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Italia

È possibile lavorare meno ore ma solo a fronte di un aumento della produttività e di uno sviluppo della conciliazione. Ora i sindacati devono investire su sperimentazioni e contrattazione: il settore delle auto potrebbe essere quello giusto.
I dati dicono che a marzo i bandi del Piano hanno stanziato più risorse degli ultimi sei mesi messi assieme. La speranza è che si tratti dell'atteso cambio di passo, ma il ritardo è ormai evidente su tutti i fronti: riforme, investimenti e realizzazione dei progetti. E la cosa peggiore è che non è una sorpresa.
Il termine "abilitare" permette di fare diverse riflessioni sulle piattaforme di welfare italiane. Abilitare significa infatti costruire un ambiente gradevole in cui muoversi facilmente e rapidamente, significa facilitare il matching fra domanda e offerta e, ancora, significa attivare logiche di community building.
In vista delle elezioni amministrative di metà maggio, il Forum Disuguaglianze e Diversità e l’associazione Ti Candido rilanciano il progetto per sostenere candidati che siano attenti a istanze sociali e ambientali che, altrimenti, faticano a trovare spazio nel dibattito politico.
Il progetto dell'Università degli Studi di Milano e Polis-Lombardia mette a disposizione 10 video-lezioni tenute da docenti ed esperti di conciliazione vita-lavoro. Un armamentario di conoscenze su tematiche che sono sempre più importanti per persone, organizzazioni e istituzioni.
Nella prima lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Isabella Crespi (Università di Macerata) approfondisce cosa sono le politiche di conciliazione vita-lavoro e come si collocano nel contesto europeo e in quello italiano.
Il professor Simone Sarti dell'Università degli Studi di Milano presenta le principali tendenze demografiche che interessano la popolazione italiana, approfondendo come queste impattino sulle politiche di conciliazione e su quelle legate a salute, cura e assistenza socio-sanitaria.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Ilaria Madama dell'Università degli Studi di Milano passa in rassegna i principali dati sull'occupazione femminile in Europa e alcune delle misure adottate dalla UE sul fronte della conciliazione.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la dottoressa Chiara Agostini di Percorsi di secondo welfare analizza le caratteristiche che le piattaforme devono avere per attivare le comunità in un'ottica di innovazione sociale.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Franca Maino dell'Università degli Studi di Milano approfondisce la relazione tra invecchiamento e politiche di conciliazione, focalizzandosi sulle misure pubbliche e private dedicate ai caregiver.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Stefania Sabatinelli confronta gli obiettivi di policy dei servizi per l’infanzia con quelli delle politiche di conciliazione, analizzandone i possibili trade off.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, Arianna Visentini di Variazioni Srl analizza i nessi esistenti tra conciliazione, lavoro agile e smart working, focalizzandosi sui benefici che quest'ultimo può portare nelle organizzazioni che vi ricorrono.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Elena Macchioni dell'Università di Bologna illustra come e perché le imprese si siano iniziate a occupare dei bisogni di conciliazione dei propri dipendenti fino a prevedere misure di welfare aziendale per affrontarli.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la dottoressa Maddalena Cannito dell'Università di Trento approfondisce la relazione tra paternità e politiche di conciliazione, focalizzandosi sulle misure di welfare messe in campo dalle aziende per i padri.
In questa lezione di "Pillole di Conciliazione" di WorkLife Community, la professoressa Cristina Solera dell'Università di Torino passa in rassegna i cambiamenti socio-economici che hanno influito sugli assunti che oggi stanno dietro alle politiche di conciliazione.