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occupazione femminile

Al via l'iniziativa finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del programma CERV per migliorare le politiche di conciliazione vita-lavoro, contrastare gli stereotipi di genere e promuovere buone pratiche tra imprese e istituzioni in Italia, Lituania e Spagna. Percorsi di secondo welfare è partner scientifico del progetto.
A due anni dalla pubblicazione della prassi di riferimento sulla parità di genere quante aziende hanno implementato questa normativa? Che ruolo hanno avuto gli incentivi statali nella sua diffusione? E quale potrebbe essere il futuro di questa prassi nei prossimi anni?
Chi è titolare di partita Iva può organizzare il proprio lavoro con maggiore flessibilità rispetto a chi ha un rapporto da dipendente, soprattutto a causa delle minori tutele. Eppure, tra enti previdenziali e fondi europei, qualcosa si muove.
Bilanciare vita e lavoro è un bisogno sempre più avvertito ma ancora molto difficile da soddisfare adeguatamente in Italia. A tratti sembra qualcosa di raro ed eccezionale, soprattutto per alcune categorie.
Con l’attribuzione del lavoro produttivo agli uomini e di quello riproduttivo alle donne, la società ha “risolto” il problema della cura scaricandolo quasi completamente sulle donne, ingabbiate in un ruolo che sin da piccole le mortifica e le opprime. Ma cambiare si può e dipende molto anche dagli uomini, oltre che dalle leggi.
Una ricerca del Collegio Carlo Alberto, in collaborazione con la Fondazione Ufficio Pio e la città di Torino, mette in luce come la scarsa informazione, la cultura familiare e le difficoltà economiche influiscano sulla bassa frequenza nei servizi per la prima infanzia nel nostro Paese.
Oggi la della quantità, che riguarda ad esempio il numero di lavoratrici o il pay gap, sta passando in secondo piano rispetto a quella della qualità, legata alla riqualificazione delle competenze. Il PNRR potrebbe essere l'occasione per affrontarle entrambe, ma il tempo è sempre meno.
Se ne è discusso all'Università degli Studi di Milano durante un evento parte del Festival “Il Tempo delle Donne” del Corriere della Sera. A confrontarsi sul tema la nostra direttrice scientifica Franca Maino insieme a Maurizio Ferrera, Ilaria Madama, Claudia Moneta, Marzia Sica e Barbara Farina.
Un podcast che è andato “oltre”, avviando un confronto ampio e variegato su cosa significhi diventare genitori. E quello che ci servirebbe per sostenere chi sceglie di esserlo nonostante solitudine e tante difficoltà.