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povertà minorile

I minori non sono al centro dell’agenda politica italiana. Non lo sono in condizioni normali e non lo sono, purtroppo, neanche durante questa emergenza. Eppure stanno pagando a caro prezzo le conseguenze della crisi sanitaria in atto, essendo confinati in casa ormai da tempo. Se vogliamo evitare una drammatica crescita delle disuguaglianze, l'avvio della cosiddetta fase 2 deve mettere al centro bambini e ragazzi.
In queste settimane, centinaia di famiglie della città di Milano che già vivevano in situazioni di difficoltà economica hanno visto aggravarsi le loro condizioni. La necessità di "rimanere a casa" inoltre ha bloccato anche i volontari del Terzo Settore impegnati nella distribuzione degli aiuti alimentari. Proprio per queste ragioni è partita la campagna di crowdfunding "MilanoperMilano: aggiungi un pasto a tavola".
La pandemia di Coronavirus sta producendo ricadute molto pesanti per le fasce più povere della popolazione. Allo scopo di mitigare il più possibile gli effetti economici dell'attuale emergenza, l'Alleanza contro la povertà in Italia ha pubblicato un comunicato con alcune proposte concrete finalizzate ad ampliare la platea dei beneficiari delle misure di sostegno al reddito. Ecco di cosa si tratta.
L'Alleanza per l’infanzia ha diffuso un nuovo comunicato che invita a mettere al centro delle politiche per il superamento dell'attuale emergenza sanitaria i bambini e i ragazzi. A fronte del rischio che la crisi in atto aumenti ulteriormente le disuguaglianze economiche ed educative è infatti necessario adottare una logica d'intervento che, oltre a guardare all'immediato, si ponga anche obiettivi di medio e lungo termine.
In questi giorni è divenuto chiaro che la pandemia di Coronavirus si sta trasformando in emergenza economica per molti. Proprio per questo, alcune organizzazioni e associazioni hanno avanzato proposte concrete allo scopo di predisporre una misura in grado di raggiungere tutta la popolazione in stato di necessità. Giacomo Pisani ci spiega perché in questo momento il tema del reddito di base incondizionato e universale torna ad essere più che mai attuale.
In Canton Ticino la decisione di creare un luogo di ospitalità specifico per minori stranieri richiedenti asilo, giunti soli e senza una figura adulta di riferimento, è stata presa all'inizio del 2015, anno in cui, in Svizzera, il numero di profughi non ancora maggiorenni era quasi raddoppiato rispetto a quello precedente. Ce ne parla Paolo Moroni sulla base delle interviste realizzate nell'ambito del progetto Interreg Italia Svizzera Minplus.
La pandemia del Covid-19 costituisce un buon esempio di “focusing event”, un evento che forza opinione pubblica e decisori a inserire nell’agenda decisionale temi che non necessariamente vi sarebbero entrati o che almeno non lo avrebbero fatto con la stessa forza e la stessa rapidità. Entrano così, improvvisamente, in agenda questioni centrali per le politiche sociali, mettendo in evidenza i tanti nervi scoperti del “welfare state all’italiana”.
Per far fronte alla temporanea chiusura delle strutture scolastiche, l'impresa sociale Con i Bambini, nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, assicura ai 355 progetti attivi sul territorio nazionale (che coinvolgono 6.600 organizzazioni e oltre 480.000 minori) la possibilità di attivare sistemi di apprendimento a distanza. Ecco di cosa si tratta.
Lo scorso 26 febbraio, l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha presentato il rapporto "La Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell'Italia rispetto ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030". Il documento esamina la Manovra comma per comma e ne valuta la coerenza rispetto alle azioni contenute nei 169 Target fissati per raggiungere, entro il 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Recentemente, attraverso una nota ufficiale, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto chiarezza circa la possibilità per i senza fissa dimora di accedere alla misura di contrasto alla povertà. Fino ad ora, infatti, la residenza era un requisito essenziale per richiedere l’intervento: ora (forse) molti homeless potranno beneficiarne.
Come ogni anno, l'Istat ha pubblicato i dati riguardanti la spesa sociale sostenuta dai Comuni del nostro Paese. Stando alle stime dell'Istituto Nazionale di Statistica, nel 2017 i Comuni hanno messo a disposizione 7,2 miliardi di euro: oltre l'80% della spesa è stata destinata a interventi per la famiglia, gli anziani e persone con disabilità. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
È stato pubblicato il sesto bando promosso da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il bando si propone di sostenere interventi socio-educativi rivolti a minori tra 10 e 17 anni segnalati dall'Autorità giudiziaria minorile e già in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni o ai servizi sociali territoriali. Ce ne parla Chiara Agostini.
Secondo i dati recentemente pubblicati dall'Osservatorio statistico dell'INPS, i beneficiari del Reddito (e della Pensione) di Cittadinanza sono oltre 2,5 milioni. Di questi circa il 65% risiede nel Mezzogiorno: in particolare, le regioni in cui in proporzione vi sono più beneficiari sono la Campania, la Sicilia e la Calabria. L'importo mensile medio si attesta intorno ai 500 euro.
La manovra economica per il 2020 stanzia risorse aggiuntive per il Fondo per l'Accoglienza dei MSNA, dando maggiore concretezza alle previsioni della Legge Zampa sui minori stranieri non accompagnati. Non si intravede tuttavia una vera svolta sul fronte delle politiche sull'immigrazione, nonostante i dati sugli effetti del Decreto Sicurezza siano sempre più allarmanti.
La legge di Bilancio 2020 ha confermato il Reddito di Cittadinanza senza però intervenire sul disegno complessivo della misura. Le uniche azioni previste riguardano infatti lo stanziamento di risorse aggiuntive a favore dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e dei patronati. Queste risorse mirano a garantire le funzioni preliminari relative alla compilazione e all'invio della domanda. Ce ne parla Chiara Agostini.
Sul sito www.disuguaglianzesociali.it la Fondazione Ermanno Gorrieri alimenta costantemente un "Glossario delle disuguaglianze sociali" con l'obiettivo di fornire uno strumento di conoscenza e di informazione di base, durevole e continuativo che aiuti a reperire informazioni e le conoscenze su questo tema. Recentemente la nostra ricercatrice Chiara Agostini ha arricchito il Glossario con la voce "povertà infantile", che si aggiunge ai contributi curati dalla nostra direttrice Franca Maino.
Il Reddito di Cittadinanza ha dotato il welfare italiano, ultimo tra i i Paesi europei, di un reddito minimo a chi è privo di risorse sufficienti per far fronte ai bisogni della vita quotidiana. Purtroppo però, spiega Maurizio Ferrera, la misura è nata con alcuni macroscopici vizi d'origine che minano l'efficacia del provvedimento. A quasi un anno dal lancio del provvedimento è tempo di fare un bilancio e individuare soluzioni per fronteggiare questi problemi.
Di solito quando si discute di non autosufficienza si pensa subito alle persone anziane, mentre più di rado ci si riferisce alla condizione dei minori con disabilità e alle loro necessità. Proprio allo scopo di riportare l'attenzione su tale questione segnaliamo una proposta volta a ripensare gli strumenti per l'inclusione dei minori con disabilità. L'articolo è firmato da Gianluca Budano e Roberto Speziale.
Il 6 dicembre l'Istat ha pubblicato il report annuale "Condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie". La situazione che emerge fa particolarmente riflettere: se da un lato infatti aumenta il reddito medio delle famiglie italiane, dall'altro si intensificano anche le disuguaglianze tra i nuclei sociali più ricchi e quelli più poveri. Proprio allo scopo di approfondire tali risultati, la nostra ricercatrice Chiara Agostini è stata intervistata dalla trasmissione "Buongiorno" di Radio InBlu.
Quella demografica è oggi tra le questioni più cruciali per l'Italia ma il nostro Paese finora non sembra essere stato capace di sviluppare politiche pubbliche e interventi collettivi all'altezza di questa sfida. Per far luce su tale problematica nasce l'Alleanza per l'infanzia, un network di associazioni, esponenti della società civile e studiosi che condivide l'urgenza di sensibilizzare e fare pressione sull'opinione pubblica e sulla politica.
Lo scorso 29 ottobre, il Consiglio di Amministrazione dell'impresa sociale Con i Bambini ha deliberato l’approvazione di 83 progetti attraverso il bando "Un passo avanti - Idee innovative per il contrasto alla povertà educativa minorile". In totale saranno stanziati circa 71 milioni di euro attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Saranno più di 80.000 i minori coinvolti nelle progettualità.
Negli ultimi dieci anni i minori che vivono in povertà assoluta sono più che triplicati, passando dal 3.7% del 2008 al 12.5% del 2018. E così oggi sono 1,2 milioni i bambini che non hanno beni indispensabili per condurre una vita accettabile. A rilanciare l'allarme sul tema è Save the Children con l'Atlante dell'infanzia a rischio, che sottolinea soprattutto le forti disuguaglianze territoriali nella spesa destinata ai servizi per i più giovani e le loro famiglie.