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Com’è cambiata l’Europa con la crisi e l’austerità? Qual è stato l’impatto sui diritti fondamentali? Prova a rispondere a questa domanda un rapporto del Parlamento europeo redatto per la Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni. Il documento esamina come e quanto i diritti fondamentali siano stati messi alla prova dalla crisi in sette Stati membri, tra cui l'Italia.
In questi giorni gli Stati Uniti si interrogano sulle ragioni delle proteste che hanno seguito l’uccisione di Michael Brown, diciottenne afroamericano di Ferguson, Missouri. Molti osservatori hanno indicato come principale fattore che ha condotto allo scoppio delle guerriglie la mancata integrazione tra la comunità bianca e quella nera. Ma si tratta solo di una questione razziale?
I diritti sanciti dall’ordinamento europeo e gli strumenti atti a favorire la mobilità delle persone offrono opportunità crescenti per i cittadini Italiani. Politiche in grado di generare effetti positivi, come quello di mitigare l’impatto della crisi economica, ma non esenti da rischi, che ripropongono il dilemma della scelta tra chiusure nazionaliste e una più profonda integrazione.
La crisi economica iniziata nel 2008 ha avuto un forte impatto anche sull'Unione Europea. In questo contesto risulta di grande importanza “An agenda for new skills and jobs”, iniziativa organizzata dal Comitato delle Regioni, che mira a raggiungere due importanti risultati: incrementare i livelli d’istruzione e di occupazione all’interno dei Paesi membri.
La Commissione Europea ha recentemente organizzato una importante conferenza sul tema delle politiche per l’occupazione. Jobs for Europe ha visto, tra i numerosi esperti invitati, anche la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero.