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non autosufficienza

Nell’autunno del 1994 si tenne la prima iniziativa unitaria che portò alla nascita del Forum Terzo Settore. Fu un passo importante per il welfare italiano, che verrà ricordato con un convegno a Roma
Una possibile risposta sono i senior housing come “Villaggio Novoli”, inaugurato ad aprile a Firenze. Si tratta di esperienze che cercano di affrontare in modo innovativo il problema dell’isolamento sociale degli anziani.
Una residenza collaborativa per la longevità attiva in cui gli anziani non sono solo beneficiari di servizi abitativi e di welfare, ma anche attivatori di comunità. È il modello di Villa Mater, ex casa di riposo per in ristrutturazione a Rivoli.
Sempre più Paesi europei stanno varando riforme per assistere gli anziani non autosufficienti nel lungo periodo. Andiamo a conoscere il contesto continentale guardando in particolare ai casi di Austria, Inghilterra e Slovenia. Anche per capire come si colloca l’Italia a livello europeo.
Prova a rispondere il rapporto "Abitare e anziani (fragili): evidenze e spunti per coprogettare nuove forme di housing", realizzato da Percorsi di secondo welfare in collaborazione con Fondazione Turati
Secondo il 6° rapporto dell'Osservatorio Long Term Care di CERGAS SDA Bocconi sono necessari interventi strutturali per affrontare problemi di sostenibilità economica, del personale e dei modelli di servizio nel settore LTC. A differenza di Paesi come Francia, Germania e Svezia che hanno già avviato riforme, l'Italia è ancora lontana dall'adottare cambiamenti simili.
L’intelligenza artificiale porta nuove opportunità al mondo del welfare, in alcuni casi può rivoluzionare interi servizi. Ma rischia anche di generare nuove forme di discriminazione e togliere centralità agli attori del pubblico e del privato sociale. Il welfare italiano è pronto a trarre il meglio da queste tecnologie?