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L’8 ottobre 2015 la Regione Lombardia ha varato la sperimentazione del “Reddito di autonomia”. Sei mesi dopo è arrivato l’annuncio dell’avvio della fase di implementazione di questo pacchetto di misure. Tuttavia, secondo Rosangela Lodigiani, il Reddito di Autonomia com'è attualmente inteso non coglie l'opportunità di razionalizzare e integrare gli strumenti di contrasto alla povertà già in essere nel sistema regionale di welfare, non riuscendo a strutturare una rete universalistica di protezione di ultima istanza.
Il 6 e 7 aprile 2016 a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, si sono svolti i primi Stati generali della conciliazione famiglia-lavoro e del welfare aziendale, organizzati dall'Assessorato regionale al Reddito d'autonomia e inclusione sociale. Qui trovate una breve sintesi dei principali risultati, oltre ai primi materiali di lavoro prodotti nel corso dell'evento.
A tre anni dall'accordo fra le parti che ne aveva previsto l’istituzione, WILA – il fondo “Welfare Integrativo Lombardo dell’Artigianato” ha cominciato a muovere i primi passi. Destinato ai lavoratori del comparto artigiano, il fondo – che assicura prestazioni di assistenza sanitaria e forme di sostegno alla famiglia – rappresenta un’interessante espressione del cosiddetto welfare bilaterale territoriale. Per capire meglio la genesi e i possibili sviluppi di WILA, abbiamo raccolto il punto di vista di Angelo Carrara, vicepresidente di Confartigianato Lombardia e vicepresidente del fondo.
La Camera ha approvato la proposta di legge per il contrasto allo spreco alimentare e farmaceutico attraverso la donazione e la distribuzione dei prodotti per fini di solidarietà sociale. Il testo approvato dall'Aula di Montecitorio passa ora al Senato per l’approvazione definitiva. Una legge complessa, poiché riguarda le competenze di ben tre Ministeri (Agricoltura, Ambiente e Salute) e contiene anche una parte fiscale molto dettagliata. Tre gli aspetti su cui punta: semplificazione, sicurezza alimentare e fiscalità.
Lo scorso 11 marzo a Torino è stato sottoscritto un protocollo per promuovere e diffondere tra i cittadini piemontesi la possibilità di usufruire di prestazioni mutualistiche e per lo sviluppo del welfare partecipato e comunitario. Il documento è stato a sottoscritto dalla Regione Piemonte, nella persone dell’Assessore alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, e dalla Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria, in associazione con la Società Mutua Pinerolese di Pinerolo e con la Società di Mutuo soccorso del sociale Solidea di Torino.
I flussi di profughi dai paesi terzi costituiscono un elemento di crisi crescente per le politiche di asilo e accoglienza dell’Ue, al punto da minacciare lo stesso acquis di Schengen e incidere negativamente sull’intero processo di integrazione europea. Ma per superare la situazione si stallo in cui si trovano i Paesi UE occorrerebbe operare un radicale cambio di passo e su un piano differente. Analizziamo in questo articolo il Parere sull’Agenda europea sull’immigrazione approvato dal Comitato delle Regioni.
Il Progetto “Riunioni di Famiglia” è un esempio interessante di progettazione sperimentale oggetto di valutazione controfattule, che sottolinea l’auspicabile centralità dell’evidenza empirica nell'orientare le scelte di policy, soprattutto in un contesto che, caratterizzato dall'emergere di bisogni nuovi e dalla scarsità di risorse disponibili per farvi fronte, rende sempre più urgente capire quali politiche funzionano (e quali no).
La Giornata formativa per amministratori pubblici "Quale funzione degli Enti locali nelle politiche di asilo e accoglienza dei migranti?", organizzata il 23 ottobre 2015 dall’AICCRE, dal Consiglio regionale del Piemonte e dalla Consulta europea ha inteso proporre un primo sviluppo operativo dell’ampio lavoro di analisi e proposta politica contenuto nel paper "Per una politica europea di asilo, immigrazione e accoglienza", presentato il 15 giugno scorso.
I beni comuni possono essere una grande occasione per lo sviluppo delle comunità locali. La riappropriazione e la valorizzazione degli spazi pubblici, soprattutto dei beni culturali, può infatti rappresentare una preziosa opportunità di coesione sociale, sviluppo e occupazione. Giuseppe La Rocca ci racconta alcune interessanti iniziative nate nel Mezzogiorno che si sono rivelate capace di favorire la partecipazione dei cittadini nella costruzione dell’offerta di servizi di pubblica utilità proprio grazie alla valorizzazione dei beni comuni.
Il “Patto per il sociale della Regione Piemonte”, recentemente adottato dalla Giunta con una specifica delibera, mira a ridefinire gli strumenti di programmazione delle politiche sociali puntando sull’integrazione fra attori, organizzazioni e istituzioni. La costruzione del Patto è frutto del lavoro promosso dal'Assessorato alle Politiche Sociali e si è contraddistinto per una lunga attività di confronto con i territori. Abbiamo discusso dei contenuti e delle prospettive future del Patto con l’Assessore Augusto Ferrari.
Lo scorso 19 ottobre la Giunta regionale del Piemonte ha approvato “Il Patto per il sociale delle Regione Piemonte 2015/2017”. Il Patto risponde all’obiettivo di dotare l'ente regionale di uno strumento di programmazione delle politiche sociali ed è il risultato di un lungo lavoro di confronto con i territori promosso dall’Assessore Augusto Ferrari, avviato fin dal suo insediamento nella primavera del 2014.
Sei mesi fa, a pochi giorni dall’apertura di Expo 2015, vi avevamo raccontato del progetto di legge regionale presentato dall'Intergruppo "Vita, Famiglia ed Economia sociale" del Consiglio regionale della Lombardia per contrastare povertà e spreco alimentare su tutto il territorio lombardo. A pochi giorni dalla chiusura dell’esposizione universale il Parlamentino del Pirellone ha finalmente approvato all’unanimità la “Legge di riconoscimento e tutela del diritto al cibo”, che simbolicamente diventa un lascito di Expo 2015 alla Regione.
Il bilancio sui numeri della Garanzia giovani restituisce attualmente un'immagine in chiaroscuro, dove per ora le ombre sembrano primeggiare. In particolare, si evidenzia la difficoltà del programma nello sviluppo di iniziative dedicate alle categorie più deboli e vulnerabili. Patrik Vesan offre alcuni primi spunti, con uno sguardo rivolto al futuro del programma, su un tema rimasto ancora sottotracia: la capacità della Garanzia giovani di porsi come esperienza generativa o di consolidamento di pratiche di secondo welfare.
Prima dell'estate vi avevamo raccontato delle interessanti prospettive di NEETwork, progetto promosso da Fondazione Cariplo, in partnership con CGM-Mestieri Lombardia e Fondazione Adecco, per contribuire all’attivazione dei giovani Neet. L'8 ottobre Cariplo ha presentato i primi numeri dell'iniziativa: entro 2016 si punta a riattivare 1.000 ragazzi tra i 18 e i 24 anni che in Lombardia non studiano e non lavorano. Finora sono 350 le organizzazioni non profit che hanno già aderito mettendo a disposizione oltre 600 posizioni di tirocinio retribuito.
La rivista Sviluppo&Organizzazione della casa editrice ESTE, in collaborazione con Percorsi di secondo welfare, organizza cinque convegni in altrettante provincie lombarde sul tema del welfare aziendale. Tra ottobre e novembre a Brescia, Bergamo, Monza, Varese e Mantova si svolgeranno cinque eventi pensati per capire come sviluppare - anche nelle Pmi - piani di welfare, mettendo a confronto i vari attori del territorio che possono essere coinvolti nel processo: associazioni, enti locali e aziende.
Nell'ambito del confronto con la Regione Lombardia sul riordino del sistema sanitario regionale, i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno richiesto unitariamente di rivedere il costo ed il sistema della compartecipazione alla spesa sanitaria e socio-sanitaria sostenuta dalle famiglie lombarde. Per approfondire il tema abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretaria USR CISL Lombardia, di spiegarci la posizione del suo sindacato.
Le nuove tecnologie possono essere un’arma in più per contrastare lo spreco alimentare e impedire alle famiglie di scivolare verso situazioni di indigenza sempre più frequenti a causa della crisi. E’ in quest’ottica che le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta hanno sviluppato un'applicazione per aiutare i cittadini con i propri consumi alimentari.
SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno ha pubblicato il quarto numero di “Quaderni di Economia Sociale”, rivista semestrale dedicata all’analisi dello sviluppo sociale, partecipato e culturale all’interno delle comunità meridionali. Tra i contributi pubblicati anche tre approfondimenti curati dai ricercatori del nostro Laboratorio.
Il 29 giugno scorso è stato approvato dalla Commissione III della Regione Lombardia il progetto di legge 228 “Evoluzione del Sistema Socio-Sanitario Lombardo”, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale. Per approfondire i contenuti e le prospettive della proposta abbiamo intervistato Paola Gilardoni, Segretario USR CISL Lombardia, che ci ha fornito le prime osservazioni e il punto di vista del sindacato.
L'Emilia Romagna ha approvato il Piano coordinato e pluriennale delle politiche abitative, strumento di programmazione volto al coordinamento e all’integrazione delle politiche abitative. Tra i principali contenuti la promozione del social housing, la rigenerazione del patrimonio abitativo pubblico e l’aggiornamento delle regole per l’accesso agli alloggi ERP.