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Secondo Maurizio Ferrera in questo momento non ci servono sterili contrapposizioni di principio ma un buon «tagliando» basato su un pacato sapere empirico. Per farlo bisogna ripensare criteri e soglie di accesso e affrontare il nodo dell'inserimento lavorativo. Ma senza sviluppo economico nessuna misura può fare miracoli.
I ricercatori di Secondo Welfare, con il supporto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, hanno realizzato una serie di approfondimenti per raccontare esperienze di welfare aziendale con un forte ancoraggio territoriale. Le abbiamo raccolte qui.
Tra i benefit offerti dalle aziende ai propri dipendenti sono sempre più diffusi i servizi a sostegno dei familiari anziani e/o non autosufficienti. In questo articolo Massimo De Luca, Direttore dell'Osservatorio Nazionale DOMINA sul Lavoro Domestico, analizza i potenziali benefici e le sfide future di queste misure di welfare aziendale, anche alla luce della pandemia da Covid-19.
Dopo due anni di sperimentazioni si avvia alla conclusione MASP - Master Parenting in Work and Life, progetto capeggiato dal Comune di Milano e finanziato dall’Unione Europea per aiutare le persone a conciliare l’equilibrio tra tempi privati e lavorativi, anche e soprattutto incentivando la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. AICCON ha svolto la valutazione d'impatto sul progetto e nei giorni scorsi ha presentato i risultati raccolti.
VALI - Valore Autonomia Lavoro Inclusione grazie a un approccio innovativo supporterà le persone disoccupate nella ricerca fattiva di una occupazione e, contemporaneamente, le accompagnerà in percorsi per aiutarle a superare le condizioni di disagio determinate dalla mancanza di lavoro. Per realizzare il progetto la Fondazione si avvarrà di un'ampia rete di partner territoriali e stanzierà 3 milioni di euro.
Quali sono i principali fabbisogni di conciliazione e le nuove necessità? E quali gli sportelli informativi a cui le famiglie si rivolgono? Sono queste le domande alla base di una ricerca esplorativa sul territorio biellese, realizzata dal Consorzio Sociale Il Filo da Tessere, in collaborazione con una rete di organizzazioni locali. In questo articolo vi proponiamo i principali risultati dello studio.
Si è aperta la quinta edizione del bando "Welfare, che Impresa!". Come nelle edizioni precedenti, l'iniziativa vuole sostenere e valorizzare i migliori progetti con un alto potenziale di impatto sociale. Quest'anno l'attenzione è rivolta a più ambiti: il welfare territoriale, il welfare aziendale, la cultura, la sostenibilità ambientale, l'economia circolare, la mobilità e l'agricoltura sociale. C'è tempo fino al 20 aprile per candidarsi.
Dopo un certo numero di anni all'interno del mondo del lavoro, uomini e donne sono maggiormente predisposti per un bilancio del loro posizionamento in termini di carriera lavorativa e di risultati raggiunti nella vita privata. L'accompagnamento in questa fase, anche per immaginare il futuro dopo la pensione, potrebbe diventare un servizio da inserire nei piani di welfare attraverso il "consulente di carriera".
Gli effetti della pandemia stanno mostrando la necessità di predisporre al più presto un piano nazionale per rimettere al centro dell'agenda politica del Paese il lavoro e il ruolo delle donne. Una proposta già avanzata nel recente passato e che deve rappresentare una priorità per l'Italia e per i decisori politici. Oggi più che mai è importante ribadirlo, perché nessuna resti indietro.
Nonostante alcuni passi avanti, nel nuovo Decreto Sostegni emerge ancora una visione inadeguata a dare risposte soddisfacenti e di lungo periodo ai bisogni di conciliazione delle famiglie con figli. A dirlo è l'Alleanza per l'infanzia, che sottolinea la necessità di costruire condizioni per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e demografico che rimetta al centro la parità di genere e le opportunità per le nuove generazioni.
Il Network Non Autosufficienza ha definito un quadro progettuale dettagliato per costruire anche in Italia un sistema di Long Term Care articolato e coerente con i bisogni di una popolazione sempre più anziana. Secondo la rete di associazioni, esperti e accademici, attraverso un investimento di 7,5 miliardi di euro si potrebbe riformare il sistema della cura del nostro Paese allo scopo di renderlo maggiormente inclusivo e sostenibile.
Nel cuore di Torino ha sede ABITO. Si tratta di un progetto promosso dalla Società San Vincenzo de Paoli che ha dato vita a un emporio, dove si scambiano e rigenerano capi d’abbigliamento poi distribuiti gratuitamente a persone a basso reddito, e una sartoria sociale, in cui si trasformano gli abiti e si offrono corsi di cucito per chi è senza occupazione. Una fucina di idee innovative per affrontare bisogni sociali vecchi e nuovi.
Valoriamo è un progetto sperimentale sostenuto dalla Fondazione Cariplo e accompagnato dal nostro Laboratorio per la sua modellizzazione. L’iniziativa si propone di implementare nella provincia di Lecco progetti di welfare aziendale che sappiano aprirsi al territorio e favorire il benessere e l’inclusione a livello locale. Si è da poco concluso il secondo anno di sperimentazione, segnato da sfide e opportunità determinate dalla pandemia.
Secondo Maurizio Ferrera attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza è possibile mettere a punto una strategia virtuosa che, mantenendo ferma la rotta verso il futuro, sia anche in grado di rispondere ai bisogni del presente. In questa direzione è cruciale investire per creare rapidamente nuova occupazione e rafforzare il sistema di protezione sociale.