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secondo welfare

Vincenzo Manes nei giorni scorsi ha annunciato la prossima nascita dell'IRI del Terzo Settore. Certamente una buona notizia, su cui ci pare tuttavia necessario riflettere prima di incorrere in troppo facili entusiasmi. Che tipo di attività finanziaria andrà a realizzare questo soggetto? Da dove proverranno i finanziamenti? Saranno a fondo perduto o remunerati? Quali saranno gli obiettivi dell'ente? Senza aver chiare queste questioni, il rischio è che la nuova realtà nasca basandosi su una visione passata del Terzo Settore e della filantropia.
Lo scorso 19 ottobre la Giunta regionale del Piemonte ha approvato “Il Patto per il sociale delle Regione Piemonte 2015/2017”. Il Patto risponde all’obiettivo di dotare l'ente regionale di uno strumento di programmazione delle politiche sociali ed è il risultato di un lungo lavoro di confronto con i territori promosso dall’Assessore Augusto Ferrari, avviato fin dal suo insediamento nella primavera del 2014.
Vi raccontiamo i primi risultati raggiunti dalle sperimentazioni condotte all'interno dell'Alleanza "Smart working, smart companies – lavorare meglio, con più equilibrio e più efficacia” della Rete Territoriale per la Conciliazione di Bergamo. Scopo dell'Alleanza è la realizzazione e l'analisi di azioni di lavoro smart all’interno delle 6 aziende aderenti al network: ABB, UBI Banca, Banco Popolare, Volvo Italia, Italcementi Group e Comune di Bergamo.
Sei mesi fa, a pochi giorni dall’apertura di Expo 2015, vi avevamo raccontato del progetto di legge regionale presentato dall'Intergruppo "Vita, Famiglia ed Economia sociale" del Consiglio regionale della Lombardia per contrastare povertà e spreco alimentare su tutto il territorio lombardo. A pochi giorni dalla chiusura dell’esposizione universale il Parlamentino del Pirellone ha finalmente approvato all’unanimità la “Legge di riconoscimento e tutela del diritto al cibo”, che simbolicamente diventa un lascito di Expo 2015 alla Regione.
La figura dell’Assistente Familiare va assumendo un ruolo centrale nelle odierne modalità di risposta ai crescenti fabbisogni della popolazione anziana. La formazione di queste professionalità, tuttavia, risulta ad oggi molto complessa a causa del peculiare funzionamento del mercato del lavoro su questo fronte. La proposta messa a punto all’interno del Progetto Casa Comune intende offrire percorsi alternativi che possano sviluppare nuovi modelli di assistenza domiciliare sui territori.
Nella seduta dell’8 ottobre 2015, la Regione Lombardia ha approvato il “Reddito di Autonomia”, un pacchetto di misure rivolte ai cittadini lombardi in condizione di difficoltà economica. L'insieme dei provvedimenti è stato adottato dopo che la Regione, la scorsa primavera, ha avanzato l'idea di avviare la sperimentazione di un reddito di cittadinanza su base regionale. Per l’implementazione di queste misure sono stati stanziati 50 milioni di euro per gli ultimi tre mesi del 2015 e 200 milioni per il 2016.
Il 21 ottobre a Roma, presso la Camera dei Deputati, è stato presentato il Libro verde per il dibattito pubblico “Lavoro e welfare della persona” realizzato da Adapt. Il testo affronta le complesse dinamiche che riguardano il sistema sociale del nostro Paese che - a causa dei cambiamenti demografici, ambientali e tecnologici in atto - è chiamato a rinnovarsi profondamente per evitare il tracollo, offrendo alcune riflessioni circa le strategie che potrebbero essere adottate in tale senso.
Chiara Agostini ha intervistato Stefano Sacchi, docente dell’Università degli Studi di Milano e consigliere del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, chiedendogli di raccontarci le principali novità introdotte dalla Legge di Stabilità sul fronte del contrasto alla povertà. Il testo attuale, che rende strutturale interventi da oltre un miliardo e mezzo per le fasce più deboli della popolazione, unificherà le prestazioni esistenti per arrivare a una misura unica di contrasto alla povertà, migliorando l’equità dell’assistenza sociale italiana.
Sono 212,1milioni i buoni lavoro per la retribuzione delle prestazioni di lavoro accessorio (i c.d. voucher di importo nominale di 10 euro), venduti da quando sono stati introdotti, nell’agosto del 2008, al 30 giugno 2015. E’ quanto si legge nel comunicato stampa del 9 ottobre dell’Inps, dove si informa che i dati del lavoro accessorio relativi al primo semestre del 2015, accompagnati un’analisi dell’andamento della distribuzione dei buoni lavoro dal 2008, sono stati pubblicati sul sito istituzionale dell’ente.
Meridonare è una start up che offre servizi di crowdfunding per sviluppare progetti con finalità sociale nel Mezzogiorno d’Italia. Questa società, nata grazie al contributo di diversi stakeholder del territorio, non si limita alla raccolta di risorse mediante la propria piattaforma online, ma offre servizi di consulenza mirati alla pianificazione, alla progettazione, alla realizzazione e al monitoraggio di campagne di raccolta fondi che favoriscano il coinvolgimento delle comunità interessate dalle iniziative.
Il Consiglio dei Ministri ha discusso e approvato il testo della Legge di stabilità 2016. Una manovra che vale complessivamente 27 miliardi di euro e che adesso passerà all'esame del Parlamento. Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa di presentazione del provvedimento ha snocciolato, attraverso slide e tweet, i principali contenuti del testo. Tra le misure più interessanti in un'ottica di secondo welfare si segnala lo stanziamento di quasi 500 milioni di euro per sostenere e promuovere la contrattazione di secondo livello.
Nei giorni scorsi il Governo ha annunciato importanti novità sul fronte del welfare aziendale. Ci aspettiamo che, finalmente, saranno introdotte le modifiche alla normativa fiscale che disciplina il trattamento fiscale dei benefit offerti dalle aziende ai propri dipendenti. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi è datato, ed è cruciale aggiornare la normativa e andare verso una sua semplificazione perché sia facilmente comprensibile e utilizzabile da aziende e rappresentanti dei lavoratori. Vi spieghiamo i problemi della legislazione attuale e le proposte avanzate per il migliorarla.
Un finanziamento di 600 milioni di euro dallo Stato, più 100 milioni derivanti da Fondazioni, Comuni e Terzo Settore. E' quanto la Legge di stabilità, secondo le anticipazioni fatte dal Premier Renzi, destinerà alle misure di contrasto alla povertà nel nostro Paese. Se la misura sarà confermata in sede parlamentare, rappresenterà un passo decisivo verso l'implementazione di una politica di lotta alla povertà più efficace, strutturale e ricca di risorse.
Dall'analisi del rapporto nazionale di ProWelfare dedicato alla Polonia emerge come, in passato, le imprese polacche erano investite di una forte funzione sociale, poiché si occupavano della vendita di beni altrimenti non disponibili sul mercato e dell’erogazione di prestazioni di welfare. Oggi, invece, sono per lo più le imprese straniere che hanno sede in Polonia a ricorrere a benefici e servizi come strumenti retributivi per i propri lavoratori. Nonostante ciò, attualmente, il WOV polacco appare ancora piuttosto limitato.
Siano essi legati alla non autosufficienza, alla cura e assistenza di minori, anziani, disabili, alla conciliazione tra vita e lavoro o ai processi di deospedalizzazione e costruzione di nuovi percorsi integrati di assistenza al domicilio, i white jobs oggi costituiscono uno dei punti nevralgici dei welfare europei. Ma quali sono le criticità che li contraddistinguono? Quali le opportunità di sviluppo future? Quali le politiche per incentivarli? Andrea Ciarini offre alcuni spunti interessanti partendo dal confronto tra Francia e Italia.
Un milione e mezzo di famiglie vive nel nostro paese in povertà assoluta. Di queste, 600.000 comprendono minorenni, per un totale di un milione di bambini e ragazzi poveri che non sono in grado di accedere a beni e servizi considerati essenziali per vivere in modo dignitoso: cibo, abiti, la disponibilità di un’abitazione. Proprio per superare tale situazione, nella prossima legge di stabilità potrebbe essere previsto un finanziamento strutturale di un miliardo di euro all’anno. Una cifra mai vista per la lotta alla povertà in Italia.
Green Jobs mira ad accrescere l'occupabilità dei giovani con profili "green" diffondendo l'inserimento di competenze ambientali nelle imprese e nelle organizzazioni nonprofit. Sviluppato da Fondazione Cariplo in partnership con Assolombarda, Camera di Commercio e Confcommercio, il progetto andrà ad associare i profili di 150 candidati, giovani laureati con competenze o esperienze in ambito green, alle richieste delle aziende non profit. Presentazione venerdì 16 ottobre 2015 in Fondazione Cariplo.
Vi raccontiamo la sessione conclusiva delle Giornate di Bertinoro dell’Economia Civile 2015, dedicata al tema “Generare e misurare l’impatto sociale”. Nel corso della mattinata è stata presentata la pubblicazione “Valutare l’impatto sociale. La questione della misurazione nelle imprese sociali” curata da Paolo Venturi e Sara Rago di AICCON. Poi un bel dibattito a partire dagli spunti della ricerca, cui hanno partecipato Luigino Bruni, Mario Calderini, Elena Casolari, Maurizio Gardini, e Tiziano Vecchiato, coordinati dall'inossidabile Stefano Zamagni.
Prima dell'estate vi avevamo raccontato delle interessanti prospettive di NEETwork, progetto promosso da Fondazione Cariplo, in partnership con CGM-Mestieri Lombardia e Fondazione Adecco, per contribuire all’attivazione dei giovani Neet. L'8 ottobre Cariplo ha presentato i primi numeri dell'iniziativa: entro 2016 si punta a riattivare 1.000 ragazzi tra i 18 e i 24 anni che in Lombardia non studiano e non lavorano. Finora sono 350 le organizzazioni non profit che hanno già aderito mettendo a disposizione oltre 600 posizioni di tirocinio retribuito.
La rivista Sviluppo&Organizzazione della casa editrice ESTE, in collaborazione con Percorsi di secondo welfare, organizza cinque convegni in altrettante provincie lombarde sul tema del welfare aziendale. Tra ottobre e novembre a Brescia, Bergamo, Monza, Varese e Mantova si svolgeranno cinque eventi pensati per capire come sviluppare - anche nelle Pmi - piani di welfare, mettendo a confronto i vari attori del territorio che possono essere coinvolti nel processo: associazioni, enti locali e aziende.
Anche quest’anno AICCON chiama in Romagna i protagonisti del mondo accademico, del volontariato e delle istituzioni per discutere di Economia Civile: il 9 e 10 ottobre, nella splendida cornice della rocca di Bertinoro, si svolgerà il tradizionale appuntamento con le Giornate per l’Economa Civile. L’obiettivo della XV edizione, dal titolo “L’economia della coesione nell’era della vulnerabilità”, è quello di favorire il confronto sul terzo settore nell’intento di elaborare un pensiero in grado di innovare i paradigmi dello sviluppo e della socialità.
“In Italia l’accesso alla conoscenza e alla cultura rimane un problema per tanti bambini, in particolare per chi nasce in contesti familiari svantaggiati”. E’ questa l’amara considerazione che emerge dal rapporto “Illuminiamo il futuro 2030” di Save the Children pubblicato negli scorsi giorni e frutto di una ricerca partita nel 2014, dedicata interamente alle povertà educative. Secondo Save the Children eliminare la povertà educativa e spezzare le catene della diseguaglianza tra minori sono obiettivi possibili.
L'emergere di nuovi bisogni e la crescita della domanda di prestazioni e tutele sociali ha determinato negli ultimi anni una trasformazione quantitativa e qualitativa del fenomeno povertà. In Europa, oggi, 123 milioni di persone (il 24,5% della popolazione) sono a rischio povertà. In questo contesto risultano sempre più necessarie misure innovative di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale per assicurare nuove forme di tutela, per contribuire alla crescita e allo sviluppo, e per garantire stabilità sociale.