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Italia

In questo articolo Maurizio Ferrera ripercorre la storia del Piano Beveridge in Gran Bretagna ponendo l'attenzione su come questo tipo di documento potrebbe rispondere alle sfide attuali del welfare state.
Nel settore della logistica sono impiegati moltissimi stranieri, che lavorano in condizioni dure e il più delle volte discutibili. La loro dignità tuttavia non riguarda solo il luogo di lavoro ma anche il contesto in cui vivono: avere luoghi e strumenti per far dialogare i vari stakeholder territoriali è quindi prioritario.
In questo articolo Emmanuele Massagli, presidente di AIWA, spiega quali interventi, anche a costo zero, potrebbero essere introdotti nella Legge di Bilancio 2023 per migliorare la normativa sul welfare aziendale.
Nel corso del 2023 gli attuali percettori del Reddito di Cittadinanza verranno divisi in due gruppi, occupabili e non occupabili, che determineranno se e per quanto potranno continuare a percepire la misura. Secondo Cristiano Gori i criteri adottati dal Governo Meloni appaiono però "sbilenchi" e "mal congegnati".
L'ultima uscita della pubblicazione promossa dall’omonima Società di mutuo soccorso approfondisce la questione delle disuguaglianze. Tra i contenuti c'è anche un articolo di Franca Maino e Valeria De Tommaso sul Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia.
La rendicontazione sulla sostenibilità può rappresentare un fattore determinante per la crescita delle piccole e medie imprese italiane.
Secondo "Il Punto sul PNRR" di Excursus+ nel mese appena trascorso sono stati attivati pochi bandi. In generale si resta in una situazione abbastanza statica, che probabilmente attende ancora la piena operatività dei nuovi Ministri e la negoziazione con Bruxelles. 
In questo articolo abbiamo intervistato Giancarlo Arneodo, presidente del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, per farci raccontare le origini e il senso del progetto "Cuneo 2040".
Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità, Yolk e Intesa Sanpaolo avvieranno un’iniziativa pilota che, coinvolgendo le comunità educanti a livello locale, svilupperà servizi e opportunità per promuovere i talenti di bambine e ragazze in condizioni di svantaggio.
A prima vista i due strumenti sembrano lontanissimi, ma con il giusto upgrade i Piani di zona potrebbero essere riconfigurati per affrontare le stesse grandi sfide a cui guarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.