scuola

Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per intervenire sulle storiche carenze della scuola italiana, ma le riforme previste dal Piano saranno sufficienti? Cerchiamo di fare chiarezza.
Il progetto Thub06 prevede l’attivazione di comunità educanti con lo scopo primario di far fronte a fragilità economiche, sociali e culturali. I destinatari di questo programma? Bambini sotto la soglia di 6 anni e le loro famiglie. In questo articolo analizziamo più nel dettaglio il ruolo rilevante dei processi comunitari in merito alla questione.
A causa di carenze strutturali e culturali del nostro sistema di welfare i minori e le donne sono tra le categorie più esposte al rischio di esclusione sociale. La crisi pandemica ha incrementato questo pericolo, peggiorando le condizioni di vita di molte donne e bambini. In merito, la Onlus WeWorld ha pubblicato un indice che delinea e sintetizza la situazione nel nostro Paese. Ce ne parla Giulia Greppi in questo articolo.
The pandemic challenged traditional education systems and new start-ups introduced innovative solutions. Could this challenge be an opportunity? In the following article, we discuss the role of Digital Social Innovation in the field of education. In the light of Covid-19 challenges and opportunities for educational innovation, we focus on two European start-ups: WeSchool and Teacherly.
La Camera dei Deputati ha approvato una mozione, a prima firma Paolo Lattanzio, che prevede la costruzione di un Piano Strategico Nazionale sull'infanzia e l'adolescenza, con un innesto concreto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La mozione, frutto del lavoro dell'Intergruppo Parlamentare 'Infanzia e Adolescenza', ha ricevuto il plauso della rete #educazioni.
Un'indagine promossa da Con i Bambini ha raccolto opinioni e vissuti di genitori, insegnanti e operatori del Terzo Settore. Solo 3 italiani su 10 hanno un'opinione positiva della DAD.
Fondazione Cariplo e l'impresa sociale Con i Bambini hanno deciso di sostenere congiuntamente tre progetti di sistema volti a contrastare la povertà educativa e digitale realizzati dalle Fondazioni di Comunità di Brescia, Bergamo e Lodi con la collaborazione di oltre 100 partner pubblici e privati. Secondo i promotori, grazie a uno stanziamento 6 milioni di euro, i progetti andranno a intercettare complessivamente 32.000 minori in condizione di fragilità.
Abbiamo parlato spesso della necessità di porre grande attenzione alle conseguenze della chiusura delle scuole e dei servizi educativi sui più giovani. Ma nonostante sia passato più di un anno il diritto all'istruzione appare ancora totalmente subordinato a quello alla salute. Per questo condividiamo il punto di vista dell'Alleanza per l'Infanzia, che rispecchia le preoccupazioni a cui speriamo le istituzioni diano presto risposta.
A causa della pandemia la crescita della povertà materiale si sta accompagnando a una deprivazione educativa e culturale senza precedenti che avrà effetti di lungo periodo sul nostro Paese. Per questo, spiega Chiara Agostini su Corriere Buone Notizie, occorre adottare rapidamente misure che permettano di intervenire sulla scuola nell'immediato e sul rischio povertà nel medio-lungo periodo.
In Provincia di Trento le autorità pubbliche e il mondo della cooperazione hanno avviato il progetto “Prima classe. Destinazione futuro”, che intende sostenere i bambini e i ragazzi più colpiti dalla pandemia. L'intento è distribuire, in collaborazione con le scuole, “pacchi educativi” che permettano di accedere a supporto educativo professionale, libri, PC, ma anche visite a musei e esperienze di socializzazione, limitando così la povertà educativa.
La Fondazione Bruno Kessler - ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico, tecnologico e delle scienze umane con più di 600 dipendenti - ha sperimentato nuovi modelli di welfare intra e inter aziendale. La Fondazione ha infatti investito nella progettazione condivisa, nell'attivazione di reti territoriali e in innovazione digitale allo scopo di esplorare nuovi scenari di welfare territoriale e di prossimità.
La Fondazione CRC di Cuneo ha approvato il suo Programma Operativo per il 2021. Il documento aggiorna e approfondisce i contenuti del Piano Pluriennale 2021-2024, approvato alla fine dell'anno scorso. Previste erogazioni per 22 milioni di euro allo scopo di sviluppare sostenibilità, comunità e competenze nella provincia di Cuneo.
"Scuole al centro" è un progetto selezionato dall'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa. Attraverso l'iniziativa studenti e insegnanti di undici scuole secondarie di primo grado di Pavia sono stati coinvolti per ripensare insieme i propri istituti allo scopo di arricchire di contenuti e di esperienze i processi di apprendimento. Ecco come si è svolto il progetto e come si sono evolute le relazioni tra gli attori coinvolti.
Il Comune di San Colombano al Lambro, cittadina di 10.000 abitanti nella Città Metropolitana di Milano, ha avviato un percorso partecipato per la costruzione di un "Piano giovani", coinvolgendo i ragazzi stessi e la comunità educante. Il dialogo ha interessato una rete locale multi-attore per immaginare un futuro possibile per i giovani del territorio. In questo contributo si analizzano le fasi di avvio del percorso partecipato.
A quasi un anno dall’inizio della pandemia e con le scuole che procedono a singhiozzo, Save the Children ha dato voce ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori realizzando un'indagine che ha coinvolto oltre 1.000 studenti. La ricerca evidenzia che la crisi rischia di incrementare ulteriormente il tasso di abbandono scolastico e di ampliare i divari economici e sociali già esistenti.
Dedicare una quota significativa del Fondo Next Generation EU al rafforzamento dei servizi educativi e scolastici per i bambini tra 0 e 6 anni e degli interventi a sostegno della genitorialità. È la proposta avanzata dall’Alleanza per l’infanzia insieme alla rete EducAzioni nel rapporto “Investire nell'infanzia: prendersi cura del futuro a partire dal presente”. Chiara Agostini ci racconta in sintesi i contenuti del documento.
A Torino è nato lo Spaccio di Cultura, un’iniziativa di portineria comunitaria che promuove sul territorio una rete di servizi di prossimità e ha come obiettivo la promozione di solidarietà e rafforzamento del tessuto sociale e culturale del quartiere di Porta Palazzo. In questo articolo abbiamo intervistato Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, per farci raccontare il significato dello Spaccio e il percorso di coprogettazione che ha portato alla sua nascita.