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Nei giorni scorsi è stato pubblicato un bando dalla Regione Emilia-Romagna che si propone di promuovere l'accesso delle donne nel mondo produttivo e sviluppare percorsi di carriere femminili anche attraverso progetti di welfare aziendale e azioni volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In totale la Giunta ha stanziato 1 milione di euro. Gli interessati hanno tempo fino al 20 settembre per presentare i propri progetti.
In Piemonte è entrata in vigore una nuova Legge sulla "Promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità". La norma trasferisce nel contesto regionale i principi essenziali in materia, stabiliti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, e intende promuovere azioni, politiche e strategie comunicative sempre più inclusive e attente allo sviluppo di capacità e opportunità delle persone con disabilità.
Il 12 marzo su Corriere Buone Notizie, inserto settimanale del Corriere della Sera, è stata pubblicata un'inchiesta curata da Percorsi di secondo welfare sui Neet, i giovani che non studiano, non si formano e non sono in cerca di un lavoro, e sugli effetti avuti dalla Garanzia Giovani, il programma europeo di contrasto alla disoccupazione giovanile, nei suoi primi cinque anni di attività.
Sono in tutto 1.064 gli interventi realizzati in Emilia Romagna nell'ambito della cosiddetta Legge per il "Dopo di noi". Ne hanno beneficiato circa 860 persone con gravi disabilità (468 uomini e 392 donne, prevalentemente tra 36 e 45 anni di età). Per ognuno di loro sono stati predisposti dei progetti personalizzati di autonomia e inclusione, allo scopo di assicurare alle persone con non autosufficienti prive del sostegno familiare la necessaria assistenza per una vita dignitosa.
Lo scorso 23 gennaio, nel corso del "Forum sull'innovazione sociale" tenutosi a Torino, sei Regioni italiane - Piemonte, Toscana, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna - e la Provincia autonoma di Trento hanno sottoscritto un protocollo d'intesa finalizzato a sostenere l'innovazione delle politiche sociali territoriali. Il convegno è stato inoltre un'occasione per presentare alcune strategie locali per l'innovazione sociale. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Nel mese di novembre sono stati pubblicati altri due bandi relativi alla strategia regionale WeCaRe, che si propone di stimolare l'innovazione sociale in Piemonte. Attraverso queste interventi saranno finanziati progetti che mirano a fare informazione, formazione e aggregazione tra domanda e offerta in materia di welfare aziendale. Nelle prossime settimane sarà pubblicato un terzo bando con cui la Regione si impegna a finanziare direttamente la creazione di piani di welfare di natura aziendale.
Giovedì 15 Novembre, nella splendida cornice della Sala Mandamentale di Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo si è tenuto il kick-off meeting del progetto MINPLUS (Modello di governance territoriale per l'accoglienza e l'integrazione dei Richiedenti Protezione Internazionale) finanziato nell'ambito del programma europeo Interreg Italia-Svizzera. Orlando De Gregorio ci presenta i principali contenuti emersi.
"WeCaRe - Welfare Cantiere Regionale" è un ambizioso progetto della Regione Piemonte che si propone di attivare e sostenere gli attori del territorio piemontese nella sperimentazioni di azioni innovative in materia di welfare territoriale. In particolare, l'obiettivo della strategia è quello di proporre una nuova concezione delle politiche sociali, che vogliono essere viste e interpretate come motore di sviluppo locale. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati due dei quattro bandi previsti. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Per rilanciare il Mezzogiorno è necessario risolvere il "problema dei problemi": porre fine alla fuga dei giovani meridionali dalla loro terra arginando così il depauperamento del capitale umano che affossa il Meridione. È questa, in estrema sintesi, la proposta che emerge dal volume "Sussidiarietà e... giovani al Sud", rapporto pubblicato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e curato da Alberto Brugnoli e Paola Garrone. In questo articolo Lorenzo Bandera ci presenta i principali contenuti del volume.
Che cosa hanno in comune Milano, Ascoli Piceno, Palermo e Bari? Sono Comuni legati da una scommessa condivisa: aver puntato su politiche pubbliche di innovazione sociale. Una scelta programmatica, declinata con sfumature e risultati differenti, che però disegnano una mappa delle tante sperimentazioni in atto che, da Nord a Sud, stanno ridefinendo i modelli di intervento pubblico per la promozione dello sviluppo locale.
L'Alleanza contro la povertà in Lombardia ha lanciato un appello affinché la Regione completi al più presto la stesura del Piano regionale volto a recepire il Piano nazionale contro la povertà, che andrebbe a sbloccare 32 milioni di euro stanziati per rafforzare i progetti personalizzati previsti dal Reddito di Inclusione. Nell'attuale situazione di stallo i beneficiari del REI rischiano di vedersi sospeso l'assegno mensile erogato dall'Inps.
Si è svolto a Milano il primo incontro pubblico di InnovaCAre, il progetto di ricerca promosso dall'Università degli Studi di Milano e dall'Università Vita-Salute San Raffaele per studiare le sfide legate all'invecchiamento della popolazione italiana, con particolare riguardo al tema della Long Term Care, l'assistenza di lungo periodo per persone anziane non autosufficienti. Vi raccontiamo i passaggi più interessanti di questa giornata.
Il Decreto legislativo che ha attuato il Reddito di Inclusione (REI) ha previsto che alcune funzioni relative alla progettazione dei servizi di contrasto alla povertà e alla marginalità siano di competenza esclusiva regionale. Le Regioni sono state quindi chiamate a disciplinare, attraverso appositi interventi di programmazione, le modalità di collaborazione e cooperazione tra i servizi. Dopo aver analizzato il Piano regionale dell'Emilia Romagna, in questo articolo ci concentriamo su quello del Piemonte.
Il Decreto legislativo 147/2017 che ha attuato il Reddito di Inclusione (REI) ha previsto che alcune funzioni relative alla progettazione dei servizi di contrasto alla povertà e alla marginalità siano di competenza esclusiva regionale. Le istituzioni regionali sono state quindi chiamate a disciplinare, attraverso appositi interventi di programmazione, le modalità di collaborazione e cooperazione tra i servizi. In questo articolo vi raccontiamo l'esperienza avviata dalla Regione Emilia Romagna.
Una recente ricerca dell'Agenzia Regionale di Sanità, dell'Osservatorio Sociale Regionale, dell'Anci Toscana e del Laboratorio dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa si è proposta di individuare i risultati prodotti dal sistema sanitario territoriale della Regione Toscana. L'indagine, in particolare, ha cercato di comprendere l'impatto prodotto dai servizi regionali sul fronte della cronicità e dell'invecchiamento.
Il 31 luglio 2018 a Milano Cisl Lombardia e Felceaf hanno siglato un accordo per aiutare le famiglie lombarde ad affrontare i cambiamenti in atto nel sistema di welfare nazionale e regionale. Grazie a tale intesa su tutto il territorio regionale sarà sviluppata una sinergie tra la rete dei 50 consultori di Felceaf e le 400 sedi di Cisl in Lombardia, con l'obiettivo di creare un collegamento operativo per affrontare i bisogni emergenti.
La Regione Piemonte, grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge sul "Dopo di Noi", ha pubblicato un bando per accedere a finanziamenti destinati alla realizzazione di soluzioni abitative per persone disabili. In totale saranno stanziati quasi 3 milioni di euro per la creazione di alloggi e strutture volte a favorire l'autonomia abitativa di individui con disabilità grave e sprovvisti di un sostegno familiare.
Nel Focus "Verso l'amministrazione collaborativa" presente nel numero 2/2018 di Welfare Oggi, Gianfranco Marocchi riflette del rapporto tra amministrazione pubblica e Terzo Settore nell'offerta di servizi sociali e delle due logiche attraverso cui si può concretizzare questo rapporto: la competizione e la collaborazione. Un tema complesso affrontato dal punto di vista giuridico e organizzativo con approfondimenti sul ruolo giocato dalla Riforma del Terzo Settore.
Secondo l'Istat nel 2017 la popolazione residente in Italia è diminuita di 105.472 unità rispetto all'anno precedente. Gli iscritti all'anagrafe sono stati infatti poco più di 458mila, il numero più basso nella storia del nostro Paese, mentre i morti sono stati quasi 650 mila. Una situazione determinata da problematiche strutturali di lungo periodo, ma anche da fattori contingenti sviluppati negli anni della crisi economica.
È ufficialmente aperta l'edizione 2018 di "Fatto per Bene", bando di Compagnia di San Paolo finalizzato a contrastare la povertà. L'obiettivo del bando è la riduzione della povertà attraverso la promozione di forme di donazione e del recupero capillare delle eccedenze tramite sistemi territoriali strutturati che massimizzino il rapporto tra benefici e costi della donazione e del relativo recupero a scopo sociale.
Sesta e penultima tappa della manifestazione itinerante "Tutta un'altra storia", lanciata dall'impresa sociale Con i bambini per stimolare la riflessione intorno alla povertà educativa, alle periferie e alla comunità educante. Nell'incontro catanese si è svolta una seduta del consiglio comunale autogestita in cui più di 60 studenti hanno raccontato il loro punto di vista sulla città.