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povertà

Nonostante bambini e ragazzi rimangano assenti dalla strategia del Governo per la fase 2, da qualche giorno nel dibattito pubblico si è iniziato a riflettere di come i più piccoli potranno affrontare la "convivenza" col virus. La discussione, tuttavia, sembra sbilanciata verso i problemi di conciliazione tra vita e lavoro, mentre restano in secondo piano temi centrali come il valore delle istituzioni educative e il diritto allo studio.
I minori non sono al centro dell’agenda politica italiana. Non lo sono in condizioni normali e non lo sono, purtroppo, neanche durante questa emergenza. Eppure stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della crisi sanitaria in atto, essendo confinati in casa ormai da tempo. Se vogliamo evitare una drammatica crescita delle disuguaglianze, l'avvio della cosiddetta fase 2 deve mettere al centro bambini e ragazzi.
Le dinamiche di impatto sociale sono state a lungo considerate come una nicchia per innovatori, sostenute da un manipolo di pionieri con l'intento di avvicinarle al mercato mainstream. In questa situazione di emergenza, secondo Roberto Randazzo e Giuseppe Taffari, dovrà però essere il sistema imprenditoriale stesso a riorganizzarsi allo scopo di focalizzarsi sulle strategie di impatto sociale che riguardano la nostra intera collettività. Ecco perché.
In queste settimane, centinaia di famiglie della città di Milano che già vivevano in situazioni di difficoltà economica hanno visto aggravarsi le loro condizioni. La necessità di "rimanere a casa" inoltre ha bloccato anche i volontari del Terzo Settore impegnati nella distribuzione degli aiuti alimentari. Proprio per queste ragioni è partita la campagna di crowdfunding "MilanoperMilano: aggiungi un pasto a tavola".
La pandemia di Coronavirus sta producendo ricadute molto pesanti per le fasce più povere della popolazione. Allo scopo di mitigare il più possibile gli effetti economici dell'attuale emergenza, l'Alleanza contro la povertà in Italia ha pubblicato un comunicato con alcune proposte concrete finalizzate ad ampliare la platea dei beneficiari delle misure di sostegno al reddito. Ecco di cosa si tratta.
L'Alleanza per l’infanzia ha diffuso un nuovo comunicato che invita a mettere al centro delle politiche per il superamento dell'attuale emergenza sanitaria i bambini e i ragazzi. A fronte del rischio che la crisi in atto aumenti ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative è infatti necessario adottare una logica d'intervento che, oltre a guardare all'immediato, si ponga anche obiettivi di medio e lungo termine.
Fin dall'inizio della pandemia le persone senza dimora sono apparse come una categoria particolarmente esposta ai rischi legati al Coronavirus. Le strutture di accoglienza, già inadeguate in tempi ordinari, mostrano in questo momento tutti i loro limiti. Da come decideremo di tutelare il diritto alla salute delle persone senza dimora e degli operatori sociali dipenderà la nostra capacità di crescere come una comunità inclusiva. È questo il pensiero di Silvia Stefani.
In questi giorni è divenuto chiaro che la pandemia di Coronavirus si sta trasformando in emergenza economica per molti. Proprio per questo, alcune organizzazioni e associazioni hanno avanzato proposte concrete allo scopo di predisporre una misura in grado di raggiungere tutta la popolazione in stato di necessità. Giacomo Pisani ci spiega perché in questo momento il tema del reddito di base incondizionato e universale torna ad essere più che mai attuale.
Per fronteggiare l'emergenza legata alla pandemia, Save the Children ha lanciato il programma "Non da soli". I progetti realizzati attraverso "Non da soli", che hanno raggiunto oltre 20.000 persone tra bambini, adolescenti e nuclei familiari in difficoltà, spaziano dal contrasto alla povertà educativa e al sostegno allo studio fino all'aiuto ai minori stranieri non accompagnati e alle vittime di violenza domestica.
Il Forum Disuguaglianze e Diversità e l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile avanzano una proposta operativa per fronteggiare immediatamente la caduta di reddito delle famiglie dovuta alla pandemia. L’obiettivo è evitare che l'impoverimento e le disuguaglianze si acuiscano. Come? Mettendo in campo due nuove misure: il Sostegno di Emergenza per il Lavoro Autonomo (SEA) e il Reddito di Cittadinanza per l’Emergenza (REM).
ActionAid ha lanciato COVID19italia.help, una piattaforma per mettere in contatto cittadini e cittadine, associazioni e istituzioni, consentendo di trovare informazioni e soluzioni ai bisogni grazie a forme di aiuto e solidarietà offerte dai territori. La piattaforma nasce sulla scia dell'esperienza di quanto già fatto da ActionAid nella gestione dell'emergenza relativa al terremoto del centro Italia.
Mentre chi può si attiene alle indicazioni del Governo e resta a casa c'è una parte di popolazione che non può farlo: le persone senza dimora. Come gestire dunque l'emergenza anche in tale ambito? Le organizzazioni del Terzo Settore attive in questo campo lanciano da giorni appelli alle autorità statali e locali perché si trovino soluzioni condivise. Qualcosa si è mosso, ma mancano ancora azioni concrete.
Per far fronte alla temporanea chiusura delle strutture scolastiche, l'impresa sociale Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, assicura ai 355 progetti attivi sul territorio nazionale (che coinvolgono 6.600 organizzazioni e oltre 480.000 minori) la possibilità di attivare sistemi di apprendimento a distanza. Ecco di cosa si tratta.
Il Coronavirus sta determinando effetti serissimi, che si faticano ancora a stimare, sul sistema sanitario ed economico nazionale. Ma accanto ad essi c'è una ulteriore minaccia che fino a questo momento è stata poco considerata: quella di aumentare a dismisura il livello di esclusione sociale di bambini e ragazzi che si trovano in situazioni di povertà. A lanciare l'allarme sono Investing in Children e l'Alleanza per l’Infanzia.
Lo scorso 26 febbraio, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato il rapporto "La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell'Italia rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030". Il documento esamina la Manovra comma per comma e ne valuta la coerenza rispetto alle azioni contenute nei 169 Target fissati per raggiungere, entro il 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Recentemente, attraverso una nota ufficiale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto chiarezza circa la possibilità per i senza fissa dimora di accedere alla misura di contrasto alla povertà. Fino ad ora, infatti, la residenza era un requisito essenziale per richiedere l’intervento: ora (forse) molti homeless potranno beneficiarne.
Come ogni anno, l'Istat ha pubblicato i dati riguardanti la spesa sociale sostenuta dai Comuni del nostro Paese. Stando alle stime dell'Istituto Nazionale di Statistica, nel 2017 i Comuni hanno messo a disposizione 7,2 miliardi di euro: oltre l'80% della spesa è stata destinata a interventi per la famiglia, gli anziani e persone con disabilità. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Rispetto allo scorso anno le donazioni sono aumentate del 29%. Un risultato importante reso possibile grazie alle 5.000 farmacie coinvolte, ai 17.000 farmacisti aderenti e ai 22.000 volontari che hanno raccolto i medicinali che andranno a quasi mezzo milione di persone in povertà sanitaria. Ma il numero crescente dei bisognosi impone un impegno che duri tutto l'anno attraverso alleanze stabili con gli attori del settore farmaceutico e il sostegno continuativo dei cittadini.
Rafforzamento dell'Europa sociale, promozione dell'occupazione e dell'uguaglianza di opportunità, definizione e tutela di condizioni di lavoro eque e rafforzamento dei sistemi di protezione e inclusione sociale. Sono alcuni degli obiettivi che la nuova Commissione Europea si è proposta per rafforzare i sistemi di welfare europei in un'ottica di sviluppo sostenibile. Qui un'analisi di Patrik Vesan e Francesco Corti.
Secondo i dati recentemente pubblicati dall'Osservatorio statistico dell'INPS, i beneficiari del Reddito (e della Pensione) di Cittadinanza sono oltre 2,5 milioni. Di questi circa il 65% risiede nel Mezzogiorno: in particolare, le regioni in cui in proporzione vi sono più beneficiari sono la Campania, la Sicilia e la Calabria. L'importo mensile medio si attesta intorno ai 500 euro.
Ben 473.000 persone nel 2019 non hanno potuto acquistare farmaci di cui avevano bisogno per motivi economici. Per sostenere queste famiglie in difficoltà il Banco Farmaceutico organizza la Giornata di Raccolta del Farmaco, che quest'anno si svolgerà su più giorni. Dal 4 al 10 febbraio sarà infatti possibile acquistare e donare medicinali da banco presso una delle oltre 5.000 farmacie aderenti.