prima infanzia

Secondo l'agenzia stampa Adnkronos, tra l'1 e il 2 luglio è iniziata alla Camera la discussione generale sull'assegno unico familiare e sul Family Act, cioè l'insieme di misure che dovrebbe accorpare gli interventi e i bonus già esistenti per il sostegno alla famiglia e alla genitorialità. Secondo la Ministra della Famiglia, Elena Bonetti, la misura sarà operativa dal prossimo anno.
La Fondazione CRC di Cuneo ha recentemente approvato lo stanziamento di 1 milione di euro per finanziare 100 progetti destinati alla fascia d'età 0-18 anni. Con questa scelta la Fondazione vuole promuovere, dopo mesi di isolamento, occasioni di socialità e riattivazione culturale, motoria ed educativa per bambini e ragazzi.
Ripartire dall'educazione e dai diritti delle nuove generazioni con investimenti e politiche per consentire all'Italia di risollevarsi, perché senza attenzione ai diritti dei bambini e degli adolescenti non può avvenire una vera ripartenza del Paese. È quanto chiedono al Governo nove reti di organizzazioni impegnate nel campo dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso un documento articolato in cinque punti e una richiesta di incontro col Presidente del Consiglio.
Se vogliamo favorire la ripresa ed il rilancio del nostro Paese, l'educazione e lo sviluppo delle capacità dei bambini e ragazzi devono essere considerate un ambito di investimento prioritario. È la convinzione dell'Alleanza per l’Infanzia che, pur riconoscendo che il Decreto Rilancio ha iniziato ad occuparsi dei bisogni educativi e di socialità di bambini e adolescenti, ritiene sia necessario maggior coraggio, più risorse e nuovi investimenti, nel breve e medio periodo.
Sarà difficile pensare alla ripresa della produttività e del lavoro se all'interno delle mura domestiche non vi è il sostegno necessario per garantire salute, sicurezza e serenità. Quella che dobbiamo affrontare è, come prima cosa, la questione aperta dell’educazione, dell’istruzione e della socializzazione dei bambini. È questo il pensiero di Giuseppe Bruno, Presidente del Gruppo Cooperativo CGM, per la fase 2.
"Riaprire ai bambini è una necessità imprescindibile ormai acquisita anche dall'opinione pubblica. Superare la trascuratezza subita dai più piccoli è un fatto di rispetto della loro vita, della loro crescita e anche del nostro futuro perché loro lo rappresentano da tutti i punti di vista". Questo è il pensiero di Daniele Novara, fondatore e Direttore del Centro PsicoPedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti.
Il Forum Disuguaglianze e Diversità (Forum DD) si è unito alle molte voci che in questi giorni chiedono una riflessione su come garantire il diritto all’istruzione e alla socialità di bambini e ragazzi. Gli indirizzi e le proposte avanzate dal Forum DD riguardano in particolare la riapertura delle scuole e degli spazi di socialità e il contrasto della povertà e delle disuguaglianze sociali e di genere.
Con l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni sui temi educativi e promuovere una mobilitazione nazionale che metta al centro la riapertura delle scuole e dei servizi educativi, è nato il comitato #lascuolaascuola. L'iniziativa, che su Facebook ha una pagina seguita da oltre 2.000 persone e un gruppo che conta oltre 7.000 iscritti, ha fra i suoi fondatori medici, insegnanti, psicologi e genitori. Ecco come aderire.
I minori non sono al centro dell’agenda politica italiana. Non lo sono in condizioni normali e non lo sono, purtroppo, neanche durante questa emergenza. Eppure stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della crisi sanitaria in atto, essendo confinati in casa ormai da tempo. Se vogliamo evitare una drammatica crescita delle disuguaglianze, l'avvio della cosiddetta fase 2 deve mettere al centro bambini e ragazzi.
L'Alleanza per l’infanzia ha diffuso un nuovo comunicato che invita a mettere al centro delle politiche per il superamento dell'attuale emergenza sanitaria i bambini e i ragazzi. A fronte del rischio che la crisi in atto aumenti ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative è infatti necessario adottare una logica d'intervento che, oltre a guardare all'immediato, si ponga anche obiettivi di medio e lungo termine.
#CiStoDentro è un'iniziativa promosso dal Dipartimento per le politiche per la famiglia allo scopo di offrire ai genitori uno strumento in più per scoprire idee, attività e giochi da realizzare e sperimentare con i propri figli, a casa. In questi giorni in cui vi è la necessità di restare all'interno della propria abitazione, non è facile trovare delle attività da fare per tenere impegnati e distratti i più piccoli: #CiStoDentro vuole veicolare alcune idee interessanti.
Il 17 marzo 2020 su Buone Notizie del Corriere della Sera è stata pubblicata un'inchiesta, curata dal nostro Laboratorio, dedicata ad approfondire il legame tra natalità e welfare nel nostro Paese. In questo articolo Paolo Riva aiuta a inquadrare il tema, spiegando come finalmente esista un consenso politico trasversale per adottare misure che sostengano la natalità, i bambini e le loro famiglie. Una finestra di opportunità che non dobbiamo sprecare.
Il fatto che l’Italia stia invecchiando è ormai chiaro a tutti. Meno chiare sono forse le conseguenze che questo trend demografico comporterà per il nostro Paese nel medio-lungo periodo, in particolare sul welfare. L’Alleanza per l’infanzia, un nuovo network di associazioni, rappresentanti della società civile e studiosi, ha individuato tre strade da seguire per cercare di cambiare la situazione. Ne parliamo nella nostra ultima inchiesta per Corriere Buone Notizie.
Quella demografica è oggi tra le questioni più cruciali per l'Italia ma il nostro Paese finora non sembra essere stato capace di sviluppare politiche pubbliche e interventi collettivi all'altezza di questa sfida. Per far luce su tale problematica nasce l'Alleanza per l'infanzia, un network di associazioni, esponenti della società civile e studiosi che condivide l'urgenza di sensibilizzare e fare pressione sull'opinione pubblica e sulla politica.
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Torino la Compagnia di San Paolo ha presentato i risultati conseguiti da ZeroSei, programma nato con l’obiettivo di stimolare l’attenzione e l’interesse degli enti nazionali e locali verso le esigenze e le potenzialità dei bambini. In due anni di progetto sono stati coinvolti nelle attività circa 50.000 bambini e 30.000 famiglie attraverso interventi integrati volti alla promozione del benessere psico-fisico, dello sviluppo cognitivo, sociale, di competenze artistiche e relazionali.