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secondo welfare

In un’ottica di secondo welfare appare quanto mai necessario comprendere quali approcci e quali soggetti, specialmente a livello locale, possano contribuire allo sviluppo di pratiche innovative per lo sviluppo della società civile e del nostro sistema di welfare.
Nel corso della 2ª Giornata Nazionale della Previdenza (11-12 maggio 2012) si è discusso di fondazioni di origine bancaria e nuove forme di welfare. All'incontro hanno partecipato Giuseppe Guzzetti, presidente Acri, Maurizio Ferrera, promotore del progetto "Percorsi di secondo welfare", Marco Granelli, Assessore alla sicurezza e coesione sociale del Comune di Milano, e Andrea Oliviero, portavoce del Forum del Terzo Settore.
Il lavoro precario, il numero sempre più consistente di famiglie monogenitoriali e l’incremento del rischio di povertà per donne e bambini in tutta l’area OCSE sono fenomeni che assumono contorni sempre più preoccupanti nell’attuale crisi economico-finanziaria. In questa complessa cornice di trasformazioni economiche, sociali e politiche si situa il delicato dilemma della conciliazione tra lavoro e cura dell’infanzia. I gestori pubblici, al centro di complessi processi di riforma dei sistemi di welfare, devono decidere se e come intervenire su di una sfera fino a pochi decenni fa ritenuta privata, adottando strumenti di policy che favoriscano adeguati meccanismi di bilanciamento tra carichi di lavoro e carichi di cura. L'Italia si trova a un bivio fondamentale per la strutturazione e il funzionamento del proprio sistema: quali modelli guardare?
Sulle pagine del Corriere della Sera Maurizio Ferrera affronta il tema dei servizi alla persona, indicando i vantaggi che potrebbero verificarsi se si decidesse di investire con maggiore convinzione in questo ambito.