interamente dedicato al Reddito di Inclusione, la misura di contrasto alla povertà operativa in Italia dall'inizio del mese di Gennaio. In questo articolo presentiamo sinteticamente i principali contenuti raccolti nel volume e riportiamo, in forma integrale, il contributo di Maurizio Ferrera.
"Non ci sono più soldi" è la trasmissione condotta da Emanuele Franzoso che va in onda ogni giovedì su Reteconomy con l'intento di approfondire le conseguenze della crisi nei settori strategici per il nostro Paese. All'interno della puntata ''Una buona notizia per il Terzo settore" sono state messe in onda due interviste a Maurizio Ferrera, scientific supervisor di Percorsi di secondo welfare, e Salvatore Carrubba, Presidente del Centro Einaudi, registrate a margine della presentazione del Terzo Rapporto sul secondo welfare.
Le imprese stanno imparando che la filantropia fa bene anche all'impresa stessa. È quanto sostiene un recente articolo pubblicato dal New York Times. Da un lato, infatti, la filantropia fidelizza i consumatori, specialmente quelli più attenti alla CSR, dall'altro aumenta il coinvolgimento dei dipendenti nelle attività aziendali. Così le società più innovative sono alla ricerca di strumenti attraverso cui misurare e raccontare l'impatto delle proprie iniziative.
La Regione Emilia Romagna riconosce il welfare aziendale e interaziendale come una delle aree di intervento privilegiate all'interno della sua attività presente e futura. Per questa ragione l'Assessorato al Welfare e alle Politiche Abitative ha promosso, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna, una indagine sul welfare aziendale nelle aziende emiliano-romagnole affidandola ai ricercatori del Laboratorio Percorsi di secondo welfare. La ricerca è ora disponibile sul nostro sito.
Sul disagio dei giovani e sull'urgente necessità di allargare le loro opportunità si è finalmente creato un largo consenso. Comprensibilmente, la priorità del governo è il lavoro. Nella fascia 25-29 anni in Italia la quota di occupati è il 53,7%, in Francia il 74,1%, in Germania il 78,3%. Persino la Grecia (56,1%) riesce a fare meglio di noi. La crisi economica dell'ultimo decennio è solo in parte responsabile di questa situazione. L'enorme divario che ci separa dal resto d'Europa affonda le sue radici nel "modello di gioventù" che caratterizza l'Italia.
A partire da un interessante contributo di Geoff Mulgan sulla Teoria del Cambiamento, il Direttore di Human Foundation Federico Mento ci offre alcun spunti di riflessione su questo paradigma. Nonostante alcuni limiti, questa metodologia rappresenta infatti un prezioso strumento per comprendere, apprendere e migliorare gli interventi in atto ed essere più efficaci nel rispondere ai bisogni sociali.
Il nesso fra oneri sociali e lavoro dei giovani non è oggi adeguatamente percepito e compreso dall’opinione pubblica. Eppure si tratta del principale nodo da sciogliere per spezzare il circolo vizioso «alti contributi-bassa occupazione» che mina la sostenibilità del nostro modello sociale. C’è un modo per sollecitare la consapevolezza di questa sfida e il sostegno a misure che spalmino il finanziamento del welfare su tutti i tipi di reddito? Maurizio Ferrera ha formulato una proposta in tale senso: un cinque per mille a favore del lavoro ai giovani.
Lunedì 19 giugno a Milano è stato presentato il position paper di Social Impact Agenda per l'Italia "Modelli di risposta ai nuovi bisogni sociali e possibili scenari di riforma". Il lavoro, curato da Giulio Pasi, vuole offrire un contributo al dibattito concernente le possibili strategie di riforma del sistema di welfare italiano. In questo senso, il paper si contraddistingue per l'attenzione al fenomeno dell’impact investing.
In occasione del XII Congresso CISL Lombardia, Guido Costa ha intervistato Maurizio Ferrera sul possibile ruolo del welfare contrattuale all’interno della sempre più necessaria riforma dei sistemi di protezione sociale. Secondo il professore della Statale di Milano, una maggiore sinergia tra contrattazione decentrata ed economia sociale possono generare un circolo virtuoso per l'occupazione.