Cerca
Close this search box.

sanità

MioWelfare è una start up innovativa nata nel febbraio 2014 da un’idea di di alcuni professionisti esperti di welfare, informatica e comunicazione. Lo scopo di Miowelfare è quello di creare una piattaforma tecnologica che sia in grado di risolvere, con soluzioni rapide ed efficaci, la complessità informativa nell’ambito del welfare. Per capire meglio gli obiettivi, presenti e futuri, di MioWelfare Valentino Santoni ha intervistato per noi Stefano Bruni, sales manager di MioWelfare.
Nell’annuale meeting organizzato da Itinerari Previdenziali è stato affrontato il tema dell’integrazione nel campo del welfare. Nel corso dell’evento si è cercato di capire meglio perché è fondamentale che si creino sinergie tra il welfare pubblico e privato, dando vita a forme di previdenza complementare e forme di assistenza sanitaria integrativa che permettano di indirizzare meglio la spesa dei cittadini e ridurre i costi per pensioni e sanità che gravano sul bilancio pubblico.
LIDIA è un Living Lab permanente in grado di avvicinare gli anziani al mondo digitale e alle nuove tecnologie, attraverso una metodologia interattiva. Il progetto prevede lo sviluppo e la sperimentazione, su un’area urbana ad alta densità di popolazione anziana residente, di un laboratorio “vivente” permanente per l’alfabetizzazione e la facilitazione digitale e la progettazione di servizi socio-assistenziali innovativi per la terza età basati sulle nuove tecnologie.
All’interno del Patto per il Sociale della Regione Piemonte è stato sottoscritto anche un Protocollo d’Intesa tra la Regione e la FIMIV, in associazione con la Società Mutua Pinerolese di Pinerolo e con la Società di Mutuo soccorso del sociale Solidea di Torino, per diffondere tra i soggetti gestori delle funzioni socio-assistenziali e le Asl la conoscenza del mutualismo come possibilità di integrazione dell’assistenza domiciliare . Elena Barazzetta ci racconta i primi risultati raggiunti da tale Protocollo.
Il tema dell’integrazione fra sociale e sanitario è da sempre considerato necessità e criticità al tempo stesso a tal punto che da moltissimi anni se ne parla, se ne discute e il suo dover essere è stato ben specificato all'’interno delle diverse normative. Per capirne i motivi, Anna Abburrà - Direttore dei Servizi Sociali del Distretto di Bra - sulle pagine di Welfare Oggi propone alcune considerazioni che derivano dal lavoro svolto sul territorio.
Nel corso del convegno “Le prospettive della mutualità alla luce dell’analisi dei fabbisogni socio-sanitari in alcune aree della Città metropolitana e del Cuneese” svoltosi venerdì 14 ottobre presso il Consiglio regionale del Piemonte in occasione del 20° Anniversario della Società Mutua Pinerolese, sono stati presentati i risultati di una ricerca svolta da Percorsi di secondo welfare su commissione dalla Mutua Pinerolese. Vi prensentiamo alcuni dei dati e delle indicazioni più interessanti emersi nel corso della ricerca.
Proseguono gli approfondimenti di Percorsi di Secondo Welfare sulla Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità “Uniti, Diritti, alla Meta”, svoltasi a Firenze il 16 e 17 settembre. In questo articolo Paolo Pantrini ci propone una sintesi del dibattito sul Secondo Programma Biennale di Azione per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, con un focus sui temi dell'inclusione sociale e la vita indipendente.
Venerdì 16 e sabato 17 ottobre a Firenze si è svolta la Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'associazionismo, dei sindacati e dei differenti livelli dell'amministrazione pubblica. All'ordine del giorno temi importanti come l'accertamento dell'invalidità, l'inserimento lavorativo, la scuola, l'accesso ai servizi e la partecipazione alla vita sociale. Paolo Pantrini ci racconta cosa è successo.
Per alcuni anni molti Paesi europei hanno strutturato e ampliato i sistemi di presa in carico degli anziani non autosufficienti. Poi la crisi economica, l’aumento della quota di anziani e la modificata struttura familiare hanno indotto dei ripensamenti del modello. La domanda è: come affronterà oggi questa nuova situazione? Vii proponiamo un'analisi di Matteo Luppi, pubblicato sul numero 3/2016 di Welfare Oggi, che affronta il caso italiano comparandolo con altri cinque Paesi UE.
Per comprendere a che punto è l’attuazione della riforma del Sistema Sanitario della Regione Lombardia, avviata lo scorso anno con l'approvazione della Legge Regionale 23/2015, abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, segretario Usr Cisl Lombardia, di aggiornarci alla luce dei degli accordi che hanno stipulato le principali sigle sindacali e l’Assessorato al welfare regionale. Valentino Santoni l'ha intervistata per noi.
Lo scorso 21 maggio presso l’Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si è svolta l’Assemblea annuale dei Soci di Insieme Salute, mutua sanitaria integrativa che garantisce da più di 20 anni sussidi e rimborsi di spesa per ogni tipo di prestazione sanitaria (pubblica e privata) a oltre 15.000 soci. Durante l’Assemblea è stata presentata l’innovativa Protezione Futuro: la nuova assistenza che tutela in caso di non autosufficienza.
A tre anni dall'accordo fra le parti che ne aveva previsto l’istituzione, WILA – il fondo “Welfare Integrativo Lombardo dell’Artigianato” ha cominciato a muovere i primi passi. Destinato ai lavoratori del comparto artigiano, il fondo – che assicura prestazioni di assistenza sanitaria e forme di sostegno alla famiglia – rappresenta un’interessante espressione del cosiddetto welfare bilaterale territoriale. Per capire meglio la genesi e i possibili sviluppi di WILA, abbiamo raccolto il punto di vista di Angelo Carrara, vicepresidente di Confartigianato Lombardia e vicepresidente del fondo.
Il Quaderno di approfondimento "La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?", curato da Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali, affronta il tema della residenzialità per anziani proponendo due azioni per affrontare la sfida dell'invecchiamento: l’introduzione di una copertura di LTC obbligatoria e la possibilità di coniugare sociale e business attraverso il mercato.
Lo scorso 11 marzo a Torino è stato sottoscritto un protocollo per promuovere e diffondere tra i cittadini piemontesi la possibilità di usufruire di prestazioni mutualistiche e per lo sviluppo del welfare partecipato e comunitario. Il documento è stato a sottoscritto dalla Regione Piemonte, nella persone dell’Assessore alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, e dalla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria, in associazione con la Società Mutua Pinerolese di Pinerolo e con la Società di Mutuo soccorso del sociale Solidea di Torino.
Italian public healthcare cannot provide all services requested by a new society that is increasingly demanding, because of the social and cultural changes. Furthermore the long-lasting-economic crisis has exacerbated the situation by contributing to the impoverishment of Italian families and by increasing the number of people who fit in the ‘grey slot’ and who do not have the means to access private healthcare. In this context, it is fundamental to start a fruitful collaboration between public and private actors in order to elaborate and strengthen health sector proposals directed at satisfying citizens’ needs.
Il Servizio Sanitario Nazionale da solo non riesce più a dare una risposta alle crescenti esigenze di una società in rapida trasformazione. In questo contesto è necessario avviare una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e privati per realizzare proposte di assistenza sanitaria integrativa tese a soddisfare i nuovi bisogni dei cittadini: tra questi attori ci le Società di Mutuo Soccorso che ricoprono un ruolo fondamentale nella costruzione del welfare sussidiario.
A partire dalla seconda metà di febbraio nel Cuneese inizierà la sperimentazione di una nuova figura professionale che si propone di cambiare la geometria delle cure domiciliari in Piemonte: l’infermiere di famiglia e di comunità. Questo soggetto aiuterà gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nell’assistenza nelle terapie e nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.
Mentre i bisogni sanitari crescono, la popolazione invecchia e i costi dovuti al progresso tecnologico in campo medico aumentano, le risorse a disposizione del sistema sanitario pubblico italiano si riducono, lasciando scoperte aree sempre più ampie di bisogno. In questo contesto Confindustria e Confcommercio hanno avanzato una proposta per convogliare la maggior parte della spesa sanitaria privata verso Fondi integrativi capaci di garantire intermediazione ed assicurarne una gestione più efficiente e trasparente.