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Anche Milano avrà il suo “baratto amministrativo”, la pratica collaborativa che coniuga il rispetto delle regole relative al pagamento dei tributi con la tutela sociale. Il Comune meneghino ha infatti pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande da parte di cittadini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole e che svolgendo un’attività lavorativa temporanea, concernente la manutenzione e l’abbellimento di beni comunali, potranno saldare il proprio debito.
Welfare Index PMI è un indice, promosso da Generali con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura, che valuta il livello di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese italiane. Sviluppato da Innovation Team, questo strumento vuole fotografare il livello di welfare aziendale raggiunto dalle PMI e, nel contempo, offrire alle aziende la possibilità di valutare il livello di servizi offerti comparandoli con quelli delle altre imprese che hanno partecipato all’indagine.
A partire dalla seconda metà di febbraio nel Cuneese inizierà la sperimentazione di una nuova figura professionale che si propone di cambiare la geometria delle cure domiciliari in Piemonte: l’infermiere di famiglia e di comunità. Questo soggetto aiuterà gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nell’assistenza nelle terapie e nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.
Il Comune di Genova ha impiegato poco più del 50% delle risorse rese disponibili dal Ministero per l'implementazione della Carta Acquisti. Nonostante questo limite, la sperimentazione ha comunque permesso di raggiungere dei risultati positivi relativi al consolidamento del rapporto fra amministrazione comunale e attori territoriali attivi in materia di lotta alla povertà; all’accrescimento delle possibilità di intervenire nel contrasto alla povertà; all’emersione di condizioni di fragilità in precedenza sconosciute ai servizi sociali.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani, durante la 32ª Assemblea nazionale svoltasi a Torino, ha stretto un accordo con QUI! Group che permetterà alle amministrazioni locali di erogare i contributi di welfare sotto forma di voucher sociali. L’obiettivo dell’intesa è evitare la dispersione di denaro pubblico, garantendo destinazione certa ai fondi stanziati per le politiche sociali dei Comuni grazie a strumenti come buoni acquisto, buoni bebè, voucher assistenza domiciliare e mobility voucher.
Nella legge di Stabilità sembra emergere un disegno di politica economica e sociale probabilmente destinato ad accompagnarci per il resto della legislatura. I grandi obiettivi sono crescita, lavoro, investimenti, meno disagio, più merito. I principali strumenti sono la riduzione della pressione fiscale e la razionalizzazione della spesa pubblica. Come prima misura per favorire la crescita andrà alleggerita la pressione fiscale, ma la classe media dovrà essere disposta a spendere di più per il welfare.
La figura dell’Assistente Familiare va assumendo un ruolo centrale nelle odierne modalità di risposta ai crescenti fabbisogni della popolazione anziana. La formazione di queste professionalità, tuttavia, risulta ad oggi molto complessa a causa del peculiare funzionamento del mercato del lavoro su questo fronte. La proposta messa a punto all’interno del Progetto Casa Comune intende offrire percorsi alternativi che possano sviluppare nuovi modelli di assistenza domiciliare sui territori.
Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato importanti novità sul fronte del welfare aziendale. Ci aspettiamo che, finalmente, saranno introdotte le modifiche alla normativa fiscale che disciplina il trattamento fiscale dei benefit offerti dalle aziende ai propri dipendenti. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi è datato, ed è cruciale aggiornare la normativa e andare verso una sua semplificazione perché sia facilmente comprensibile e utilizzabile da aziende e rappresentanti dei lavoratori. Vi spieghiamo i problemi della legislazione attuale e le proposte avanzate per il migliorarla.
Siano essi legati alla non autosufficienza, alla cura e assistenza di minori, anziani, disabili, alla conciliazione tra vita e lavoro o ai processi di deospedalizzazione e costruzione di nuovi percorsi integrati di assistenza al domicilio, i white jobs oggi costituiscono uno dei punti nevralgici dei welfare europei. Ma quali sono le criticità che li contraddistinguono? Quali le opportunità di sviluppo future? Quali le politiche per incentivarli? Andrea Ciarini offre alcuni spunti interessanti partendo dal confronto tra Francia e Italia.
L'Italia presenta una grande anomalia: l’«acqua» della redistribuzione non arriva mai fino in fondo. Nel complesso della spesa pubblica, solo poche gocce raggiungono i più poveri. E il paradosso nel paradosso è che, anche quando una data prestazione è pensata per chi ha veramente bisogno, il grosso finisce nelle mani di chi bisogno non ha. È la sindrome di Robin Hood alla rovescia.
Facendo leva anche sulle risorse messe a disposizione dalla Garanzia Giovani, il progetto NEETwork, promosso da Fondazione Cariplo in partnership con CGM-Mestieri Lombardia e Fondazione Adecco, intende coinvolgere attivamente le organizzazioni del terzo settore della Lombardia in uno sforzo collettivo per garantire nuove opportunità ai circa 260 mila Neet della regione.
Il progetto #Oltreperimetri si rivolge alle "nuove" persone in condizione di vulnerabilità residenti nel territorio del Rhodense, area nord dell'hinterland milanese. L'iniziativa, realizzata grazie alle risorse del Bando Welfare in Azione 2014 di Fondazione Cariplo, mira all'ampliamento, appunto, dei perimetri entro cui le persone vulnerabili possano accedere a sistemi di protezione sociale adeguati alle loro necessità.
Venerdì 3 luglio la città di Milano ha aperto i propri cortili per "La festa del vicinato" che, già "celebrata" in numerose città europee, è diventata il primo appuntamento cittadino per favorire i rapporti di buon vicinato, rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà e diffondere politiche di prevenzione della sicurezza urbana.
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anagrafe Fondi Sanitari, istituita presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, ai sensi del DM 27 ottobre 2009, sono 290 i Fondi Sanitari iscritti, di cui 4 appartenenti alla categoria Fondi Sanitari Integrativi e 286 a quella degli Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso. Nell’anno 2013 il numero totale degli assistiti dei Fondi è stato di 6.914.184
Secondo la Corte dei Conti occorre ridurre il perimetro dell'intervento pubblico e la pressione fiscale, il cui livello attuale è "difficilmente tollerabile", ma in questo senso serve una "rigorosa articolazione tariffaria che realizzi il precetto costituzionale della concorrenza alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva". Per risanare i conti pubblici, dunque, è inevitabile ridurre il welfare, facendo pagare ai cittadini i costi di alcuni servizi con tariffe progressive.
Il dibattito sulla riforma della scuola è iniziato bene ma sta finendo malissimo. Dopo le consultazioni avviate dal governo, con l'inizio dell'iter parlamentare è scattato il tradizionale "richiamo della foresta": quel misto di corporativismo e ideologia del quale il nostro Paese sembra incapace di liberarsi. Eppure la posta in gioco è altissima.
Dalla fine degli anni Ottanta i sistemi sanitari europei sono soggetti a processi di riforma orientati a conciliare esigenze spesso contrapposte. Delle varie dimensioni di questo fenomeno del corso della VIII Conferenza annuale ESPAnet Italia dedicata alla sanità. C'è tempo fino al 25 maggio 2015 per presentare proprie proposte di paper.
Nei mesi scorsi ci siamo occupati delle ricerche di Lester Salamon su filantropia e impact investing. Vista l'importanza del tema e l'attenzione posta alle diverse dimensioni dello stesso, proponiamo un indice commentato agli approfondimenti pubblicati sul nostro sito, così da rendere più agevole e immediato un primo e sommario confronto col lavoro di Salamon.