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povertà

Attraverso un comunicato, l’organizzazione che raggruppa 39 realtà che a vario titolo si occupano di contrasto all'indigenza ha sottolineato la propria volontà di contribuire alla revisione del Reddito di Cittadinanza, contrastando però ogni ipotesi finalizzata a sottrarre risorse alla lotta alla povertà. In questo senso, il punto da cui ripartire è il Reddito di Inclusione, su cui l'Alleanza ha recentemente svolto un ampio monitoraggio.
Il 29 gennaio a Roma sarà presentato il volume "Il bilancio del Reddito di Inclusione", che raccoglie le principali evidenze emergenti del monitoraggio condotto dall'Alleanza contro la povertà, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, proprio sul ReI. Si tratta di uno strumento che, secondo l'Alleanza, può rappresentare un'eredità preziosa anche per il Reddito di Cittadinanza, che continua a scontare alcune criticità su cui occorre intervenire.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto che li ha istituiti, i "Progetti utili alla collettività" (PUC) entrano nel vivo. I percettori del Reddito di Cittadinanza che hanno sottoscritto un patto per il lavoro o un patto per l'inclusione saranno ora tenuti a svolgere delle attività che potranno interessare vari ambiti (sociale, culturale, artistico, formativo, ambientale) presso il proprio Comune di residenza.
Anche quest'anno abbiamo voluto analizzare la Legge di Bilancio prendendo in considerazione alcuni dei principali ambiti di ricerca di cui si occupa il nostro Laboratorio: contrasto alla povertà, welfare aziendale, sostegno alla famiglia, housing sociale, accoglienza, lavoro e pensioni. Il quadro che emerge non è confortante: pur in presenza di alcune (poche) idee interessanti, le risorse stanziate per rispondere a rischi e bisogni sociali in questi ambiti restano limitate.
Come annunciato nei mesi precedenti, la Legge di bilancio 2020 prevede alcune misure per la qualità dell'abitare e la riduzione del disagio abitativo con particolare riferimento alle periferie. Ma le risorse stanziate appaiono ancora troppo esigue e precarie. In particolare, il Governo ha previsto un fondo la cui dotazione sarà pari a circa 850 milioni di euro distribuiti su un arco di tempo di 13 anni.
La legge di Bilancio 2020 ha confermato il Reddito di Cittadinanza senza però intervenire sul disegno complessivo della misura. Le uniche azioni previste riguardano infatti lo stanziamento di risorse aggiuntive a favore dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dei patronati. Queste risorse mirano a garantire le funzioni preliminari relative alla compilazione e all'invio della domanda. Ce ne parla Chiara Agostini.
Sul sito www.disuguaglianzesociali.it la Fondazione Ermanno Gorrieri alimenta costantemente un "Glossario delle disuguaglianze sociali" con l'obiettivo di fornire uno strumento di conoscenza e di informazione di base, durevole e continuativo che aiuti a reperire informazioni e le conoscenze su questo tema. Recentemente la nostra ricercatrice Chiara Agostini ha arricchito il Glossario con la voce "povertà infantile", che si aggiunge ai contributi curati dalla nostra direttrice Franca Maino.
Il Reddito di Cittadinanza ha dotato il welfare italiano, ultimo tra i i Paesi europei, di un reddito minimo a chi è privo di risorse sufficienti per far fronte ai bisogni della vita quotidiana. Purtroppo però, spiega Maurizio Ferrera, la misura è nata con alcuni macroscopici vizi d'origine che minano l'efficacia del provvedimento. A quasi un anno dal lancio del provvedimento è tempo di fare un bilancio e individuare soluzioni per fronteggiare questi problemi.
Di solito quando si discute di non autosufficienza si pensa subito alle persone anziane, mentre più di rado ci si riferisce alla condizione dei minori con disabilità e alle loro necessità. Proprio allo scopo di riportare l'attenzione su tale questione segnaliamo una proposta volta a ripensare gli strumenti per l'inclusione dei minori con disabilità. L'articolo è firmato da Gianluca Budano e Roberto Speziale.
Creare occasioni di incontro, conoscenza e aggregazione attraverso un momento semplice e naturale come quello del pasto per ricostruire reti sociali e rapporti di prossimità della vita quotidiana. È l'obiettivo del progetto "Tavole Allegre", iniziativa realizzata in alcuni quartieri di Torino da Compagnia di San Paolo in collaborazione con l'Ufficio Pio e Slow Food Italia, che finora ha permesso di organizzare 80 pranzi per oltre 250 persone sole e anziane del territorio.
Secondo il 7° Rapporto "Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci", promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico, nel 2019 nel nostro Paese circa 473.000 persone non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avevano bisogno per ragioni economiche. Inoltre oltre 12 milioni di persone hanno limitato la spesa per visite e accertamenti medici; le difficoltà maggiori riguardano le famiglie in povertà in cui sono presenti dei minori.
Il 6 dicembre l'Istat ha pubblicato il report annuale "Condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie". La situazione che emerge fa particolarmente riflettere: se da un lato infatti aumenta il reddito medio delle famiglie italiane, dall'altro si intensificano anche le disuguaglianze tra i nuclei sociali più ricchi e quelli più poveri. Proprio allo scopo di approfondire tali risultati, la nostra ricercatrice Chiara Agostini è stata intervistata dalla trasmissione "Buongiorno" di Radio InBlu.
Lo scorso 29 ottobre, il Consiglio di Amministrazione dell'impresa sociale Con i Bambini ha deliberato l’approvazione di 83 progetti attraverso il bando "Un passo avanti - Idee innovative per il contrasto alla povertà educativa minorile". In totale saranno stanziati circa 71 milioni di euro attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Saranno più di 80.000 i minori coinvolti nelle progettualità.
Lo scorso 4 ottobre si è tenuta a Roma la presentazione del quinto Rapporto realizzato dall'ASviS, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Il documento, grazie all'utilizzo di indicatori sintetici, fornisce dati e analisi interessanti anche su molti aspetti legati alla sostenibilità sociale del nostro Paese. In questo contributo vi presentiamo alcuni dei principali risultati emersi, focalizzandoci in particolare sul tema del contrasto alla povertà e all'esclusione sociale.
Negli ultimi dieci anni i minori che vivono in povertà assoluta sono più che triplicati, passando dal 3.7% del 2008 al 12.5% del 2018. E così oggi sono 1,2 milioni i bambini che non hanno beni indispensabili per condurre una vita accettabile. A rilanciare l'allarme sul tema è Save the Children con l'Atlante dell'infanzia a rischio, che sottolinea soprattutto le forti disuguaglianze territoriali nella spesa destinata ai servizi per i più giovani e le loro famiglie.
In Italia i bambini che si trovano in condizione di povertà assoluta sono 1 milione 260 mila, il 12.1% dei minorenni italiani. Un dato allarmante considerato che nel 2005, meno di 15 anni fa, l'incidenza era del 4%. Proprio allo scopo di contrastare l'insorgere della povertà minorile, nel corso di questo anno è nato il network Investing in Children. La rete è promossa da Fondazione L'Albero della Vita, Human Foundation, Acli, Cnoas e Anep. Ecco di cosa si tratta.
Pochi giorni fa è stato pubblicato "The State of Housing in the EU", il rapporto biennale curato dall'Housing Europe Observatory che fotografa la condizione abitativa in Europa. Secondo il report - che dedica un approfondimento ad ogni Paese - in Italia il tasso di deprivazione abitativa si attesta intorno all'11%. Novità interessanti arrivano però dalla recente istituzione di un Comitato nazionale per l'housing sociale. Vi parliamo qui dei principali contenuti del documento.
Quest'anno il premio Nobel per l'Economia è stato assegnato a Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer per il loro lavoro "mirato a cercare un nuovo approccio per trovare risposte affidabili su come alleviare la povertà". I tre economisti da anni lavorano infatti sul tema della povertà estrema cercando di individuare i modi più efficaci per combatterla e nei loro studi hanno elaborato sistemi per valutare l'impatto degli investimenti sulla vita delle fasce più povere della popolazione.
QuBì è un programma di contrasto alla povertà infantile, promossa da Fondazione Cariplo e altri stakeholder, che interessa il territorio di Milano. L'iniziativa attraverso l'elaborazione di strategie che coinvolgono attori pubblici e privati si propone di gettare le basi per una risposta strutturale alla povertà in città. In questo articolo Chiara Agostini ci racconta l'esperienza avviata nel quartiere di Dergano.
Le grandi trasformazioni che caratterizzano il nostro tempo stanno avendo un forte impatto sul sistema di protezione sociale del nostro Paese. Per questo, secondo Maurizio Ferrera, serve una nuova strategia riformista che non si limiti ad ammortizzare gli effetti negativi dei cambiamenti in corso ma sappia invece sfruttarne l'enorme potenziale. Solo in questo modo si potranno ridurre i rischi sociali e, allo stesso tempo, incrementare le chance di vita per tutti.