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Di fronte all’emergenza Coronavirus le Fondazioni di origine bancaria si sono subito mobilitate sui propri territori per fornire una prima risposta alle diverse esigenze locali. Da un lato sotenendo le autorità sanitarie per garantire l’assistenza medica alle persone contagiate, dall'altro alle realtà economiche, sociali e culturali messe a dura prova dalle necessarie misure di contenimento del contagio.
La Fondazione CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo) metterà a disposizione 500 mila euro a supporto dello sforzo straordinario che il sistema sanitario della provincia di Cuneo sta realizzando per affrontare l'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. Le modalità di gestione delle risorse saranno definite attraverso il coinvolgimento dei tecnici e dei professionisti delle aziende sanitarie del territorio.
La Società di Mutuo Soccorso di Pinerolo ha promosso un ambulatorio sociale aperto cinque giorni la settimana per le persone in stato di svantaggio. Il progetto è stato promosso con la collaborazione di 17 medici specialisti e personale infermieristico dell'Ospedale Civile di Pinerolo. Questo territorio piemontese si rivela ancora una volta particolarmente vivace sui temi mutualistici, e non a caso in ottobre ospiterà anche il Primo Festival del Mutualismo.
L'assistenza alla persona anziana si è rapidamente evoluta adottando forme sempre meno convenzionali di cura. Tra queste ultime, un ruolo di primo piano è rappresentato dalle cosiddette tecnologie "e-health", termine che si riferisce all'interazione di un individuo con le tecnologie digitali di informazione e comunicazione per ricevere e accedere a informazioni, guida e/o supporto relativamente a questioni riguardanti la salute. Virginia Sanchini e Massimo Reichlin ci aiutano ad approfondire il tema.
In questi giorni è stato pubblicato il numero 3/2019 di Welfare Oggi, rivista edita da Maggioli che si occupa di temi legati al welfare locale. In quest'ultimo numero si possono trovare numerosi contributi su Europa Sociale, Reddito di Cittadinanza, tecnologie per gli anziani, strategie per la presa in carico dei senza dimora, il ruolo della dell'assistente sociale nella governance del sistema sociosanitario e molto altro ancora.
Oggi la diffusione della sanità integrativa risponde a un aumento dei bisogni e al ridimensionamento dell'offerta pubblica, ma può anche fornire nuove opportunità occupazionali. Appare dunque opportuno pensare alla strutturazione di percorsi formativi accademici in grado di fornire competenze adeguate e pluridisciplinari a chi vuole operare in questo settore. Ne parla Franca Maino nell'ultima inchiesta di Corriere Buone Notizie sui Fondi Sanitari Integrativi.
Su Corriere Buone Notizie, inserto settimanale del Corriere della Sera, è stata pubblicata un'inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare sui Fondi Sanitari Integrativi. In due anni i lavoratori iscritti a questi strumenti sono aumentati del 56%, raggiungendo quota 6 milioni ma, come spiega Paolo Riva, i margini di sviluppo sono ancora molto grandi. Specialmente a livello territoriale, dove l'integrazione può funzionare meglio.
A livello nazionale sono in atto profondi cambiamenti relativi all'assistenza socio-sanitaria e agli interventi a sostegno delle persone non autosufficienti. Oggi a quanto ammontano le risorse per l'assistenza continuativa nel nostro Paese? La spesa è cresciuta o diminuita negli ultimi anni? Con un articolo pubblicato sul portale "I Luoghi della Cura" Laura Pelliccia cerca di rispondere a queste e altre domande facendo riferimento ai dati istituzionali più recenti in materia.
WelComTech è un progetto sviluppato nei territori del Verbano-Cusio-Ossola, della Valle d'Aosta e del Canton Ticino, nell'ambito del Programma di Cooperazione Interregionale Italia-Svizzera, che attraverso l'uso delle nuove tecnologie vuole permettere alla popolazione che invecchia di rimanere più a lungo nel proprio ambiente domestico, conservando un maggior grado di autonomia. Ecco come.
Valentino Santoni su Corriere Buone Notizie spiega come il mondo della cooperazione in questi anni sia stato capace di superare la crisi anche grazie alla sua capacità di innovarsi e investire in settori cruciali per la vita dei cittadini, come istruzione e sanità privata. E di come diverse realtà abbiano avviato un interessante riposizionamento nel mercato dei servizi di welfare aziendale.
Nonostante la loro potenziale rilevanza per il il nostro Paese, ripensare le politiche per la non autosufficienza non sembra essere oggi oggetto di dibattito in Italia. Nel recente passato, tuttavia, sono state avanzate alcune proposte di riforma. Cristiano Gori e franco Pesaresi, sulle pagine della Rivista online "I Luoghi della Cura", offrono una analisi delle principali proposte avanzate negli ultimi anni, mettendo in luce gli insegnamenti che da esse si possono trarre per il futuro.
La sanità integrativa interessa oggi oltre 12 milioni di italiani. Proprio per questo è sempre più dirimente la questione relativa alla sua complementarietà con il Servizio Sanitario Nazionale. Alessio Scopa, direttore del Fondo Sanitario Integrativo del Trentino, riflette di questo tema evidenziando la possibilità di costruire una "Alleanza per la Salute" grazie all'integrazione delle banche dati e dei canali informativi e al co-finanziamento di progetti di interesse generale.
More Than Pink è un premio promosso da ItaliaCamp e dalla Fondazione Susan G. Komen Italia per valorizzare progettualità innovative nell'ambito della salute e del benessere. In questo approfondimento vi raccontiamo di "Mum2B", "VEASYT Live!" e "Piccoli spazi di felicità", che si sono affermati nelle tre categorie previste dal premio: "Salute 4.0", "Salute e migranti" e "Benessere nei luoghi di cura".
La Manovra per il 2019 ha previsto uno stazionamento di 114,4 miliardi di euro per il sistema sanitario: un miliardo in più rispetto all'anno precedente. Ma queste risorse saranno sufficienti a frenare il progressivo declino della sanità del nostro Paese? No, secondo Giancarlo Magni. Sullo sfondo c'è infatti il rischio concreto che l'Esecutivo voglia procedere con il rafforzamento dell'autonomia regionale in materia di sanità, imboccando la pericolosa strada del regionalismo differenziato.
E' uscito l'ultimo numero del 2018 della rivista Welfare Oggi. Il volume dedica un focus al tema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti: in particolare, sono presi in considerazione alcuni progetti che hanno cercato di interpretare tale fenomeno come un'opportunità di sviluppo locale. Di seguito, la rivista raccoglie diversi contributi sulla non autosufficienza e si concentra, nell'ultima parte, su esperienze di ricerca e di intervento che hanno visto la partecipazione di attori del pubblico e del privato sociale.
La non autosufficienza rappresenta una sfida cruciale per il nostro Paese. Proprio per questa ragione alcune associazioni piemontesi hanno promosso un Manifesto che, sulle orme dell'Alleanza contro la povertà, si propone di sostenere azioni volte a tutelare i diritti e il benessere delle persone non autosufficienti e dei caregiver. Il Manifesto è stato presentato a Torino alla fine di settembre alla presenza degli assessori regionali alla Sanità e alle Politiche sociali.
Carta Salute è il nuovo servizio di Federcontribuenti - associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo la tutela dei contribuenti, dei consumatori e delle imprese - dedicato alle famiglie e ai cittadini, che si propone di facilitare l'accesso ai servizi sanitari. In questo articolo, vi raccontiamo come è nata l'iniziativa e, grazie alle parole di Marco Paccagnella, Presidente di Federcontribuenti, vi spieghiamo come funziona.
Una recente ricerca dell'Agenzia Regionale di Sanità, dell'Osservatorio Sociale Regionale, dell'Anci Toscana e del Laboratorio dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si è proposta di individuare i risultati prodotti dal sistema sanitario territoriale della Regione Toscana. L'indagine, in particolare, ha cercato di comprendere l'impatto prodotto dai servizi regionali sul fronte della cronicità e dell'invecchiamento.