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innovazione

Promossa da Veneto Welfare e Percorsi di secondo welfare, intende individuare, analizzare e promuovere pratiche di welfare aziendale e territoriale nella regione. Al centro dell’analisi ci saranno soprattutto esperienze capaci di generare innovazione sociale, reti collaborative e relazioni fiduciarie tra diversi stakeholder.
Paolo Venturi ci propone alcuni spunti dal saggio scritto con Flaviano Zandonai, in cui viene proposto un approccio radicalmente diverso per generare cambiamento: riconoscere il desiderio come forza trasformativa.
Grazie all'innovazione sociale e alla governance partecipata sostenute dall'Unione Europea, l'economia sociale si sta consolidando come modello di sviluppo inclusivo, basato sulla collaborazione tra Pubblico e privato, per rispondere ai nuovi bisogni sociali. È quanto sostiene Maurizio Ferrera nel suo contributo per "Sussidiarietà e... welfare territoriale", il 18° Rapporto sulla sussidiarietà.
La Rete Italiana di Cultura Popolare ha scritto un libro molto agile che, attraverso il racconto di esperienze concrete, descrive i cambiamenti che rinnovati legami comunitari possono portare sui territori. Riuscendo (anche) a influenzare le politiche pubbliche di welfare.
La Città metropolitana di Bologna, grazie a un’ampia concertazione trasversale, ha elaborato un proprio Piano che identifica l’economia sociale come una opportunità per tutto il sistema locale. Quattro le macroaree strategiche di lavoro: abitare, lavoro di qualità, welfare di prossimità e turismo sostenibile.
Il kick-off meeting del progetto Interreg “Keep in Touch” ha riunito partner italiani e svizzeri per avviare un percorso di collaborazione volto a contrastare la marginalità giovanile. Attraverso un approccio integrato e innovativo, KiT mira a creare opportunità concrete per chi è in condizioni di vulnerabilità.
Dopo un evento partecipativo è importante dare continuità al coinvolgimento per consolidare apprendimenti e relazioni. Ma come si fa nel concreto? Graziano Maino esplora le azioni che si possono intraprendere.
Grazie al progetto “Gender Gap reduction in urban projects in Bologna” il capoluogo emiliano ha integrato la prospettiva di genere nelle politiche relative alla progettazione di edifici pubblici, spazi e mobilità sostenibile. Un'azione di grande interesse che però, per diventare sistemica, ha bisogno di un lavoro sui dati per dimostrare il divario esistente.
Le biblioteche, i musei locali e altre agenzie culturali devono saper comunicare, sia a tutto campo sia in modo mirato. Questo non solo per valorizzare le loro proposte, ma anche per promuovere l’adesione a processi partecipativi.
Nel corso di un evento insolito e partecipato la Fondazione CRC ha presentato il suo Piano Pluriennale 2025-2028. Al centro della programmazione cinque valori fondamentali, rappresentati dai diversi ospiti che si sono alternati sul palco.
Presso il CNEL è stato presentato il documento “Principi per una Riforma del SSN”, che inquadra le principali criticità del nostro sistema sanitario e propone spunti di riflessione per affrontarle. Tra i firmatari anche Franca Maino.
I ricercatori dell’Università del Salento impegnati nel progetto CITYBLE ci raccontano come stiano lavorando allo sviluppo di una piattaforma di Citizen Analytics che, tenendo insieme diverse prospettive nella partecipazione dei cittadini, possa creare una articolata “intelligenza” sul benessere delle persone e sulla sostenibilità degli ecosistemi urbani.