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migrazioni

La retorica anti-immigrazione occupa ormai tutto il dibattito politico, appiattendo il tema dell'accoglienza al solo bisogno di sicurezza dei cittadini. Il vero nodo della questione intanto rimane lontano dai riflettori: come realizzare l'integrazione economica, sociale e culturale dei migranti in un contesto che soffre il progressivo scollamento tra narrazione e realtà dei fatti? Ne riflette Luca Cigna che ha analizzato le principali sfide che deve affrontare il sistema italiano su questo fronte.
La paura intorno al fenomeno migratorio è comprensibile: ma è anche fondata? Gli immigrati ci sottraggono davvero risorse preziose? Sono domande a cui si può rispondere con dati precisi. Stabilire la verità dei fatti aiuta a contenere le emozioni, toglie di mezzo impressioni e illusioni. Se crediamo nella ragione e abbiamo una mente aperta, i fatti ci inducono a essere più pacati nelle nostre valutazioni. A dirlo è Maurizio Ferrera.
Avviato nel 2015, il laboratorio sartoriale "Colori Vivi" ha ottenuto il secondo premio nell'ambito degli "Awards for Social Entrepreneurs" organizzati dalla Fondazione del gruppo di moda parigino di François-Henry Pinault. La sartoria torinese promuove l'integrazione di donne rifugiate attraverso il lavoro in un luogo di scambio tra culture. In questo articolo vi raccontiamo la loro esperienza.
Vi proponiamo l'interessante dialogo tra Maurizio Ferrera, docente di Scienza Politica presso l'Università degli Studi di Milano, e Ellen Immergut docente tedesca di Politica Comparata presso l'Università Humboldt di Berlino, sul futuro dello Stato Sociale. Come emerso nel corso del confronto investire sul lavoro dei giovani e sull'integrazione degli immigrali è l'unico modo per assicurare la sostenibilità dei sistemi di solidarietà.
Nel marzo scorso la Corte dei Conti ha pubblicato sul suo sito istituzionale una relazione che ci fornisce un esauriente quadro del sistema di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nel nostro Paese, delle loro presenze e dei costi necessari a sostenerlo. Francesca Prunotto ha analizzato il documento individuando i dati più interessanti e utili a comprendere le dinamiche in atto.
Il 5 e 6 ottobre presso la Fondazione di Comunità di Messina è stato organizzato un incontro dedicato a condividere esperienze, promuovere maggiori investimenti e mettere in luce il ruolo che la filantropia di comunità vuole avere nell’inclusione dei rifugiati e richiedenti asilo in Europa. Affrontando soprattutto i timori, le paure e il risentimento dei cittadini. All'evento hanno partecipato 32 fondazioni provenienti da Italia, Bulgaria, Germania, Regno Unito, Romania, Serbia e Ungheria.
Un segno tangibile di vicinanza a quanti arrivano nel nostro Paese in fuga da guerre, fame, disastri ambientali, persecuzioni politiche e religiose. Con questo obiettivo Caritas Italiana si è impegnata a fornire alle unità della Missione EUNAVFOR MED impegnate nell'Operazione Sophia un kit di primo aiuto che sarà distribuito ai profughi tratti in salvo nel corso delle operazioni di soccorso e salvataggio in mare.
Stoccolma, maggio 2013. Londra, agosto 2011. Prima ancora, Parigi, autunno 2005. Tre periodi diversi, tre Paesi diversi, tre modelli sociali diversi, ma la medesima esplosione di un conflitto che nasce dalla crisi della coesione sociale. Un fenomeno da guardare con attenzione, anche per evitare che eventi simili accadano anche nel nostro Paese.