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prima infanzia

Bilanciare vita e lavoro è un bisogno sempre più avvertito ma ancora molto difficile da soddisfare adeguatamente in Italia. A tratti sembra qualcosa di raro ed eccezionale, soprattutto per alcune categorie.
Come funziona una “scuola senza voto”? Perché un professore dovrebbe valutare attraverso dei riscontri descrittivi? E, soprattutto, questo metodo funziona? Tre docenti hanno risposto a queste e altre domande, sfatando alcuni miti legati alla valutazione educativa
Una ricerca del Collegio Carlo Alberto, in collaborazione con la Fondazione Ufficio Pio e la città di Torino, mette in luce come la scarsa informazione, la cultura familiare e le difficoltà economiche influiscano sulla bassa frequenza nei servizi per la prima infanzia nel nostro Paese.
Un podcast che è andato “oltre”, avviando un confronto ampio e variegato su cosa significhi diventare genitori. E quello che ci servirebbe per sostenere chi sceglie di esserlo nonostante solitudine e tante difficoltà.
Il Rondò dei Talenti di Cuneo lancia il suo primo festival dell’educazione. Un evento estivo dedicato all’apprendimento, alla crescita e all'inclusione, con Summer School e attività per tutta la comunità.
Il progetto "Genitori Adesso", sviluppato dalla rete BAM - Biblioteche Area Montebellunese, ha coinvolto enti locali e comunità per rispondere alle necessità dei neogenitori attraverso forme innovative di welfare socioculturale. Una sperimentazione interessante che potrebbe essere presa ad esempio su altri territori.
È il tema al centro del libro “Welfare per le nuove generazioni” curato dalla nostra Chiara Agostini e pubblicato dall’Asino d’oro edizioni. Il volume, a cui hanno ampiamente contribuito le ricercatrici di Secondo Welfare, è stato presentato al Salone del Libro di Torino 2024.
Durante il dibattito sulla Legge di Bilancio il Governo aveva proposto di introdurre anche in Italia una figura simile a quella che in Francia affianca madri e neonati. L’idea non si è concretizzata, ma vale la pena riflettere sulla proposta perché dice molto di una certa idea di welfare.
Il 13° Rapporto del Gruppo CRC evidenzia un malessere diffuso che coinvolge le diverse fasce d’età e riguarda tutte le sfere dell’esistenza. La complessità di questi problemi impone di avviare un ripensamento complessivo delle politiche, con il coinvolgimento di tutta la comunità educante.
Il numero dei padri che si dedicano al lavoro di cura è in ascesa. Ora servono politiche mirate che permettano agli uomini di conciliare lavoro e paternità, quali ad esempio il congedo di paternità e quello parentale condiviso. Le aziende possono giocare un ruolo cruciale in questi processi trasformativi.